Quasi amici - Intouchables


Se avessi iniziato questo post dicendo: "Quasi Amici è un film francese che parla di un badante nero e un tetraplegico...", probabilmente la gente sarebbe corsa via a gambe levate e mi sembra quasi di sentire i loro commenti che dicono: - Cristo santissimo, ma tu un film allegro no eh?! Ti saluto tesoro, preferisco vivere... -. E invece no. Perché sebbene quanto raccontato sia ispirato ad una storia vera, sebbene parli di un handicappato, il film è tutt'altro che drammatico. Beh vabbè, ovviamente il tema di fondo rimane quello e per quanto l'argomento possa essere trattato con leggerezza, non è Tutti pazzi per Mary e ecco insomma, questo penso sia chiaro. Eppure si ride parecchio. Perché i tempi comici sono quelli della commedia, come anche è rubato alla commedia l'atteggiamento dissacratorio nei confronti della paraplegia e dici: - Sì, vabbè, è facile ridere di queste cose quando poi te ne torni a casa sulle tue gambe... -, e forse da una parte è così, ma credo che l'intento del film sia anche quello di raccontare in modo assolutamente non banale, il lato sereno della malattia. Due persone molto diverse tra loro si incontrano e lasciano scattare qualcosa che va al di là del rapporto fisico e il titolo brutto italiano (Ma dai? Anche stavolta hanno storpiato il titolo originale? Che strano...), recita "Quasi Amici" e non so se possiamo definirla realmente amicizia quella che nasce tra il ricco tetraplegico e il badante senegalese, ma senza dubbio possiamo dire che abbiamo bisogno di un'altra persona per provare almeno ad essere felici.
La scena finale con l'immagine del vero Philippe Pozzo di Borgo, tetraplegico dal 1993, ci riporta alla realtà e forse per un attimo fa sparire dal volto quel sorriso che ci ha accompagnato per tutto il tempo; ma se da un lato ci fa pensare alla sofferenza che si deve nascondere dietro una vita simile, dall'altro ci ricorda che quelle risate e quei momenti di gioia, non sono stati solo una finzione cinematografica.
Il retrogusto amaro rimane come è giusto che sia dato il tema trattato, ma si intravede uno spiraglio e non è un caso che in patria questo Intouchables sia diventato in brevissimo tempo il secondo film francese più visto nella storia del cinematografia francese e non è un caso neanche che qui da noi abbia raggiunto la vetta  della classifica, scavalcando anche il nostro Magnifica Presenza; perché Quasi Amici è un film proprio bello e confezionato in modo esemplare e credo che il cinema francese, anche questa volta, abbia dato una vera lezione di stile al cinema d'autore italiano, mischiando semplicità, ironia e dramma. 

Commenti

  1. non mi convince, devo ancora vederlo, ma se devo stare due ore in sala seduto a vedere una pellicola che ha il sapore di qualcosa già vista mi urta tanto! se troverò la giusta compagnia ci farò un pensierino...

    RispondiElimina
  2. Film piacevolissimo, una scommessa vinta visto il tema trattato. Ci si può andare anche esssendo prevenuti (io pure lo ero) ma difficilmente potrà deludere...

    RispondiElimina
  3. Il piu bel film visto negli ultimi 2 anni
    @hopeteamburton

    RispondiElimina
  4. Visto 3 settimane fa e anch'io lo sto raccomandando a tutti. Anche perchè i film sull'handicap in genere creano e giocano sulla "compassione". Beh, qui non ce n'è, ma c'è il divertimento e la grande dignità dei personaggi.

    RispondiElimina
  5. Sono ancora poco convinto ma se trovo qualcuno che mi accompagni magari una scappatina al cinema la si può anche fare. Di sicuro il tuo articolo mi ha invogliato a dargli una possibilità! Mi piace il tuo blog, lo seguo da poco ma con attenzione! Complimenti! Ciao

    RispondiElimina
  6. il film è davvero carino. e poi la questione che gli opposti si attraggono l'ho sempre trovata affascinante. tra l'altro il protagonista è davvero davvero bello e ciò non guasta! comunque bei temi, ben strutturato e profondo! un bel 7 e mezzo!

    RispondiElimina

Posta un commento