Justin Timberlake - The 20/20 Experience


Justin Timberlake: ex bambino prodigio del Mickey Mouse Club, ex cantante degli 'N Sync, ex fidanzato di Britney Spears e solo queste tre cose basterebbero per aver vissuto una vita piena e soddisfacente. Ma lui no; lui si è rimboccato le maniche e ha proseguito per la su strada e così nel 2002 ha realizzato un ottimo album da solista e poi ha fatto una serie di film di cui non ce ne era bisogno e poi nel 2006 ha fatto un secondo ottimo album e poi ancora una serie di film di cui non ce ne era bisogno e una manciata di featuring inutili tra i quali si salva solo Love Sex Magic con Ciara e poi ha comprato un social network ormai morto e sepolto e poi ha fatto così tante cose inutili che gli mancava solo il lancio di un profumo e poi finalmente è arrivato il tanto atteso terzo disco e quando Justin tira fuori qualcosa è sempre un evento, ché lui è uno di quelli che è riuscito a costruire una carriera credibile, nonostante abbia fatto un orrido featuring con un orrido taglio di capelli, per una orrida canzone di Madonna. Ma Justin ha l'aria di uno che gli vuoi bene subito e potrebbe anche sorridere con una foglia di insalata tra i denti e sarebbe ugualmente tenero e sexy e la cosa più bella è che se dici in giro che stai ascoltando il suo disco, non fai neanche troppo la figura del coglione.
Eppure, questo ritorno sulle scene musicali lascia con non pochi punti interrogativi; nel senso che il sound di The 20/20 Experience riprende il percorso iniziato con FutureSex/LoveSounds, e però sembra quasi che abbia tolto il FutureSex e abbia lasciato solo il LoveSound e l'aria da crooner del nuovo millennio, pare sia solo una scusa, giusto perché a lui piace ridossare il frac. Perché dentro è sempre il minchione che fa la parodia di Single Ladies.

Pusher Love Girl. La sviolinata iniziale fa capire subito quale sarà la direzione del disco: diventare il Frank Sinatra del rhythm and blues. Per far questo rispolvera un vibe tosto e però otto minuti di Justin che squittisce in falsetto come i topini di Cenerentola, sono veramente una roba straziante. ★★★★ 
Suite & Tie. Primo singolo estratto e prime perplessità; nel senso che stiamo parlando di un buon pezzo, ma la mano del produttore Timbaland si sente veramente troppo e a tratti sembra di stare in Shock Value II, anche perché il riff è praticamente lo stesso di Meet in the Middle [AUDIO], ma con il featuring di Jay-Z e Justin Timberlake. ★★★★★
 
Don’t Hold The Wall. Produzione che strizza l'occhio all'oriente, ma quello strano strumento che non so cosa sia, riesce ad infastidire ancora di più dei falsetti di Justin e il tutto si ripete per sette inutili minuti.★★★★
Strawberry Bubblegum. Ancora otto minuti di canzone (Justin non bada a spese), ma questa volta per la prima volta lo schema funziona e non si ha la sensazione del "troppo lungo" e arrivati a metà canzone il pezzo rhythm and blues si trasforma lentamente in soul. Peccato parli solamente di labbra che sanno di fragola. ★★★★
Tunnel Vision. Ancora una volta la pesante produzione di Timbaland la riconoscerebbe pure mia madre che pensa che Timberlake e Timbaland siano la stessa persona e il risultato è che il drum'n'bass è soffocato dai suoni digitali e dagli yo! yo! di Timbaland. ★★★★
SpaceShip Couple. Torniamo al Justin che squittisce come i topini di Cenerentola e da un momento all'altro mi aspetto inizi a cantare "Ho trovato, ho trovato il vestito è un po' antiquato!" Ma il sound è buono. ★★★★
That Girl. Intro come se stessimo ad un piano bar con la musica dal vivo e il presentatore che annuncia JT and The Tennessee Kids e il risultato è che il pezzo è tanto raffinato quanto inutile. ★★★★
Let the Groove Get In. Altro brano che si contraddistingue per la sua inutilità, dato che ripete per sette lunghi minuti sempre le stesse tre parole. ★★★★
Mirrors. Ed ecco finalmente la traccia migliore del disco, ovvero la Cry Me A River 2013. Sono passati undici anni da quando Justin dedicava quella canzone alla sua rottura con Britney Spears e nel frattempo si è sposato e il suo sound si è fatto più maturo ed è pronto per dedicare questa perfetta ballatona d'amore alla donna che rappresenta il suo riflesso nello specchio. In questo caso gli otto minuti scivolano lisci senza neanche accorgersene. Che poi vorrei dire una cosa a Jessica Biel: sei così inutile che non meriti neanche di pettinare le extension di Britney Spears. ★★★★

Blu Ocean Floor. Per la fiera della banalità, la canzone si chiama oceano blu e in sottofondo si sentono i gabbiani starnazzare o non so come si chiami il verso che fanno. Una noia di sette minuti e diciannove secondi. ★★★★
Finisce qui la standard edition, ma nella versione deluxe troviamo altri due pezzi. Due. S'è sprecato. E oltretutto non durano neanche ventrodici minuti come le altre canzoni, ma solo dei miseri quattro minuti. Quattro. Dress On. È un e rhythm and blues che sprizza noia da tutti i bit. Praticamente uno scarto di Justified rielaborato in veste crooner solo per essere inserito in questo disco. ★★★★
Body Count. È una scopiazzatura di Like I Love You della quale si poteva tranquillamen a meno. Ci mancava solo che la facesse durare otto minuti. ★★★★

Commenti

  1. Io ho scaricato l'album e l'ho ascoltato una sola volta. La sensazione che ho avuto è che le tracce fossero troppo lunghe. E siccome non sono abituato a tenere l'occhio sulla barra che indica la durata della canzone, pensavo che il tempo si stesse dilatando o che m'ero perso nei meandri della mia testa per 7-8 minuti. Invece no, era la canzone che non finiva più. Vabbè, ma lui è lui e lo adoro pure se canta il jingle dei rotoloni Regina.
    PS: hai leggermente cambiato la grafica del blog évvè?

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    1. Non mi disturbano le canzoni lunghe. Se un pezzo è bello anche otto minuti passano tranquillamente e questo è il caso di Mirrors. Per altre tracce invece è solo brodo allungato e c'è l'effetto noia di cui parli anche tu.
      PS. Sì, leggermente cambiata la grafica. Meglio, peggio, indifferente?

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    2. l'header è sfocato è la pubblicità che compare sopra, in dimensione differente, rovina l'estetica e fa sembrare tutto un poco approssimativo. Molto meglio i precedenti.

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    3. Header sfocato? Pubblicità di dimensioni differenti?
      A me non dà nessuno di questi problemi. Funziona bene sia con Explorer che con Chrome. Sia dal computer di casa,che da quello di lavoro e perfino dal cellulare...
      Tu che usi?

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    4. safari. Posso fare uno screenshot e mandartelo. magari il tuo è un effetto voluto (ma non credo)...boh.

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    5. Boh, a me non dà nessun problema neanche con Safari. Se ti va manda lo screenshot per email. Vedo se riesco a capirci qualcosa.
      Grazie
      lord_e@hotmail.it

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    6. Sostanzialmente, di default, il sito si apre con il tag -experience.html?m=1, e sfoca.
      Se si sceglie "visualizzazione web", viene fuori il tag -experience.html?m=0, allora si vede bene.
      Il fatto strano è che il tag -experience.html?m=0 dovrebbe indicare che la visualizzazione è per i mobile devices, il che però non dovrebbe essere il default - perchè tanto gli user agents dei browser dei dispostivi mobili sanno intercettare l'opzione da soli. Quindi il default dovrebbe essere visualizzazione web. il buffo poi è che se nel tuo dito si sceglie visualizzazione web, il tag è -experience.html?m=0 che invece è il setting per i dispositivi mobili ??!!

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    7. Farò finta di aver capito quello che hai detto e ti assicuro che stasera da casa proverò a risolvere il problema. La verità è che guarderò le impostazioni senza capire nulla, modificherò due/tre cose e mi affiderò ad una botta di culo.
      Comunque veramente, su Chrome e Explorer non mi dà alcun tipo di errore.

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    8. ti ho mandato un filmatino (ehm...5MB) dove si capisce che succede. Secondo me son da rivedere i link nel codice della pagina, ma posso serenamente sbagliarmi. Se poi da noia solo a me, vorrà dire che il problema è il mio. Ma ho quest'effetto solo con il tuo blog.

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    9. Neanche io ho problemi nella visualizzazione: tutto liscio e chiaro. Però, gusto personale, preferivo quella botta di rosso che c'era prima (ricordo male?). Dava più carattere alla pagina :)

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  2. lo dico così, serenamente... noioso, già sentito.
    Potrà valere qualcosa il tour, se ci sarà, perché è animale da palco. Il digitale è improponibile da sentirsi in auto o nell'iPod durante un allenamento. Forse il Cd può andar bene come complemento di arredo. Finisce qui.

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    1. Non credo sia tutto da buttare così come dici tu. Ci sono spunti interessanti, ma per come la vedo io, il grosso lo aveva già detto con FutureSex/LoveSounds. E si ricollega troppo, come se non fossero passati ben sette anni.

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  3. Per me può anche fare un album di soli rumori registrati in bagno che tanto io sarei cmq suo anima e corpo. Meglio corpo e corpo.

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  4. Preso, un po' tutto uguale, ma non mi sembra male. Mi piacciono molto, oltre alla già famosa Suit & Tie, Don't Hold the Wall, Mirrors e Tunnel Vision

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