Penso Che Un Sogno Così

 
Il cinema è qualcosa a cui moltissimi ambiscono, ma entrarne a far parte è estremamente difficile e il più delle volte finisce per diventare un sogno nel cassetto. Poi arriva Marco De Luca, trentunenne regista romano, che dopo aver studiato in Europa e negli Stati Uniti e dopo aver lavorato come assistente alla regia in vari film e fiction, ad un certo punto si stufa di rimanere relegato in un angolo e decide di realizzare il suo primo lungometraggio. Solo che per fare un film servono soldi e lui è giovane e non ha grandi disponibilità e così recluta alcuni suoi amici attori e con soli 9.000 euro e due settimane di tempo divise tra Roma e Firenze, realizza Penso Che Un Sogno Così, un film indipendente e autoprodotto, che parla di amicizia, amore e drammi della vita.
Ora, la storia di Marco è talmente da "sogno americano", che mi piacerebbe concludere queste righe dicendo che il film è un piccolo capolavoro sottovalutato e che consiglio a tutti di andarlo a vedere, ma invece purtroppo vi dico che a me non è piaciuto e anche se ha vinto qualche premio in giro per il mondo, io lo definirei piuttosto bruttarello. Ovviamente bisogna tener in considerazione il fatto che è stato girato con pochi mezzi a disposizione e per questo possiamo tranquillamente chiudere un occhio su alcune pecche di fotografia e di audio, ricordando i novemila euro spesi per realizzarlo che sono veramente un budget da miracolo, però rimangono altri dettagli carenti a penalizzare questa pellicola che non mi ha proprio convinto. Uno di questi è la sceneggiatura, scritta dallo stesso De Luca "dopo una festa a casa di amici dove due ragazze si sono confrontate sul tradimento del ragazzo di una con l'altra" e che risulta essere abbastanza banalotta e ricorda alcune soap opera alla Beautiful, dove tutto succede all'interno di una casa e i protagonisti si fidanzano sempre e solo tra di loro come se fuori non esistesse nessun'altro e ne risultano legami forzati e macchinosi e poco realistici. Poi ci sono altre ingenuità che mi hanno fatto sorridere, come il fatto che il film è ambientato in una villa al mare, ma che invece nella realtà immagino sia stato girato in una casa della campagna toscana e per ovviare a questo problema e ricreare un'atmosfera marina, hanno inserito in sottofondo il suono dei gabbiani e per tutto il tempo questi gabbiani starnazznao e si sentono anche nelle scene girate all'interno dell'appartamento e il loro verso quasi sormonta le voci degli attori e anche nelle scene più drammatiche, si sentono questi gabbiani che viene quasi da chiedersi se non abbiamo fatto un nido tra le lenzuola della camera da letto.
Insomma, scherzi a parte e senza stare a fare troppo i critici cinematografici da quattro soldi, a me il film non è piaciuto e secondo me se ne è parlato più per i suoi 9.000 euro impiegati per realizzarlo, piuttosto che per il prodotto in se; ma io invece ve ne voglio parlare e voglio consigliarvelo soprattutto perché mi son fatto convincere dalla storia di Marco, quel giovane regista che ha deciso di esporsi in prima persona e che dopo tanta fatica, finalmente è riuscito a coronare un piccolo sogno e son sicuro che non si farà intimorire da una mia recensione negativa. Dunque se potete e se siete a Roma, andate a vedere questo film, per aiutare questo giovane regista indipendente e autoprodotto e chi sa; magari il suo secondo lungometraggio potrebbe essere veramente un capolavoro... del resto, anche Spilberg avrà fatto qualche cagata in giovane età... o no?

Se siete a Roma, potete vederlo solo di mercoledì al Politecnico Fandango, via G.B. Tiepolo 13A (info. Tel:+390636004240). Orario spettacoli: 18.50; 20.40; 22.30 e se siete fortunati riusirete anche ad incontrare gli attori o magari proprio lo stesso regista Marco De Luca che vi assicuro è veramente, ma veramente un bel ragazzotto e potete gustarvelo in questa clip a Unomattina o quest'altra a Parla Con Me.

Commenti

  1. è stato il tuo compleanno? e non ne sapevo niente? che razza di amico! BRAVo BRAVO!!!

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  2. Infatti dillo che siamo andati a vederlo solo perchè Marcolone è un bono da paura :D
    Gigino

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  3. Insomma, un pò un novello Dowson di noialtri (si, dovrei metterlo in romanesco, ma mi manca dimestichezza con la lingua).

    E cmq, che hai fatto per il compleanno?????

    MaxCurioso

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  4. Peccato che non sono di Roma, altrimenti sarebbe valsa la pena di andarlo a vedere solo per avere l'opportunità d'incontrare lui... Discreto davvero!!

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  5. Mi sa che dove sto io non lo porteranno mai. Ormai mi tocca aspettare il dvd.

    daniele

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  6. dire che  Marco è "veramente un bel ragazzotto"  è proprio un eufemismo! ha un fisico che pare finto per quanto è bello...ho frequntato  la sua  palestra per diversi anni e c'era da fargli un applauso ogni volta che si spogliava per fare la doccia o se ne stava sudato e rilassato nella sauna     ^______^  Ussignur c'ho le vampate al solo ricordo ahahah
    con quelli così di solito ,mi consolo con il fatto che sono delle teste di cavolo e invece lui manco se la tira, è tranquillo e riservato ,quasi timido e sta cosa rapportata ai suoi 90kg di muscoli mi fa tanta tenerezza...pure!
    MacD

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  7. ....ti vuoi riprendere dalla critica feroce fatta alla bruttezza del film e all'incapacità degli attori (e sono pienamente d'accordo), dicendo quanto è bono il regista???....:)

    sir

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  8. lo sapevo io che anzichè spendere 9000 euro x  le protersi dovevo procreare qualcosa di serio...ahahah...
    Mi son rimasti 3200 euro che posso fare? un minimetraggio forse..?!!

    favolosam-io

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  9. Il film non è certamente accattivante e non fi farà notare dal grande pubblico, anche se siamo abituati a cose peggiori onestamente...

    Concordo pienamente con il commento di MacD

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  10. Che marchettone...one, one!
    Cmq merc prossimo passo da Roma: cercherò di andarci!

    Carlo

    Ah! Auguri...ma dopo i 30.....

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