Bling Ring


Se non sapessi che quella di Blig Ring è una storia vera, direi che certe scene sono veramente troppo surreali e invece no, questi VIP hollywoodiani sono proprio così scemi da partire e lasciare le loro case aperte senza neanche l'antifurto e in tutto questo, il premio di cogliona numero uno di Los Angeles se lo aggiudica Paris Hilton, che furba come una trota in uno stagno, lascia le chiavi della sua mega villa sotto lo zerbino, proprio come se abitasse in un paesino di provincia, di quelli dove tutti conoscono tutti e quando vedono qualche forestiero gli domandano: "E tu di chi sei figlio?".
Che poi questi ragazzini sono entrati in casa di Paris per ben sei volte e ogni volta hanno rubato vestiti e borse e gioielli e tutto quello che si poteva trasportare a mano e per poco non le fanno sparire anche il chiwawa e lei non si è mai accorta di nulla. Cioè dico, ma quanto puoi essere svampita? Mica come Lindsay Lohan che invece ha chiamato la polizia non appena le hanno fatto sparire un paio di pedalini di spugna.
Sofia Coppola racconta proprio questa storia; racconta di VIP rincoglioniti che lasciano le porte delle ville aperte e di figli di papà annoiati che rubano solo per sentirsi più vicini ai loro divi e poi pubblicano le foto delle loro marachelle su Facebook senza pensare alle conseguenze e c'è da dire che Sofia doveva ancora farsi perdonare per quella noia mortale che era Somewhere e il rischio di abbiocco irreversibile era dietro l'angolo anche con questo film e invece riesce a riscattarsi e lo fa utilizzando una storia di cronaca in bilico con il gossip patinato e ci butta in mezzo una buona colonna sonora con i pezzi migliori del momento e poi il faccione scazzato di Emma Watson e anche se i punti in comune con quelle quattro sgualdrine di Spring Breakers sono tanti, Sofia non cede mai allo stile videoclip di MTv e non rinnega le sue origini eleganti di Lost in Translation.
Dici: "Vabbè, ma vale la pena spenderci sette euro o aspetto che lo passino su Rete Quattro?". Ecco, le scene dei furti negli appartamenti e il racconto psicologico degli adolescenti è un gran momento di cinema che ricorda lo stile documentaristico dell'ottimo Gus Van Sant, ma Sofia non è Van Sant e non riesce a tenere insieme l'ora e mezza di film e verso il finale perde di vista la vera anima del suo lavoro e tutto si trasforma in un noioso film tv, con sequenze di processi e dove si abbatte pesante il giudizio morale nei confronti di quella società vuota, che gli basta un po' di gossip per mitizzare anche il più negativo dei modelli.
Lo capivamo da soli, anche senza la spiegazione finale.

Commenti

  1. Sono d'accordo con la tua recensione, soprattutto per quanto riguarda la conclusione del film che avrei immaginato diversa, ma non ricordo di una 'spiegazione finale'. Il film si chiude con la frivola, nonché agghiacciante dichiarazione di Nicki (Emma Watson) riguardo la vicenda etc.
    Comunque per il resto condivido quanto hai detto. Ora sentiamo gli hater cos'hanno da dire.

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    1. La spiegazione finale a cui faccio riferimento ovviamente è una spiegazione da leggere tra le righe e anche la frase finale della Watson sa troppo di frasetta buttata lì per spegnere la telecamera e tornare a casa. Ciò non toglie che tutta la prima parte del film è un buon lavoro e anche molto interessante.

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  2. Non riesco ad esprimere un giudizio sul film perchè sono ancora cunfuso da sentimenti assai contrastanti: non so se sono più cpreoccupato che le mie niopotine diventino così zoccole o sconvolto dalla realizzazione di ballare esattamente come Emma Watson (lingua fuori dalla bocca compresa)

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    1. Mi hai mandato una foto dove hai la lingua di fuori che neanche Miley Cyrus. Io mi farei qualche domanda, che forse se le tue nipotine crescono zoccole... da qualcuno hanno ripreso.

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  3. Ma deve essere una tradizione americana o una leggenda metropolitana perchè in america sul piano della criminalità hanno a tutti i livelli (dai ragazzini annoiati come questi ai più efferati serial killer) una grande abbondanza ma poi nei film vedi delle porte di casa che anche quando sono chiuse a chiave uno le potrebbe buttare giù con uno starnuto.

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    1. Da quello che ho capito, molti VIP vivono in quartieri di Hollywood recintati e con la sicurezza all'ingresso. Forse è per questo che poi la gente lascia le case aperte, perché pensano di essere protetti.

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  4. ciao! io andrò domani a vederlo! non vedo l'ora...da quando ho visto il trailer che mi è venuta voglia :) Evy

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