The Social Network


David Fincher è un regista più che apprezzato e nella sua carriera ha badato più alla qualità che alla quantità. Ha realizzato capolavori indiscussi come Se7en e Fight Club e filmetti più discutibili tipo Panic Room o Il Curioso Caso di Benjamin Button che era veramente una cagata colossale, ma nessuno ha mai avuto il coraggio di ammetterlo.
Adesso è la volta di The Social Network (che è tratto dal libro The Accidental Billionaires di Ben Mezrich) e racconta di come è nato quell'immenso fenomeno che è Facebook, che sappiamo tutti essere stato ideato da Zuckeberg e però nel film si indaga del rapporto con l'amico nonché collega in affari Eduardo e anche l'incontro con il creatore di Napter che scorge subito le potenzialità di questo progetto e ancora la causa mossa dai gemelli Winklevoss che rivendicano l'idea di quel social network e tutto si sviluppa attorno ad un processo che si dipana man mano che la pellicola scorre. Come sono andate realmente le cose e chi è il vero ideatore di Facebook? Bho, e sinceramente anche un po' chi se ne frega dato che sappiamo tutti che Zuckerberg è ancora al suo posto e il suo sito continua ad espandersi creando profitti. Ma se la storia è poco più di una litigata condominiale, allora cos'ha di tanto bello questo film di cui tutti i critici hanno parlato benissimo?

È che il film è confezionato proprio bene.
Si parla di computer e questo viene chiarito fin ad subito con un linguaggio che, tra operazioni algoritmiche e termini da programmatore, sembra dire tra le righe - Non provate a capire quello che diciamo perché noi siamo dei nerd laureandi di Harvard mentre voi non siete un cazzo... - e proprio per questo motivo Mark Zuckerberg ispira un antipatia che lo prenderei a legnate.
Le riprese sono quasi tutte in interni e partono dalle stanze buie e anguste dei dormitori di Harvard e arrivano ai grandi open space della Facebook a sottolineare l'evoluzione del progetto.
I dialoghi sono fitti, intelligenti, divertenti e spesso taglienti e memorabile è il faccia a faccia della scena iniziale dove fin dalle prime immagini Zuckeberg ci viene presentato come un nerd disadattato e viene ripreso in un certo senso anche nell'ultima scena con quella richiesta di amicizia che sta quasi a significare che i soldi non ti salvano dalla condizione di nerd (vabbè questa è una mia libera interpretazione).

Jesse Eisenberg è bravissimo nel ruolo dell'antipatico Zuckemberg con lo sguardo spesso fisso nel vuoto.




Andrew Garfield interpreta l'ex migliore amico ed è l'unico personaggio che ispira simpatia e che sembra meno sfigato e ah!, per la cronaca, sarà il prossimo Spiderman al posto di Tobey Maguire.


Poi ci sono i gemelli Winklevoss che sono interpretati entrambi dal bel Armie Hammer, perché Fincher non è riuscito a trovare due gemelli veri che lo convincessero per quel ruolo e quindi ha deciso di prenderne uno solo e sdoppiarlo al computer.

Justin Timberlake veste i panni di Sean Parker e bho; per quale motivo hanno preso uno come lui per un ruolo da nerd ricco e famoso, quando sappiamo tutti che Justin è un sex symbol, io proprio non riesco a capirlo e il suo mi sembra il ruolo più stonato.

Rimane anche un altro piccolissimo dubbio riguardo all'intero progetto: se questo The Social Network non è un film che analizza il fenomeno di Facebook da un punto di vista sociologico, se non ne parla in termini critici e non spiega come è entrato nelle nostre case cambiando la vita delle persone, ma allora di che cavolo parla? Probabilmente è solo un lucido spaccato della nostra epoca raccontato con estrema maestria, e quello che provo uscito dal cinema, non è la curiosità di sapere se Zuckeberg abbia rubato o meno l'idea di Facebook, quanto la sensazione di essere una semplice pedina senza numero.
Comunque il film è bello.

Commenti

  1. Avevo visto il trailer in tv pochi giorni fa e mi aveva incuriosito... ma con questo tuo post credo che eviterò di andare al cinema ahahahahha :D

    RispondiElimina
  2. Ok, evito di vedermelo al cinema e me lo scarrr abocchio . Ciao

    RispondiElimina
  3. Ecco stavo proprio decidendo se vedermelo o meno… ma visto come ne parli mi sa che la scelta è presto fatta :p

    RispondiElimina
  4. io l'ho trovato abbastanza insulso proprio perche' non ha fatto neppure lo sforzo di provare a spiegare facebook come fenomeno sociale. In questo senso l'ultima scena ha piu' valore di tutto il resto del film, ma cmq e' troppo poco

    PS: lo hai visto in italiano? Ho visto il trailer sul sito del corriere e mi sono sganassato! Il doppiatore del Zuck e' inascoltabile (mentre jesse eisenberg come dici te e', invece, bravissimo)

    RispondiElimina
  5. A me Panic Room ed Il Curioso Caso di Benjamin Button sono piaciuti!!

    Prima o poi mi guarderò anche questo...

    RispondiElimina
  6. in pratica un "the big bang theory" più lungo e un pò più serioso, direi.

    RispondiElimina
  7. Ok, ma vuoi mettere l'idea di un nerd che sia pure figo come Giustino? ;)

    Tutto sommato sto film mi sembra solo un gran spottone a FB (come se ne avesse bisogno, ci pensa già Studio Aperto, per cui evito bellamente anche solo di vedermelo in streaming :)

    RispondiElimina
  8. Io non ho piu' facebook da giugno.

    daniele

    RispondiElimina
  9. Anche questo lo vedro'.
    In effetti spiderman sara' piu' un reboot che una continuazione. Ci sara' un nuovo regista.

    daniele

    RispondiElimina
  10. io sono andato proprio sabato sera a vederlo...o per lo meno ci ho provato..perchè fino a metà film ancora nn mi ero reso conto di aver sbagliato sala...e mi son beccato the devil...ahah meno male nn era la proiezione delle winx....che rincooo!che ci vuoi fare nn si può esse belli e intelligenti pure ahahah

    RispondiElimina
  11. favolosamente-io

    e chi l'ha detto che non lo si puo' essere?! hihihih

    RispondiElimina
  12. >>>awkward
    Uh. E pensare che credevo di averne parlato bene e di essere stato convincente... vabbè, non è un film imperdibile, quindi tranquillo.

    >>>Teo
    Io mi sono appena scarr...abocchiato Brotherhood. Poi ti dico.

    >>>Majin79
    E quindi non ho capito, non ci vai più a vederlo?

    >>>palbi
    Sì, visto in italiano... comunque insulso o no, secondo me ha una bella regia.

    >>>Enrico*
    Panic Room si perdeva molto dalla metà film in poi. Benjamin Button era semplicemente brutto.

    >>>Max
    Mai visto the big bagng theory

    >>>Matt
    Se sei nerd... non puoi essere Justin. Andiamo, non era mica un film di fantascienza!

    >>>daniele
    Non mi pare questa grande disgrazia...

    >>>favolosamente-io
    Neanche commento.
    Sei più scemo di una ragazza di playboy.

    >>>jerome
    Già. Infatti. E io credo di essere la conferma che bellezza e intelligenza possono convivere nello stesso corpo...

    RispondiElimina
  13. Ti appoggio in pieno sulla stonatura della parte data a Timberlake.

    Resta comunque una pellicola valida.

    CineSerialTeam

    RispondiElimina

Posta un commento