Les Misérables


Uno dei momenti più coinvolgenti dell'ultima premiazione degli Oscar, è stato senza dubbio il tributo ai musical più famosi di Hollywood e Catherine Zeta Jones ha dimostrato ancora una volta di essere agile come un pilastro di ghisa e Jennifer Hudson ha sfoggiato la sua nuova forma smagliante e io sarei curioso di sapere se ha le smagliature sulla pancia e la pelle cadente come nei documentari di Real Time e poi sul palco è salito il cast di Les Misérables, che ha omaggiato quello che forse è il musical del decennio e si è portato anche a casa tre statuette delle otto nomination (miglior trucco, sonoro e miglior attrice non protagonista Anne Hathaway). 
Ora, il musical teatrale di Les Misérables è stato scritto negli anni '80, ma sappiamo tutti che il testo originale è un mattone enorme di Victor Hugo e parla di un galeotto che scappa da un poliziotto che lo insegue, mentre una ragazzina disgraziata viene sbattuta a destra e a sinistra. Tutto il resto è un contorno di novecento pagine, che racconta la rivoluzione francese di metà ottocento.
Ecco, vi dico subito che il film si dimentica un po' del romanzo e mira a diventare una versione cinematografica del musical teatrale.
Che poi, il film è praticamente tutto cantato dall'inizio alla fine e nella versione italiana ovviamente ci sono i sottotitoli, perché altrimenti in pochi capirebbero qualcosa e in quasi tre ore di pellicola, troviamo solo due dialoghi e quelli però li hanno doppiati. Ora dico, ma che senso ha doppiarli? Sono tre parole di numero, ma proprio tre; ma non potevano lasciarle in lingua originale? Ma tipo che quanto avranno dato a Giuppy Izzo? Cinquanta euro? E a Pino Insegno hanno lasciato pagato un cornetto e un cappuccino al bar?
Comunque essendo un musical ovviamente tutto è affidato alle canzoni e alla bravura degli attori e Anne Hathaway si aggiudica non solo la canzone più figa di tutto il musical che è I Dreamed a Dream, ma regala anche una vera interpretazione da Oscar, di quelle che appena lei esce di scena, potresti anche alzarti  dalla poltrona ed andare a casa, ché tanto ormai il meglio te lo sei visto.
Anche Hugh Jackman dà il meglio di sé e sono molto belle se sue interpretazioni in piano sequenza, con i primi piani fissi che enfatizzano le espressioni facciali e ti catapultano direttamente all'interno della pellicola e la vera delusione invece, è quel supplì di Russell Crowe, che sembra un cantante country che vuole fare il tenore e riesce a non essere convincente neanche per un minuto. Ma tipo che pare appena uscito dal Glee Club. 
Insomma, il film è bello, ma dietro la grande spettacolarità delle immagini, le canzoni potenti e i costumi impeccabili, l'impressione è che qualcosa sia andata storta e, dopo quasi tre ore di film, l'unica canzone che rimane veramente in testa è quella di Anne Hathaway.

Commenti

  1. a parte la magnificenza di anne hathaway, credo che la storia di redenzione dell'ex galeotto sia stata portata in modo superbo, dalle scenografie,alle canzoni...
    è forse il musical che regala una canzone "di scena" ad ognuno dei protagonisti tale da avvinghiare lo spettatore e forse, avendolo apprezzato e ammirato in teatro, mi sono sentito, se possibile, ancora più coinvolto. da rivedere, per divertirsi anche con quel "mostro" della bonham-carter sempre favolosa.

    RispondiElimina
  2. Noooo. Così mi provochi.

    1) Hugh Jackman col suo vibrato era perfetto in "The boy from Oz" ma qui rovina la parte.

    2) Russel Crowe è grandioso, sempre in bilico tra bene e male.

    3) Il film è pessimo. Per registrare l'audio in presa diretta senza lasciarsi impallare dai microfoni hanno fatto inquadrature così ravvicinate che puoi contare le carie in bocca alla Hataway. Risultato: montaggio inesistente e riprese che sembrano fatte dal mio nipotino con l'iPhone

    4) Esci senza ricordare nulla perchè la regia originale di Trevor Nunn con la scenografia cupa di John Napier ti sbatteva in mezzo alle scene di massa mentre qui è tutto centrato sui protagonisti (l'unica scena che si salva è quella di "ABC Café / Red and Black")

    5) Vergogna! ti sei dimenticato Helena Bonham Carter e Sacha Baron Cohen :-)

    RispondiElimina
  3. itboy provochi pure tu però!

    1) concordo su Jackman, troppo vibrato, ma non così tanto da "rovinare la parte", risulta solo un tantino noioso ogni tanto

    2) russel crowe a me è sembrato troppo rigido e vocalmente fuori tono con gli altri (tutte voci impostate tranne la sua)

    3) l'idea registica delle inquadrature in primo piano mi sembra che valorizzino gli attori e non penso siano stati fatti per nascondere i microfoni (quelli si possono nascondere in mille modi!)... certo se sei amante del montaggio di Moulin Rouge qui non c'è

    4)se siete usciti ricordando solo I dreamed a dream probabilmente è perchè la conoscevate già, ma non ricordarsi di Do you hear the people sing o One day more vuol dire avere seri problemi mnemonici! :)

    5) quei due non mi sono piaciuti un granchè... li avrei preferiti più buffoneschi e meno dark

    6) l'unica critica che faccio al film è che è troppo lungo, a mio avviso avrebbe dovuto tagliare qualcosina per renderlo più veloce (invece c'hanno pure aggiunto una canzone!)

    RispondiElimina
  4. >>>Mauro'N'B'
    Io non l'ho mai visto a tetro, quindi non so fare un raffronto, però penso sia un buon prodotto. Ma non perfetto.

    >>>itboy_76
    >>>Gelido
    2) Su questo punto la vediamo in modo diverso, per me Russel era proprio fuori parte.
    3) Credo che con la tecnologia moderna non esista proprio il problema di non far vedere i microfoni, secondo me i primi piani sono una scelta registica come i piano sequenza e l'idea di cantare in presa diretta. Serve a dare più teatralità all'opera e io ho apprezzato molto.
    4)Sì, io ho grossi problemi mnemonici.
    5) No, no, non mi sono dimenticato di Helena Bonham Carter e Sacha Baron Cohen, li ho proprio volutamente omessi. Non mi son sembrati così fondamentali e lei ormai fa sempre la stessa parte da troppo tempo.
    6) Concordo sul troppo lungo.

    RispondiElimina
  5. Jennifer Hudson ha le smagliature persino sulle braccia, come dimostrano le immagini della prima puntata di Smash...

    RispondiElimina
  6. Iddio vi punirà per ogni singola nota cantata in un musical!

    RispondiElimina
  7. Quindi non c'è Susanne Boyle? Deluso io...

    RispondiElimina

Posta un commento