Lady Gaga - ARTPOP


Sono ormai lontani i tempi in cui un'artista veniva riconosciuto come tale solo dopo la sua morte: è successo a Herman Melville che morirà senza sapere che Moby Dick sarebbe diventato un pilastro della letteratura mondiale o Vincent Van Gogh che ha vissuto una vita di stenti e si è sparato a 37 anni o Johann Sebastian Bach che in vita fu considerato solo un'ottimo organista e dico queste cose perché ho come l'impressione che Lady Gaga si senta un'artista incompresa e probabilmente è convinta che il suo genio non sia ancora stato riconosciuto in pieno. Ecco, no. Uscire insieme a Marina Abramović o farsi fare una statua da Jeff Koons non fa di Lady Gaga un artista e anzi, c'è una sottile differenza tra fare l'artista e essere un'artista. Con Lady Gaga che fa l'artista, la soglia del ridicolo è stata ormai ampiamente superata. È una cantante estremamente dotata e con una voce particolare e riconoscibile, ma non si capisce per quale motivo ora ha deciso di perdere tempo con inutili performance che non c'entra nulla con l'arte, né tanto meno con la musica.
La nascita di Venere e i continui paragoni con Andy Warhol, non fanno che confondere le idee e forse possono impressionare quelli cresciti a pane e Maria De Filippi, ma per per chi invece ha masticato un po' di arte, fosse anche solo per averla studiata a scuola con un minimo interesse, non può che venire da ridere nel vedere queste sue aspirazioni artistoidi e viene ancora più da ridere dopo aver ascoltato il disco; ché uno magari si aspetta chi sa quali suoni innovativi e invece si ritrova davanti all'ennesimo disco pop-dance, confezionato dai soliti nomi tipo will.i.am, David Guetta e i produttori di Justin Bieber o Ellie Goulding, giusto per citarne due a caso. 
Il disco venderà ovviamente tantissimo e verranno estratti mille singoli accompagnati da altrettanti video spettacolari, ma il prodotto è estremamente fiacco e si confonde facilmente con molti lavori di questo periodo. Lady Gaga è ormai fagocitata dal suo personaggio, ma a differenza di Miley Cyrus che riesce a rendere credibile la sua svolta da troione e riesce a fondere il suo nuovo personaggio con le canzoni del suo splendido disco, Lady Gaga sembra ormai artificiosa e tutto il baraccone pseudo artistoide che si sta portando dietro, rischia di confondere le idee dei milioni di giovani acquirenti, forse ormai convinti che fare arte significhi solo portare le stranezze all'eccesso. 

Aura. L'indole coatta e dozzinale electro/dance di questo disco si palesa subito con il primo brano, scelto anche come colonna sonora del film di Robert Rodriguez Machete Kills dove Stefani Germanotta appare anche come attrice  e forse dopo aver visto la sua interpretazione rivaluteremo Crossroad di Britney Spears. ★★★★
Venus. Secondo singolo del disco che però è diventato il terzo in base ad una strategia commerciale fatta con l'applausometro. Il bit è meno dance e quasi richiama gli anni '70 e la Hot Stuff o I Feel Love di Donna Summer. Ma molto alla lontana. ★★★★
G.U.Y. Arrivia la synthpop di G.U.Y. che sta per Girl Under You, e forse più di tutti in questo brano si concentra la Gaga dei precedenti lavori e si capisce che chi sta cantando è lei e non una qualunque. ★★★★
Sexxx Dreams. Lady Gaga che fa la sensuale gattona io non ce la vedo proprio. ★★★★
Jewels n’ Drugs (featuring T.I., Too Short and Twista). Il pezzo vorrei essere Kanye West ma non lo sono. ARTPOP non è Yeezus e la collaborazione con i rapper per fare breccia nel mondo rigidissimo dell'america underground Yo! Yo! sembra veramente forzata. ★★
Manicure. Messa da parte la vena dance, arriva questo pezzo pop/rock spensierato, ma dal bit decisamente già sentito mille volte. ★★★★
Do What U Want (featuring R. Kelly). L'unico pezzo veramente riuscito dell'album, quello che ti rimane in testa e non hai la voglia di infilarti un cacciavite nelle orecchie. Il leggendario R. Kelly che forse le nuove generazioni non conosceranno, tira fuori tutta la sua esperienza di cantante R&B che ormai calca le scene da più di vent'anni e porta il suo contributo a questo pezzo super radiofonico. Visto il risultato, fossi in Lady Gaga penserei ad una svolta urban e lascerei da parte la pop/dance. ★★
Artpop. La title track del disco ricorda non poco Madonna sia nel suono, che nel modo di cantare, ma il risultato è tutt'altro che memorabile. ★★★★
Swine. Torniamo nel territorio electro/dance/techno, ma il pezzo è un fallimento sotto tutti gli aspetti e se il momento strumentale può in qualche modo coinvolgere con il suo ritmo martellante, appena Gaga apre bocca, il meccanismo smette di funzionare. ★★★★
Donatella. Ora, se la vogliamo buttare a ridere e ci dimentichiamo di tutto il concept riguardante l'arte contemporanea e la prendiamo veramente come fosse uno scherzo tra amici, direi che questo pezzo risulta perfino simpatico. Ma purtroppo non posso dimenticare tutto quello che è stato costruito attorno a questo disco e... ma veramente Donatella Versace? ★★★★
Fashion! Probabilmente il pezzo peggio riuscito dell'album e ci hanno scomodato perfino David Guetta e will.i.am. ★★
Mary Jane Holland. Un ode alla marijuana che forse poteva suonare trasgressiva negli anni settanta, ma che oggi non ha nulla da dire né musicalmente, né riguardo al testo. ★★★★
Dope. In The Fame Monster avevamo Speechless, in Born This Way c'era Yoü and I e in ARTPOP c'è questa Dope. Intendiamoci, come ballad struggente suonata al pianoforte funziona molto bene, ma il meccanismo ormai è stato svelato e non c'è più l'effetto sorpresa. ★★★★
Gypsy. La grande innovazione di Gaga continua con un brano che sembra la fotocopia di The Edge of Glory★★★★
Applause. Si chiude il disco con Applause il primo singolo estratto dal disco e quello che ha subito palesato che qualcosa non andava in questo ARTPOP e che tutta la promozione in pompa magna e i riferimenti all'arte contemporanea non avevano motivo di esistere. Purtroppo Lady Gaga si dimostra la più grande nemica di se stessa; sempre ad urlare un'innovazione, che poi nella realtà non arriva mai.  ★★★★
La deluxe edition si avvale di una manciata di remix di Applause francamente più che trascurabili.

Commenti

  1. Lord79, ma per cortesia. Corri ad ascoltare Miley Cyrus.

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    1. Secondo me, per adesso quello di Miley è l'album pop più bello del 2013. Poi sei libero di pensare quello che vuoi.

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    2. Ma l'album lo hai ascoltato o ti sei limitato a guardare le sue esibizioni? Pop nel senso di musica leggera o pop music se vuoi dirla all'inglese.

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    3. Non prenderla a male... te lo chiedevo perche' nel pop c'e' di tutto... dell'album ho ascoltato per caso 2 o 3 canzoni e mi sono bastate per inserirla definitivamente nella categoria trash con Lady Gaga, Kate Perry, Rhianna and co. Ovviamente sono i miei gusti personali. Comunque, se non l'hai gia' fatto, ti consiglio di ascoltare New di McCartney: magari il 2013 ti riserva qualche sorpresa finale.

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    4. Accetto di buon grado i consigli e ascolterò questo New.
      E accetta anche tu il consiglio di non giudicare un disco dall'ascolto di 2/3 canzoni o dalle esibizioni sopra le righe di un personaggio.

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  2. Premettendo che non è mio dovere né piacere convincere nessuno su come debba pensarla, trovo la recensione poco seria e un tantino prevenuta.
    A partire dai produttori: quelli citati hanno prodotto una ed una sola canzone, male e azzeccandoci ben poco (concordo); zedd, madeon, e DJWS sono coloro che hanno pianificato la struttura dell'album.
    Venus, non è il terzo singolo, ma un singolo promozionale.
    A parte questi errori, (fattibili, per carità, non stiamo qui a cercare the italian next pulitzer) la valutazione musicale, per quanto soggettiva, nell'oggettività di fondo ha dei punti in cui è facile essere in disaccordo.
    Tutto sommato il numero di stellette che si contano nell'articolo, per quanto poche è inferiore a quelle che darei alla qualità di questo.

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    1. Premesso che non sono un critico musicale e che quello che esprimo è solo un giudizio personale, Venus doveva essere il secondo singolo, poi soppiantato da "Do What U Want"; ma un singolo promozionale che ha anche un video ufficiale diretto da Ruth Hogben e di prossima uscita e una cover del "singolo promozionale" realizzata da Steven Klein, per me è un singolo a tutti gli effetti. Poi lo possono chiamare come gli pare. Per quanto riguarda i produttori, ho citato David Guetta e will.i.am solo perché sono i nomi più conosciuti, ma ho scritto anche "e i produttori di Justin Bieber o Ellie Goulding" che per inciso sono il Zedd e Madeon da te citati. Quindi non venirmi a dire che la mia è una recensione poco seria e prevenuta. Mi sono informato bene prima di scrivere.

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  3. Non avrei saputo trovare parole migliori!

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    1. Felice di trovare anche sostenitori, oltre alla gente che mi insegue con i forconi.

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  4. Pensa che io trovo la voce di Lady Gaga tutto tranne che riconoscibile.
    A meno che urli e pianga come durante un parto, in buona parte dei suoi pezzi (specie i vecchi), secondo me se non sai che è lei a cantare, la confondi con altre cento. Che, tutto sommato, è il peggior difetto possibile per un'interprete

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    1. Ma no dai, io la trovo molto riconoscibile, un pelo graffiata, una che quando canta capisci subito che è lei anche se non hai mai sentito la canzone. Il problema è quando non canta e va in giro vestita da pagliaccia a fare performance discutibili.

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  5. Buono o meno il prodotto di lady Gaga proprio non riesco a paragonarlo con altre cose che sono ora in giro... ma proprio per niente!

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    1. Forse il tuo concetto di "cose che sono ora in giro" è un po' limitato. Forse. Perché a me ricorda almeno altre dieci cantanti.

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  6. Una recensione basata sull'ascolto streaming offerto dalla Germanotta,gli snippet e magari qualche leak?ARTPOP ha qualche difetto (o pregio... dipende dai punti di vista) non lo nego,uno di questi è la non immediatezza,proprio come il primo singolo,dato subito per spacciato eppure ancora in radio,solo recentemente sostituito dal secondo. Per ARTPOP ci vogliono diversi ascolti ma... attenzione,non sto parlando di canzoni che al 50° ascolto diventano capolavori! Ritengo invece il lavoro molto buono e diverso da ciò che ci si poteva aspettare o altre cose in giro,per il genere che rappresenta... ma rispetto a ciò che ho detto sopra,credo che questa recensione sia troppo frettolosa.

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    1. È una recensione basata sull'ascolto del disco che gira nel mio iPod da ormai 4 giorni.
      Non mi piace fare paragoni, ma se parli di immediatezza e ascolti, Wrecking Ball dopo 11 settimane è in salita e ora si trova al secondo posto della Billboard hot 100, Roar dopo 13 settimane si trova al quarto posto e Applause non ha mai raggiunto la vetta e dopo 12 settimane è scesa al 10 posto.
      Rimane sempre un ottimo piazzamento, ma forse questa sua posizione porta acqua al mio mulino e a tutti quelli che dicono che l'album non è buono come si sperava. Recensione frettolosa o meno.

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    2. Hai detto bene...Roar... i singoli promozionali e ufficiali estratti da Prism dove sono andati a finire?I Singoli usciti di lady Gaga forse non avranno il successo inaspettato di Roar ma hanno avuto ottimi piazzamenti immediati nelle classifiche digitali e senza un supporto radiofonico. Ma non voglio fare confronti,ne parlo solo perché li hai citati. Io credo che anche per altri album si possa applicare il principio del 'non è buono come si sperava'. Ma tranquillo... non avevo né ho forconi in mano,esprimere le proprie idee e diritto e dovere di tutti. :D

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    3. Ma figurati, parliamo in tutta tranquillità. Tra parentesi Roar è veramente orrenda e non mi spiego come possa stare ancora così alta in classifica. Parlando di album pop io quest'anno sono solo pro Miley Cyrus, mi sembra l'unica che ha portato un po' di freschezza, per le altre direi che le metto tutte sullo stesso piano: non sono buoni come si auspicava.

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  7. Ciao caro, davvero una bellissima recensione. Dettagliata, chiara e per nulla banale. Non concordo su tutti i voti che hai messo, ma il risultato di tale review è pazzesco. Bravo

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    1. Grazie, apprezzo molto il tuo giudizio, anche perché fa vedere che si può non concordare, ma essere ugualmente educati.

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  8. FINALMENTE UNO CHE RAGIONA!!! nessun miracolo anzi, nulla a che vedere con alcune "perle" di BTW... !!! il problema è che solo noi nati intorno agli anni 80 non ci facciamo prendere in giro mentre i 15-18-20-22 enni rimangono così ammaliati e ingenui dal personaggio germanotta??? se non ci fossero loro forse lei non sarebbe dove stà... ecco perchè ci gioca e ne approfitta con tutte le sue cretinate!!! cmq bravo LORD dai una svegliata alla gente che dorme! :)

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    1. Si dice che tutti i gusti son gusti e da una parte è vero, ma certe volte la fanaticheria fa chiudere gli occhi e porta a non essere più obiettivi. Ridiamoci su...

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  9. Sono piuttosto d'accordo anche se non condivido il giudizio su Aura e Applause, a mio avviso due buoni pezzi, ma... Miley Cyrus? Ma che davero? Una sciacquetta qualsiasi che senza autotune non saprebbe cantare tanti auguri a te... ennamo su! :) Un bel disco non lo fanno solo i brani, essere un cantante significa prima di tutto SAPER cantare! :D

    Aspetto un giudizio su The Art Of Letting Go...

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    1. beh... la storia ci insegna che la voce non è tutto x diventare miti, icone ecc... ! ci sono ben altre cose ;)

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    2. quello sicuro... ma un conto è non saper cantare ed essere Madonna, un altro non saper cantare ed essere la Cyrus.

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    3. Non so se parliamo della stessa Miley Cyrus, ma quella che conosco io, l'ex Hannah Montana, ha un'ottima voce. Potete dirmi che non vi piacciono le sue canzoni e lo posso capire e non mi metto a sindacara sui giudizi personali (secondo me è il disco pop migliore del 2013 secondo voi no, amen, non c'è da discutere), ma dire che ha una brutta voce o che non sa cantare mi sembra proprio una fesseria dato che ci sono ottimi live che lo dimostrano.

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  10. ma come mai sei sempre più acido??? capisco il gusto, ma il tuo sta diventando sempre peggio, stai diventando una di quelle vecchie checche acide e incartapecorite...

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    1. A casa mia essere acidi significa parlare male di qualcosa o sparare a zero facendo battute taglienti e cattive. Io invece ho espresso la mia opinione motivando tutto quello che ho detto; per me questo non significa essere acido, ma avere delle idee.

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  11. Non si capisce perchè appena qualcuno sui blog si permette di non incensare questa povera cretina ma di giudicarla per quello che è: una poppettara come tutte le altre solo tanto, ma tanto più "poraccia" e passatemi il termine che mi sembra di capire faccia tanto "ggiovane"; vien subito tacciato di essere vecchio, antico, poco moderno, cariatide, acido e checca.
    Ma uno dopo i trenta sarà pure libero di dire che sta qua fa dei dischetti come mille altre hanno fatto, fanno e faranno, Madonna - con la quale sono cresciuto - compresa senza sentirsi dar del vecchio?
    Passi su alcuni blog di settore che di queste diatribe campano ma pure su questo che è così "pacifico" e personale... bho! resto sempre più basito!
    Io sono andato a vedere Machete Kills, una merdata colossale che però a me ha divertito e se tutti ne parlano male e quindi?
    Io me lo rivedrei pure domani ma mica mi incazzo se qualcuno dice che fa cagare... ero così anche a 15 anni, non è che ho smesso di esserlo dopo i 30.
    Bho!

    Gianguido, probabilmente na vecchia checca acida!

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    1. Credo che noi dopo i trenta abbiamo una visione completamente differente. Noi siamo quelli che sono cresciuti con la musica quando ancora non esistevano le rivalità tra le cantanti, non c'era nessuna Britney vs Christina, non esisteva Rihanna vs Katy Perry, non esisteva Lady Gaga che si professava come l'evoluzione della musica. Quando eravamo giovani noi al massimo le Destiny's cambiavano formazione ogni quarto d'ora, ma per il resto si apprezzava la musica. Sinéad O'Connor strappava la foto del Papa e faceva scalpore e tutti i giornali parlavano di lei, ma quando ha smesso di fare bei dischi nessuno se l'è più inculata.
      Invece adesso viene prima il personaggio e le sue pazzie e poi il suo prodotto musicale ed è per questo che si scatenano le faide tra i fans.
      Ecco, queste dinamiche non mi appartengono. Io giudico il prodotto complessivamente e senza paraocchi.

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  12. Oltre a non essere d'accordo con i singoli voti alle canzoni non lo sono neanche con l'introduzione del post. Lady Gaga è una musicista (nel senso che compone e suona) e per questo è già un'artista in quanto crea. Che poi non possano piacere le sue opere come quelle di qualsiasi altro artista è un altro discorso.
    Relativamente poi al concetto di arte legato squisitamente a lei c'è da dire che questo progetto nasce proprio per contrastare un principio che poi è quello che avalli: la cultura pop era nell'arte, ora l'arte è nel pop dice in Applause, intendendo che nel semplice pop c'è dell'arte secondo il suo punto di vista, quindi anche Guetta, Will I am e ... Lady Gaga fanno arte. Discutibile forse, ma è anche vero che le installazioni di molti conclamati artisti contemporanei non sono poi cosi distanti dalle "baracconate" di Lady Gaga.
    Ho piu di 30 anni anche io ma la rottura creata da Lady Gaga in un mondo pop ormai fatto di Britney Spears e Rihanna l'ho vista. I significati contenuti nei suoi testi come nei suoi video (uno su tutti Marry the night in cui parla di psicologia clinica) non sono banali se contestualizzati nel mondo globale. Questo album è una tappa, la più controversa finora, della sua carriera. Almeno lei si è messa in gioco.
    Detto ciò aspetto un commento su The art of letting go :D

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    1. Credo che i giudizi sulle canzoni siano abbastanza personali, a me non piacciono, a qualcuno sì, amen. Mi stupisce di più che tu non abbia apprezzato la premessa, perché è sotto gli occhi di tutti la smania di fama di Lady Gaga e il suo ormai totale fallimento visti i dati di vendita. La gente è stufa delle mascherate che non c'entrano nulla con l'arte e questo compromette anche il suo progetto artistico di cantante.
      Il concetto che l'arte è nella cultura pop lo aveva già ampiamente esaurito Andy Warhol dipingendo bottiglie di Coca Cola o personaggi televisivi, qual è il messaggio nuovo che dà Gaga?

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    2. La tua premessa non mi va perchè si basa sulla supposizione che Gaga si senta un'artista incompresa e che stia facendo di tutto per elevarsi. Per me come ho scritto Gaga già è un'artista perchè crea da musicista e perchè performa in maniera originale come nessun altro nel mondo della popmusic (dal disco stick al trasformismo in scena). La gente è stufa delle mascherate? Vuol dire che in Gaga solo quello vede ed è giusto che non la segua (più). In 5 anni è diventata la popstar più nota al mondo, perdonami ma le smanie di grandezza se pure le avesse le meriterebbe tutte, ma per me sono solo scena. Il messaggio di Gaga, o almeno quello che ha espresso nel presentare il progetto è l'opposto di quello portato da Warhol nella Pop Art (per cui appunto il titolo Artpop): Warhol ha fatto capire che il Pop può elevarsi (ed entrare) nell'arte come il logo Coca Cola da lui disegnato appunto, Gaga sostiene invece che è l'arte ad essere già presente nel cultura pop oggi, perchè è dalla gente comune, dalla massa (popular) che viene creata oggigiorno. Per la cronaca, ho letto che in due settimane ha venduto 1,2 milioni worldwide

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    3. Magari mi sbaglio perché non ti conosco, ma mi pare di capire che sei uno di quelli che la difende ad ogni costo qualsiasi cosa faccia. Secondo me sarebbe bene mettere da parte la passione e l'ammirazione e vedere le cose per quelle che sono: una cantante che usa strategie per farsi notare e che qualche volta tira fuori buone idee, qualche volta invece no. Questo è il momento no.

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  13. Anche io non condivido tutte le stelline ma come hai giustamente detto sono personalissimo.Detto questo io non ho acquistato Artpop perché alla ricerca di chissà quale messaggio artistico o perché Gaga si veste di carne o si spoglia.. se si fosse intitolato Vattelapesca l'avrei comprato lo stesso,a me interessava la musicista e il nuovo lavoro.Il discorso sulle vendite è vero,ma chiaro dall'uscita di Applause:il panorama musicale in qst 2 anni è cambiato parecchio,non lo definisco flop ma normale assestamento che riguarderà anche altre sedicenti popstar nei prossimi tempi.

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    1. Mi sembra una giusta analisi la tua, Artpop non può considerarsi un flop perché continua a vedere molto, ma è sicuramente un passo falso nel senso che probabilmente è un lavoro che sfrutta dinamiche che ormai non tirano più troppo (l'electro/pop e la pop/dance), capire il cambiamento e anticiparlo è una delle doti dei migliori artisti. In questo forse Gaga ha sbagliato.

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