Madrid

Rendersi conto solo all'aeroporto di aver dimenticato a casa gli occhiali da sole, è veramente una disgrazia di proporzioni cosmiche che già mi immaginavo di girare per le strade di Madrid con gli occhi socchiusi e affaticati dalla luce, ma per fortuna un mio previdente amico, aveva pensato bene di portarne due paia che non sia mai di essere fotografato sempre con lo stesso e quindi (per gentile concessione), mi ha salvato la vacanza. Che poi io a Madrid, già ci ero stato più o meno sette anni fa, ma a dire il vero non ricordavo praticamente nulla che sinceramente a Madrid non è che ci siano chissà quante cose da vedere che infatti, non è un caso se nei film catastrofici, quelli americani tipo il recente 2012 dove tutto il mondo esplode con i principali simboli che vanno in frantumi e quindi ecco la Casa Bianca andare in mille pezzi sotto lo sguardo terrorizzato dei passanti e il Cristo Redentore di Rio che si sbriciola come un biscotto e la Cupola di San Pietro crollare rovinosamente e guarda caso, Madrid non la fanno mai vedere chi sa per quale motivo e ve lo svelo io il perché... perché fondamentalmente non c'è un cavolo di simbolo in questa città e detta tra noi, anche la guida riporta ben poche cose da visitare e sì, c'è il Palacio Real con il suo stile tipicamente barocco italiano o la Plaza Mayor che è tanto suggestiva, ma fondamentalmente Madrid è una città fatta di strade ampie e palazzi d'epoca che disegnano un tessuto sofisticato dove antico e moderno si susseguono in perfetta armonia, ma queste cose le potete trovare scritte anche sulla guida Michelin. Che poi, siamo a novembre cavolo, e chi poteva immaginare che avrebbe fatto tutto questo caldo che c'era una temperatura che neanche a ferragosto che se mi avessero avvertito, non avrei occupato spazio in valigia con una giacca e due felpe e due maglioncini che se partivo con il costume da bagno era meglio e facevo meno fatica a trascinare il bagaglio, ma mia madre mi aveva parlato degli inverni rigidi di Madrid e quindi ci mancava solo che infilassi in valigia la calzamaglia di lana, quando invece c'era un perfetto clima da effetto serra e scioglimento dei ghiacci che Licia Colò ci avrebbe fatto un'intera puntata.



 

Da vedere
Mentre il Prado contiene solo capolavori della pittura fino al 1800 che se non siete una vecchia zia di settantatre anni, dopo dieci minuti state già stramazzati al suolo dalla noia di vedere madonne e cristi in tutte le posizioni e in tutte le salse che l'unico quadro veramente interessante di tutto il museo, è il trittico El jardín de las delicias di El Bosco che questo nel cinquecento si era messo a dipingere ufo, creature mutanti e altre cose strane che ditemi voi come si fa a concepire certe cose da sobrio e mentre il Thyssen espone principalmente opere del 1800 che non ci sono stato, ma secondo me anche questo poteva vincere il premio noia 2009, il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, ospita capolavori di arte moderna nella suggestiva cornice di un ospedale settecentesco ampliato di recente con un ottimo intervento architettonico di Jean Nouvel e in quattro piani decisamente interminabili che ho consumato più suola di scarpe lì dentro che in tutta la mia vita, si susseguono capolavori del calibro di Salvador Dalì e Joan Miró, ma la vera grande attrazione del museo è la Guernica di Pablo Picasso (o si dice il Guernica... dio mio, questi sono i grandi dubbi della vita) e il dipinto troneggia imponente su un'intera parete del museo perennemente assediata da turisti che per riuscirlo a vedere bisogna mettersi in fila peggio che al reparto salumi della Conad sotto casa mia e mentre tutti sono ammaliati dai quasi otto metri di lunghezza, nella sala adiacente altri capolavori sono incredibilmente snobbati che la gente gli passa davanti senza neanche accorgersene con l'unico palllino in testa di vedere la Guernica. A due passi dal Reina Sofia poi, c'è il Caixa Forum che a dire il vero non ho capito bene cosa sia che lo abbiamo visto con il cronometro che avevamo poco tempo, però è un luogo decisamente interessante e suggestivo e magari la prossima volta mi ci fermo anche un nanosecondo in più e capisco cosa ci hanno fatto dentro e a che serve questo bel palazzone.


Reina Sofia  Prado  Caixa Forum

Divertimenti
La prima cosa che abbiamo capito dopo 5 minuti che eravamo arrivati a Madrid, è che loro hanno il nostro steso fuso orario, però pare di stare due ore indietro rispetto all'Italia che andare a cena prima delle dieci è veramente una cosa impensabile a meno che non siate turisti tedeschi. E se per caso come noi, avrete la bella idea di andare in discoteca, vi consiglio di non presentarvi prima delle tre a meno che non vogliate passare lo straccio in terra che qui a Roma di solito andiamo per mezzanotte, ma a Madrid la mezzanotte equivale alle cinque del pomeriggio e quindi rischiate di ritrovarvi con quattro ragazzini di sedici anni e un barman che si allena a preparare cocktail. E dunque, qual è il modo migliore per trascorrere il tempo aspettando le tre? Ma ovviamente entrare e uscire da altri locali, facendo il pieno di birra e alcolici di vario genere che la sangria in confronto è Fanta e poi, vi giuro su Tiffany che quando alle sei di mattina la discoteca ha chiuso, dei ragazzi ci hanno invitato ad andare ad una festa che stava appena cominciando e io me li son guardati da dietro le mie occhiaie profonde come un canyon che se avessi saputo un minimo di spagnolo gli avrei detto: “Guapo, te das cuenta de qué hora es?”. Che poi, io non lo avrei mai detto, ma per la notte di Halloween c'erano le strade piene di gente mascherata che io in Italia non ho mai visto così tanti zombie e morti viventi e devo essere sincero che certe maschere sembravano appena uscite dal video di Thriller per quanto erano fatte bene e non quelle cose raffazzonate che siamo abituati a vedere qui e invece ho fatto caso che nonostante novembre fosse alle porte, non vi era traccia di decorazioni natalizie che qui a Roma hanno cominciato a vendere panettoni dal 20 di agosto e le vetrine dei negozi già sono addobbate con renne e pacchetti rossi e invece credete a me, a Madrid non vi era l'ombra di Babbo Natale. Santo Zapatero.

 

Commenti

  1. Questa sì che è una foto!
    [ovviamente non quella del post, bensì quella del banner]

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  2.  Ma quegli occhiali non si posson vedere....
    Carlo

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  3. Forte la t-shirt.

    daniele

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  4. Concordo con Carlo, si vede proprio che quegli occhiali non sono i tuoi, ti stanno malissimo...

    P.S. Ma i due tizi nudi sono veri o sono statue?

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  5. Ma la paella è meglio a Madrid o a Barcellona?
    Che per me è una notizia essenziale.

    Max

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  6. Perdono.. stavolta non ho resistito: gli errori eran troppi.

    Trovi le correzioni in email.

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  7. Ne conservo ricordi romantici di questa estate, anche se il giro in barca a remi nel laghetto del parco, dove vedo siete stati anche voi, ha avuto dei risvolti alquanto comici/grotteschi.
    La città è vero, non ha niente di particolare, ma mi è piaciuta nel complesso,fatta di piccoli quartieri silenziosi associati a stradoni trafficatissimi. Grande nota dolente degli spagnoli in genere è che non parlano una parola una di inglese, allo sportello informazioni della metro per chiedere se una fermata fosse chiusa per lavori ,dopo dieci minuti di surreale conversazione in inglese volevo mettermi in un angolo a piangere aspettando qualcuno dell'ambasciata italiana.

    @max, per quello che hai detto i valenciani potrebbero augurarti, e lo stanno già facendo, le peggiori cose.

    Poldo Brown

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  8.  ma un rasoio tu e i tuoi amici nn ce l avete...costa poco oggi come oggi..ahaha.. quanta virilità ahahahhah

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  9. Watkin:
    Già, gli spagnoli lo chiamano così, però mi sa che è più conosciuto con il nome di Hieronymus Bosch


    utente anonimo #10:
    Non so per gli altri, ma per me la Gillette può pure fallire e comunque non capisco che problema ti si pone.

    Poldo Brown:

    Si, si, è vero, non parlano niente inglese, hai ragione, lo aggiungo in coda al post.

    magnolia08:
    Guarda, io son proprio contento di aver trovato bel tempo che andare in giro con giacche e maglioni mi snerva

    AtenaGlaukopis:
    Corretto. Sei veramente un tesoro...

    Max:

    Noi siamo andati a mangiare una paella molto buona qui:
    http://www.lapaelladelareina.com/
    però consiglio di prenotare che c'era una fila terrificante

    zagial:
    ...ma... ma...! veramente ne ho comprato un paio identico solo che dorato (così, tanto per essere meno appariscente). Secondo me non stanno male...

    E comunque i due tizi, ma ti pare che sono veri?!

    daniele:
    Le cose semplici son sempre le migliori

    Carlo:

    Ti odio, mi stanno benissimo



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  10. Sdebitati accasandomi con qualcuno di valido.

    Ormai sono in età da marito (da un pezzo).

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  11. AtenaGlaukopis:
    Per queste cose, hai sbagliato interlocutore... c'è un posto fatto apposta per te che si chiama Lourdes, prova lì.

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  12. Bravo Lord, pure per me la Gillette può fallire!!
    Che te frega Ano delle 14.23?? Mica prude a te la barba!!

    Comunque fidati Lord, rivendili su E-Bay gli occhiali che hai comprato, puoi fare di meglio...

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  13.  Sì,sì, vendili... ;)
    Carlo

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  14. stamattina quando ho letto il tuo post ero così entusiasta di scrivere che
    il 20 agosto è il mio compleannooooooooooooooooo e che ero così felice della casualità con la quale era spuntato

    ora mi sento una stupida a scriverlo, ma lo faccio lo stesso,
    ecco perchè le cose devono esser fatte....frjenn magnan, fatte in un secondo momento, o dopo dei ripensamenti, perdono lo slancio iniziale... farnetico come sempre,
    Cmq che dire leggo sempre con entusiasmo i tuoi post, son sempre costruttivi, anche quando scrivi cazzate(cosa rara)...ci sentiam domani per commentare x factor...perchè il giovedì mattina per me è un MUST!

    bye lord
    iaia

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  15. Bellissima la foto col mostrillo alle tue spalle. Ma come l'hai convinto a mettersi in posa?

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  16. Il Reina Sofia è il miglior museo di Madrid e la scalinata davanti è adattissima per una riedizione in salsa spagnola di "Donna sotto le Stelle" :-)

    E a proposito del Guernica, durante una gita scolastica una mia compagna di classe (cretina lei!) si è avvicinata un po' troppo.. tanto che stava per portarsi a casa parte della tela sotto le unghie...

    Sta Scema!

    In compenso a Londra, dove fa freddissimo e tira la Botra in trasferimento da Trieste, ho trovato il tuo sosia di origine inglesi.
    Proprio identici.
    Tanto che quando l'ho visto stavo per dire "Looooooooord, sei tu?", fortunatamente mi sono fermato. Poco dopo mi ha detto di essere inglese.

    Poto

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