Le dinamiche del Beach Volley


Praticamente dopo i famosi cancelli di Ostia e poco più giù di Zagaia, c'è questo stabilimento balneare che si chiama Mediterranea e vai a capire per quale motivo, nel corso degli anni il Mediterranea è diventato la meta preferita dei finocchi romani, che non appena vedono due raggi di sole, immediatamente si presentano in spiaggia con telo da mare sotto un braccio e tupperware con riso e tonno nell'altro.
Quest'anno abbiamo inaugurato la stagione estiva più o meno a metà aprile; che mentre in tutta italia ancora faceva freddo, noi andavamo al mare con i nostri addominale squartati in bella mostra e i bicipiti torniti e... vabbè, diciamo piuttosto che gli addominali scolpiti facevano parte del programma fitnes miseramente naufragato e però fa nulla, con la pelle abbronzata sembriamo tutti più bellini e quindi eccoci qui, come lucertole a prendere il sole cocente delle due del pomeriggio, quello che tutti i dermatologi sconsigliano, ma che noi sprezzanti del pericolo amiamo incondizionatamente e fanculo a chi dice che fa male.
Al Mediterranea ci sono due campi da beach volley e anche quando la sabbia brucia come fosse una colata lavica e la gente si squaglia più velocemente di un gelato dimenticato fuori dal frigorifero, sul campo da beach c'è sempre qualcuno che salta e si tuffa e - Miaaaa! Lascia!!! Schiaccia fortissimo! Pallaaaa!!!? -.
Che poi lo so che mi pentirò e ci vorranno anni prima che riuscirò a scontare la mia sincerità, ma qualcuno deve pur raccontare questa scomoda verità e io vi dico che riuscire a giocare una partita in quel campo è un impresa storica, ché se non fai parte dell'esclusivissimo mondo fatato delle pallavoliste titolari, puoi tranquillamente spostare il tuo culo moscio sul bagnasciuga e giocare a schiacciasette con qualche amico sfigato, perché non esiste possibilità alcuna che tu possa mettere piede sul campo delle titolari.
Oddio, a dire il vero di campi da beach ce ne sono due e sono disposti l'uno al fianco dell'altro e però le titolari giocano solo ed esclusivamente nel loro campo da titolare e poco importa se l'altro campo ha la rete più tesa o se la sabbia più compatta o se l'ultimo esemplare di tartaruga marina presente in Italia ha deciso di nidificare proprio al centro della loro area di gioco, perché le titolari da lì non si sposteranno neanche agonizzanti e il campo delle titolari è solo ed esclusivamente delle titolari e tutti gli altri che vogliono giocare, possono accomodarsi nel campo delle pippe e sia chiaro; il nome "campo delle pippe" non lo ho deciso io, ma viene chiamato proprio così: campo delle pippe.
Mi ci son voluti non so quanti anni per riuscire ad entrare nelle grazie delle titolari.
Il percorso è stato lungo e sono stato presentato da amici di amici e le mie referenze sono state esaminate e ho dovuto fare delle selezioni che neanche i casting per X Factor e alla fine però ci sono riuscito e sono riuscito ad arrivare lì dove pochi hanno potuto metter piede: sul campo delle titolari.
Sia chiaro, loro non mi cercano mai e sono sempre io che vado lì con la coda tra le gambe ad elemosinare un posto in squadra e quelle rare volte che mi viene concesso il lusso di giocare al loro fianco, io sono sempre emozionato e ho anche un po' di paura, perché ogni schiacciata messa a terra è un passo in più verso la maglia da titolare e ogni cazzata che compio invece, mi avvicina inesorabilmente al campo delle pippe.
Che poi sia chiaro, la titolare DOC non gioca per divertirsi, ma esclusivamente per vincere e c'è la regola che la squadra che vince rimane in campo e quella che perde se ne va a fanculo a prendere il sole da qualche parte e al suo posto entra una nuova squadra di titolari e lo scopo ultimo, è quello di arrivare alle otto di sera e aver collezionato così tante vittorie da non aver avuto neanche il tempo di tirare fuori il telo da mare dalla borsa.
In questo gioco perverso, gli amici delle pallavoliste rimangono solitari sulla spiaggia ad aspettare il ritorno dei loro beniamini e io ho visto partite durate quanto un'intera stagione di Lost ed è per questo che di solito le titolari fanno amicizia solo con altre titolari, ché  così non hanno l'ansia di dover tornare dai loro amici abbandonati sulla spiaggia come cani sul Raccordo Anulare ad inizio estate.
E quindi eccole le titolari; le vedi studiare gli schemi a tavolino e pensare alle convocazioni da fare e chiamare i migliori giocatori disponibili sul mercato neanche dovessero disputare la finale dei Mondiali e sono orgoglioso di dirvi che di tanto in tanto, anche io faccio parte di queste meccanismo di partite all'ultimo sangue e intendiamoci... mi lasciano giocare solamente perché conosco un paio di titolari storici, di quelli che loro erano titolari anche quando i campi da beach volley non erano ancora stati inventati e però io scemo non sono e so perfettamente che mi tengono in squadra solo perché sono carino e i carini si sa, è sempre meglio tenerseli buoni, ché una scopata potrebbe scapparci quando meno te l'aspetti e comunque dai... obiettivamente a pallavolo me la cavicchio e poi le titolari son talmente competitive, che anche fossi il sosia di David Gandy, non mi farebbero giocare se non fossi in grado di fare due scambi come Cristo comanda e non dico che devo essere in grado di ricevere la goccia di ciclone, però un minimo di tecnica è richiesta, ché con le titolari non si scherza e una cazzata è concessa e però alla seconda stronzata ti guardano male e ti prendono per il culo e al terzo errore sei gentilmente invitato ad abbandonare il campo.
Che poi vabbè, oggi su FaceBook uno mi ha scritto che a pallavolo sono una schiappa storica e che quando mi vede giocare gli viene troppo da ridere e giuro che mi ha scritto veramente così: "mi viene troppo da ridere!" (grazie Luca sie un amico vero...). Quindi stavo pensando che sabato prossimo andrò al mare con una pietra legata attorno al collo e mi vedrete lentamente sparire faccia in giù, nell'acqua torbida di Capocotta e i giornali di tutta Italia titoleranno: "Scomparsa la pippa che voleva essere una titolare..." e tutti mi ricorderanno così... ambizioso nell'animo, ma pur sempre pippa a pallavolo.

Commenti

  1. Aiuto... con questo post mi hai fatto ricordare le partite di pallavolo del liceo nei tornei inter-classe, dove giocavano sempre le stesse persone (anche se alcune erano delle schiappe colossali) e per entrare in campo dovevi lottare con le unghie e con i denti e sperare che qualcuno delle "titolari" mancasse per un'improvvisa influenza o per un'interrogazione l'indomani.
    E quando, finalmente, riuscivi ad entrare ogni minimo errore era una X in più nella lista nera che incombeva sulla tua testa. E anche se a volte facevi delle azioni veramente fenomenali (che riuscivano a salvare interi set), alla fine venivi sempre ricordato come la schiappa -.-"
    Roba da "istigazione al suicidio" ahah xD

    Complimenti per il blog :)

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  2. McCoions!!! (per restare in tema con il precedente post) Che ambientini che frequenti!
    Ma questi Dottori/sse del "beach volley" quando salgono in cattedra e lanciano merda, lo fanno da "checca isterica" come quando la mia collega si rompe nel cassetto della scrivania un'unghia appena rifatta o lo fanno come il più cazzuto allenatore di rugby che ti umilia facendoti sentire fango nel fango (anche se in fondo, ma proprio in fondo dici: lo fa per insegnarmi.... si vabbeh!)
    Ad ogni modo una partita di beach, in spiaggia, in estate, resta sempre una partita di beach, in spiaggia, in estate e se qualcuno se la prende tanto a cuore (per non essere più colorito va..) molto probabilmente altro non ha...
    Anvedi er filosofo!
    Alberto.

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  3. Beh perchè quelli che giocano con i racchettoni di legno e la pallina di gomma sul bagnasciuga e cercano di battere il record degli scambi senza mai fare cadere la pallina? Che se per disgraziato caso hai voglia di farti un bagno, o se stai uscendo dal mare, ti conviene circumnavigarli perchè se osi passargli in mezzo e disturbargli il record ti inceneriscono letteralmente con lo sguardo!

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  4. AHAHAHAHHA Sto ancora ridendo! Ti vorrei proprio vedere! Fosse per me potrebbero tranquillamente andare a ffanculo le titolari! Odio quando la roba di tutti diventa la roba di alcuni... e poi sinceramente... chissene... io a mare ci vado per abbronzarmi e giocare in acqua come i bambini fino ad avere le mani come un nonno di 99 anni e non per sfacchinarmi più di quanto non abbia fatto il resto dell'anno in palestra! Perciò... TITOLARI: CIIICCIA!!! AHAHHAAHHA

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  5. Ahahahha quanti bei ricordi, quando giocavo io cmq il campo lo si pagava; a giro noi "titolari" si giocava a turno contro il turista o l'autoctono che voleva provare una partita nel sabbione.

    Cmq è vero la titolare gioca SEMPRE per VINCERE! ovviamente due palleggi si possono anche fare, ma sappiate che è solo un gesto di misericordia da parte delle titolari.

    Cmq sempre meglio dei rachettoni, o del volano.. tremendo!

    Scusami la domanda ma quelle titolari in quanti giocano per squadra?

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  6. Quindi quando arrivi al mare ti avvicini. Ti tocchi indice con indice, non riesci a stare fermo e scalpiti come un bimbo che deve fare pipì e tutto rosso di imbarazzo guardando più per terra che le loro facce implori: "mi fate giocare"?

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  7. ma Lord alla tua età ancora subisci i colpi del giudizio degli altri ma mandali tutti a c....gare, titolari e scrittori di facebook.

    PS. caso mai decidi di attuare il tuo proposito fammi sapere dove lo fai che passo con il mio panfilo ti tiro su prima che finisci il fiato e ti porto su di un isola deserta tipo quel film di Giannini e la Melato.

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  8. oggesù, che fatica la vita da Paris Hilton! sono felice che il mio istinto mi spinga inesorabilmente sul lettino a girare secondo l'orientamento del sole ignorando quel mio passato liceale da pallavolista!

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  9. >>>Febo [F]
    Hai capito perfettamente le dinamiche del gioco. Quelli come me e te possono anche fare duemila punti e recuperare la palla con acrobazie e salti carpiati, ma se lisciano una volta la palla, saranno ricordati come quelli che hanno lisciato la palla.

    >>>Alberto
    Sai cosa, probabilmente la partita la prendiamo alla leggera noi che siamo i giocatori della domenica, mentre invece loro che comunque si allenano tutto l'anno, non riescono a rilassarsi neanche al mare. Nel senso, sarebbe un po' come chiedere a Umberto eco di sbagliare i congiuntivi solo perché sta parlando con degli amici di vecchia data... non so se si capisce il paragone.

    >>>Barone
    Ah e invece le lesbiche che giocano a calcio sul bagnasciuga?

    >>>vittorio
    Ah no, ma il nostro è un beach volley modificato... cioè, forse sarebbe meglio chiamarla pallavolo sulla sabbia, perché giochiamo in 6 contro 6 e le regole sono in tutto e per tutto quelle della pallavolo.

    >>>Max
    Hai capito benissimo la situazione...

    >>>awkward
    >>>loran
    Ma voi mi sa che non avete capito molto bene lo spirito del post. Anzitutto era un racconto assolutamente ironico, nel senso che le titolari si comportano veramente in quel modo, ma direi che facciamoci una risata su e siamo tutti più sereni. Anche perché a me piace giocare con loro e da un lato capisco anche il loro atteggiamento dato che loro sono tutti amici e quindi hanno piacere di giocare tra di loro, le titolari appunto. E poi se volessi potrei giocare nel campo delle pippe, ma io preferisco giocare con le titolari perché è più divertente e c'è più competizione e più adrenalina.
    E comunque io son dell'idea che nella vita si può essere anche stronzi, l'importante è saperlo e non far finta di nulla. Ecco, non so se mi son spiegato...

    >>>Oscar
    Io sul lettino mi annoio. Preferisco passare un po' di tempo giocando.

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  10. Ma allora sono delle fuffe quelle titolari, si può giocare in 2, 3, o al massimo in 4; in 6 che è, un orgia? ^_^

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  11. Analisi del testo.

    La frase fondamentale, anche perche' evidenziata, è quella in cui l'autore dice che sa perfettamente che lo tengono in squadra solo perche' e' carino.

    In questa frase fondamentale, emerge l'animo profondamente narcisistico dell'autore del post.

    Infatti, la tesi rappresentata è che gli antagonisti - che si osserva come non sono quelli dell'altra squadra, ma proprio quelli della propria squadra, a conferma ulteriore di un elemento individualistico che e' infatti spesso associato al narcisismo - sono severi, rigidi, quasi intolleranti, molto competitivi, e che il nostro Eroe riesca a superare le difficolta' di ingresso in squadra - ovvero a sconfiggere gli antagonisti, si deve tenere sempre presente questo rovesciamento - solo grazie alla sua bellezza, che viene qui affermata apoditticamente (sono carino) come verita' universale.

    Ovvero, la tesi dell'autore e': la mia bellezza e' tale che mi consente l'ingresso anche in club esclusivi.

    Sarebbe vero se tale club fosse esclusivo, ma ovviamente non e' cosi', come sanno tutti quelli che su quel campo di gioco ci hanno giocato, senza nessuna necessita' di dover costruire questa gerarchia di belli e bellissimi, forti e fortissimi, che risulta invece solo funzionale al tratto narcisistico dell'autore. Addirittura risulta che su quel campo abbiano giocato individui di sesso femminile, verso cui probabilmente i gay non hanno alcun desiderio di - sempre citando - farsi una scopata un giorno.

    Si osserva anche lo stesso tono nei commenti, che sicuramente saranno fatti in buona fede, ma sono comunque figli di una incapacita' di lettura, per cui si crede che i compagni di squadra siano gli antagonisti, quando invece come in ogni personalita' narcisistica l'antagonista e' il narcisista stesso, che deve costantemente provarsi di essere il piu' bello.

    Interessante che questo elemento narcisistico avvenga in un quadro relazionale che peraltro e' stabile, sarebbe interessante una analisi ulteriore.

    Comunque, in poche parole, un gran mucchio di cazzate.

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  12. Bah... che educazione! Un'analisi psicologica neppure richiesta. Secondo me t'arriva pure la parcella...

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  13. >>>vittorio
    Ahahahah!
    Te l'ho detto, è una pallavolo su sabbia, non un vero e proprio beach volley.
    Dai è divertente!

    >>>AnonimoPsicologo
    La cosa bella è che hai fatto tutto da solo, ma dato che hai perso tanto tempo per scrivere, allora sto al gioco e ti rispondo.
    Il fatto che io sia carino è una cosa oggettiva; non ho detto di essere un bono da paura o il più fico della spiaggia; ho detto solo di essere carino e non ci trovo nulla di male nel prendere atto dei propri pregi o dei propri difetti. Io la chiamo consapevolezza, tu narcisismo. Ma allora uno non può neanche più dire "sono simpatico" o "sono bravo a cucinare", ché subito viene tacciato per narciso?
    Che poi... tu l'hai messa solo sul piano dell'aspetto fisico e non hai colto tutta una serie di sfumature e non ti sei accorto della mia parziale ammirazione per le titolari che ogni fine settimana si riuniscono come fossero una grande famiglia e non hai colto lo spirito profondamente ironico del "non prendiamoci troppo sul serio".
    E invece questo tuo commento mi sembra molto serio e ben poco ironico.

    Che poi, parliamoci chiaro... fin quando si scherza si scherza, ma come mi piace essere schietto quando racconto le cose, consapevole del fatto che faranno sorridere alcune persone e incazzare altre, mi piacerebbe anche ricevere commenti altrettanto schietti e non tutto questo giro di parole.
    Quindi se vuoi un confronto sincero togli la maschera dello psicologo anonimo e dimmi chiaramente chi sei e cosa ti da fastidio; così magari sabato prossimo quando ci incontreremo al mare eviteremo di darci un ipocrita bacetto.
    Voglio dire, io credo proprio di poter sopportare una discussione tra adulti nella quale si dice: non mi è piaciuto quello che hai scritto per questo, questo e quest'altro motivo.

    >>>(In)consapevole
    Ahahaha la parcella! Speriamo di no..

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  14. Certo che è divertente, io tutto il mio tempo in spiaggia lo passerei a giocare a volley e a fare il bagno, e poi in cosi tanti in squadra si fa caciara e si può giocare per più tempo dal momento che ci si stanca meno.
    Anche se devo dire che il beach tradizionale ha il suo perchè -_^

    Ma che gli hai fatto all'anonimopsicologo, gli hai fatto una schiacciata sulle balle?

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  15. Resto comunque dell mia idea, una partita in spiagga, d'estate è una partita in spiaggia d'estate: è puro divertimento e svago. Penso che per giocare seriamente ci siano tornei, manifestazioni da hoc, ecc.
    Se in spiaggia gioco con chiunque si presenti come mio avversario, mai e poi mai avrò quell'atteggiamento di rivalità (quell'adrenalina che dici tu) che avevo quando giocavo in torneo.
    Se mi dovesse capitare di avere contro una squadra come le titolari (che secondo me si prende un po' troppo sul serio) alla fine della partita, sia in caso di vittoria che di sconfitta penserei:"che razza di stronzi cagacazzi, ma andate a fanculo".
    Invece a me piace finire con un pacca sulla spalla, una birra in compagnia, un leggero reciproco coglionamento e magari un gavettone ghiacciato a sorpresa!!!! Non oso pensare cosa succederebbe se lo facessi ad una titolare!!! Acciderbolina!
    Alberto
    P.s.: a questo mondo ci sono già troppe occasioni in cui dobbiamo prenderci sul serio, almeno al mare, in spiaggia, quando ci si vuole divertire, eddddaaaii!

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  16. Premessa:credo proprio che l'articolo sia un modo intelligente, ironico e un po' colorito di descrivere una dinamica che in realtà è piuttosto veritiera. Io rientro nel gruppo delle "titolari" e faccio "mea culpa" se qualche volta ho esagerato con commenti o considerazioni poco carine (cosa che penso non sia mai capitata con l'autore dell'articolo), però sempre restando nel tema scherzoso (per chi non l'avesse capito) del confronto, ci terrei a sottolineare alcune cosette. Leggendo l'articolo non ho fatto altro che dire "è vero".."anche questo è vero" e così via, però non credo di far parte di un gruppo di iene sanguinarie assetate di sesso, ma di amici che hanno fatto della pallavolo il collante di un sentimento sincero e molto forte. Magari, a volte facendo gruppo, ci si dimentica della sensibilità altrui e ci si lascia andare con qualche epiteto poco carino, ma questo come ben sapete accade anche fuori dal campo da beach. Inoltre vorrei si facesse un piccolo sforzo anche per vedere il tutto da un'angolazione diversa: quella di chi come me pratica questo sport da 20 anni. Penso che sia un'ipocrisia considerare la competizione assolutamente fuori luogo quando si è al mare a giocare, perché è presente, da come vedo, anche nei vari commenti che ho notato. Tipo c'è stato chi ha addirittura avanzato la pretesa di stilare un profilo psicologico alla "Criminal Minds" di dubbia provenienza e valenza solo per imporren la sua opinione sulle altre.
    Quindi non stupiamoci se, oltre ai momenti divertenti in campo (e ce ne sono!)ci si ritrovi in 12 con una certa esperienza alzare un po' il livello di gioco. Una cosa un po'meno simpatica (che esula dall'articolo stesso)ma che spesso sento dire e scrivere è tipo:"...queste so proprio sceme iniziano a giocare con 600 gradi ...per 12 ore...eccc ". Io ritengo di non giudicare mai chi passa l'intera giornata sdraiato sul lettino a leggere, ascoltare musica, parlare male del compagno accanto o ammiccare a chi esce dall'acqua con il constumino bagnato o troppo aderente,pertanto mi piacerebbe essere lasciato in pace se passo l'intera giornata in campo a giocare fino a farmi scoppiare un polmone o far uscre le vesciche sotto i piedi. Tutto questo riguarda solo me!!! Concludo dicendo che sarebbe cosa buona e giusta venirsi incontro e smussare gli angoli, cercando di mettersi gli uni nei panni degli altri!!! Firmato: Pietro Di Mauro

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  17. Tutto sommato quello che dicevo anch'io: non prendiamoci troppo sul serio, almeno in queste cose.
    Alberto

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  18. Da titolare, o presunto tale, quale sono vi dico che lord ha evidenziato benissimo quelle che sono le dinamiche del "pallabeach".
    Se a voi che guardate da fuori sembra tutto esagerato o esaltato o gay è perchè forse non giocate da 12 anni a quello sport, o perchè forse il vostro hobby non si può fare sulla sabbia! io vado al mare solo per quello, perchè fare 14 km per mettere in mostra il nuovo costumino comprato il giorno prima non fa per me...avere amici che condividono una passione e farlo con agonismo sempre e ovunque lo trovo emozionante!
    detto ciò dico che Lord, per chi lo conosce dal vivo, non è solo un ragazzo carino, ma è un bono da paura che sa giocare a pallavolo, è intelligente ed ammirato da tutta la spiaggia....perciò...invece di fare psicologia studiata sui libri del Tuo discount fatte una sana..... partita di pallabeach
    Enjoy

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  19. Lo so, insisto, Gaetano, è proprio quell'"agonismo sempre e ovunque" che secondo me è fuori luogo.
    Mi ricorda tanto un nostro compagno di squadra che durante gli allenamenti (rugby) tirava di quelle croste (pugni) anche a noi suoi compagni perchè secondo lui "bisogna essere pronti anche a questo".
    C'è luogo e luogo e c'è modo e modo,l'agonismo lo vedo bene in un torneo o in un campionato non al cazzeggio in spiaggia.
    Altra cosa che mi viene in mente quando vedo gente tanto agguerrita in occasioni diciamo "non ufficiali" sono quelle persone che non sono all'altezza di competere nei luoghi idonei (ripeto, vere squadre, società sportive, campionati) ma che devono scimmiottare un atteggiamento per dimostrare qualcosa agli astanti... mah.
    Preciso che non siete voi titolari l'oggetto del mio discorso, non sono di Roma e non vi conosco ho solo abbinato ciò che Lord ha raccontato a episodi da me vissuti, quindi dico... senza alcun rancore.

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  20. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  21. assolutamente nessun rancore! ma chi decide dove e quando essere agonisti? c'è una regola ben precisa che afferma che si può essere agonisti solo in certe occasioni?
    io non l'ho vista, comunque a me giocare a quel modo piace terribilmente, non faccio del male a nessuno! tutti conoscono le dinamiche di quel posto e di quello sport..nessuno obbliga qualcuno a giocare.... anzi!!! :)

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  22. Non ho mai voluto dettare regole "assolute" ho sempre specificato "secondo me", quindi sono tutti pareri personali.
    Io, Alberto, ritengo che l'agonismo si debba praticare in idonei contesti, in altri mi limito a giocare più "spensieratamente", con ciò non voglio assurgere a modello di nessuno, per carità.
    Se a te, Gaetano, piace giocare sempre e comunque così sei liberissimo di farlo, ci mancherebbe, come dicevo in altro ambito, siamo padroni del nostro destino e per fortuna direi!
    Comunque sappi che io con te non ci giocherò MAI!!!! .... (...e per la distanza, e perché sono una schiappa e perché il pallone è mio e me lo porto via!)
    P.S.: a rugby se ne può parlare, anche in spiaggia.

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  23. non mi tiro mai indietro alberto :) quando vuoi

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  24. Cazz..spita!!! Ma a te nelle vene non scorre sangue, scorre concentrato di "plasmagonismo"!!! Complimenti! Quasi quasi con te non gioco neanche a rugby, sai che secondo me volere è potere.... va a finire che mi fai il culo anche a rugby e questo non lo accetterei!!!

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  25. ahahahhah chiedi al nostro blogger preferito: sono un ragazzo molto tranquillo!!!! :) ma in campo una bestia...ma se già fai il codardo!!! :/

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  26. ...eehh nno!!! Codardo mai! Se mi affronti così, che sfida sia e che vinca il migliore! Ad ogni costo!

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  27. >>>Gaetano
    >>>Alberto
    Trovo questo vostro battibeccare veramente divertente e anche un po' eccitante; nel senso... mi pare chiaro che il G@e stia tirando fuori le sue armi migliori mediante frasi tipo: "Sono un ragazzo molto tranquillo, ma in campo una bestia!" e voglio dire, è ovvio che il capo sia diventato una metafora del letto e quindi fatela finita e scambiatevi i numeri di telefono...

    Comunque Albe, secondo me l'importante è divertirsi e in spiaggia si gioca e ci si diverte senza fare del male a nessuno. Chiunque è libero di giocare e non ci sono discriminazioni di sorta (anche perché alle brutte c'è sempre il campo delle schiappe), quindi io direi che fin quando l'agonismo rimane quello nobile che tutti i giocatori di rugby ci insegnano ogni volta nelle loro partite, bhè allora non c'è proprio nulla di cui lamentarsi.

    E comunque il G@e non è solo un ragazzo intelligente e sportivo, ma è anche un fico... quindi io approfitterei se fossi in te...

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  28. Caro Lord, dopo mesi e mesi di frequentazione di questo blog (e altri), di autoanalisi (alla mia veneranda età) e di una frase del Sir (che ho fatto anche mia), se non fossi felicemente impegnato, coglierei il tuo consiglio in volata e....
    Ma tutto ciò sarà per la prossima vita!

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  29. io comunque volevo solo giocare!!!vedi com'è?

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  30. Embeh! Sempre di "giochi" si tratta no?
    Comunque tranqui, noi sappiamo benissimo che il campo è il campo e il letto è il letto, vero? ;-)

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  31. ehm..si è vero lo so benissimo, si....si si davvero :/

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  32. ... ma allora ha ragione Lord? ;)

    (chiedo scusa a Lord, non ho mai chattato in vita mia e stiamo sfruttando il tuo spazio come chat.... tutt'al più ti paghiamo i diritti.... :))

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  33. Direi che è una funzione solcialmente utile...puoi aggiungere la + vicino a blog come ha fatto google:)

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  34. Simpatico l'articolo sulla competitività e l'amore verso la pallavolo anche su sabbia.
    =o)
    Peccato questa divisione così netta tra i livelli e soprattutto questo non sapersi amalgamare con persone meno dotate tecnicamente!
    Sarebbe ottimo per imparare ad essere più tolleranti per le "titolari" e un'ottima scuola di tecnica e di miglioramento per gli altri.

    @BARONE: io sono un appassionato di racchettoni; mi piace giocare per divertirmi e non conto mai il numero degli scambi! Faccio caso, semmai alla qualità dello scambio e alla difficoltà dei colpi; cerco sempre di dare meno fastidio e mi fermo sempre quando qualcuno deve entrare/uscire dall'acqua o passeggia sul bagnoasciuga.
    A riprova di ciò, spesso e volentieri mi metto a giocare dietro gli ombrelloni... dove sono i campi da pallavolo.
    =o)

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  35. >>>Ale Firefox
    Forse non l'ho mai specificato, ma ci tengo a dire che questo è un post scritto quasi esclusivamente per chi quei campi da beach li frequenta e mi rendo conto che capire le dinamiche che si scatenano in spiaggia, non è troppo facile se non si è mai stati al Mediterranea beach.
    La mia voleva essere una critica spensierata nei confronti di chi gioca in modo forse un po' più competitivo del dovuto e invece mi sono reso conto che chi non conosce le persone che popolano quel fazzoletto di sabbia, si è prodigato subito a dare giudizi e sparare sentenze.
    Tutta la storia va molto ridimensionata e presa con leggerezza. E poi io sono il primo che preferisce giocare con le così dette "titolari", perché nonostante non sia proprio Mimì Ayuara, mi piace giocare con chi è bravo e non mi divertirei se il pallone cadesse ad ogni passaggio, come son sicuro che anche tu non ti divertiresti a giocare a racchettoni con me che ho le mani fucilate.
    Insomma, condivido il tuo pensiero sulla scuola di tecnica, però forse l'estate non si ha voglia di fare da allenatori e ci si vuole solo divertire con spensieratezza e questo post doveva essere molto più spensierato di quanto non sembrasse...

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