L'Europride che nessuno si cagava e che adesso è diventato leggenda: la gay parade


Dunque avevo tanti pensieri in testa, tante riflessioni, tante emozioni, ma anche un casino di cose da fare e quindi non ho mai trovato il tempo per scrivere quello che volevo su questo GayPride che però si chiama EuroPride e che all'inizio era partito un po' in sordina o quantomeno solleticando l'entusiasmo solo di quello zoccolo duro che al GayPride ci va tutti gli anni e invece tutti glia altri ciccia, ché con queste belle giornate è meglio andare al mare e poi il pride è una baracconata e poi tanto non cambia nulla e poi io vado solo alla festa la sera ché è più divertente.
Cioè vabbè.
Non ho il tempo di scrivere una riflessione univoca su questo argomento e quindi ho deciso di frammentare i miei pensieri confusi in varie riflessioni ancora più confuse.
La gay parade.
Che poi ok, ci sono sempre le solite polemiche e io stesso ho dei dubbi molto forti riguardanti la funzionalità del gay pride e per certi versi è assolutamente vero che è una carnevalata e che non rappresenta il popolo LGBT che vive giorno per giorno la propria omosessualità dei comuni panni da cittadino e è una trasgressione inutile che mira solo a scandalizzare e fa fare brutta figura ai gay e ok, è tutto vero.
Le maschie muscolose camminano a petto nudo, le finocchie secche sono truccate come a carnevale, gli orsi pancioni con i loro tappeti di peli sulle spalle, le transessuali con gli abiti grandi come coriandoli e figuriamoci che io all'EuroPride del 2000 non ci sono andato perché ero finocchio da troppo poco tempo e... bho, forse ero troppo giovane e forse ero spaventato e non lo so perché sono rimasto a casa e però ricordo di aver visto al telegiornale i go go boys immersi in una vasca di schiuma, mentre ammiccavano e giocavano tra loro. Tutto qui? Tutto si riduce a una vasca con ragazzi seminudi che si divertono?
Il fatto è che il Gay Pride credo sia l'unica manifestazione al mondo ad essere sia una festa che una protesta. Dietro tutto il carrozzone c'è la voglia di affermare la propria identità molto spesso schernita o non accettata o repressa (il famoso orgoglio gay) e poi però c'è anche la necessità di protestare far sentire la propria voce ai politici e rivendicare i diritti negati e un uguaglianza mai riconosciuta e effettivamente a pensarci bene fa un po' sorridere che una protesta sia colorata e festosa e solo i gay potevano partorire una cosa del genere.
Questo ci rende meno credibili?
Forse sì, ma come spesso accade abbiamo cattiva memoria e quindi vorrei ricordare che le prime a manifestare creando scandalo e sconvolgendo l'opinione pubblica con gesti osceni, furono le suffragette dei primi novecento e poi le donne che negli anni sessanta bruciarono i reggiseni in piazza e si denudarono letteralmente in pubblico pur di attirare l'attenzione sulle problematiche dell'epoca: uguali diritti tra uomini e donne.
Bhe, alla fine daie e daie, qualche risultato lo hanno ottenuto e forse non sarà stato il modo migliore, come probabilmente anche il GayPride non è il modo migliore, ma sicuramente è un modo per riportare l'attenzione su argomenti dei quali o non se ne parla o se ne parla tanto, ma sempre in contesti sbagliati come i vari salotti televisivi senza senso.
E poi voglio dire, il GayPride non è come spesso si pensa, una sfilata dei gay per i gay; ma una manifestazione per tutti quelli che ritengono sia sbagliata la discriminazione e sarebbe bello vedere una grande partecipazione anche da parte dei nostri genitori o dei nostri amici etero o di tutti quelli che vogliono farsi vedere, per smuovere questa situazione retrograda.

Commenti

  1. Meno male, cominciavo a preoccuparmi... Pensavo non fosse ancora cominciato...

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  2. Bel post anche te hai centrato il senso del Pride, perchè molti vorrebbero un Pride con tutti in giacca e caravatta e che svilasse nelle gallerie della metropolitana per non dare fastidio.

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  3. e bravo il Lord!
    anche se - ma non ne sono certo e di sicuro non vado a cercare - mi sembra che qualche anno addietro scrivevi cose diverse...
    non so, mi sembra di ricordare...
    ma l'importante è quanto scrivi oggi!

    ;)

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  4. >>>miky
    Sai che mica ti ho capito... ancora cominciato cosa?

    >>>loran
    Guarda, ho espresso il mio pensiero nel modo più banale possibile, però fondamentalmente il concetto è che il gay pride è un misto di tante e cose. E proprio per questo è impossibile domarlo. Quello che conta alla fine è lo scopo ultimo, le parrucche i tacchi, il colore la giacca e la cravatta, è solo un contorno.
    Ecco, mi sa che per spiegare ho confuso ancora di più il mio pensiero... sono bravissimo in questo!

    >>>Fabio
    Ti dico la verità, non mi ricordo cosa ho scritto lo scorso anno e non mi va neanche di andare a guardare perché credo sia lecito anche cambiare idea su un discorso così complesso come quello del gaypride che ha tante sfaccettature e tante contraddizioni.
    Quest'anno mi sento così e se per caso il pensiero è differente da quello dell'anno scorso, consideriamolo un percorso di crescita personale.

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  5. Ma no ti sei espresso in modo chiaro e preciso.

    PS. quest'anno ci sarò anche io. è il mio primo Pride speriamo non nevichi.

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  6. Ti ho visto quest'oggi, mentre andavi verso il Circo Massimo su Via dei Cerchi... complimenti, sei bellissimo dal vivo ;)

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  7. mi piaci tanto perchè parti dalle cazzate e astrai significati profondi! bravo lordino! concordo pienamente! bello il percorso di suffragette & co. onestamente non ci avevo mai pensato.. sei servito te a farmi fare dei collegamenti che forse per pigrizia mentale non avevo mai fatto!

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