Looking (serie tv)


Ultimamente in televisione un personaggio finocchio non si nega proprio a nessuno; figuriamoci che son riusciti ad infilare una pomiciate gay perfino in un telefilm che parla di licantropi e questo è sicuramente il segnale di un cambiamento e sempre più reti televisive hanno iniziato a trasmettere programmi gay friendly e la volontà è probabilmente quella di far passare un messaggio di normalità. Anche se a dirla tutta, i gay di The New Normal con le loro case stratosferiche e gli abiti griffati sono tutto tranne che normali e lo stesso discorso vale per i due divertenti papà di Moder Family, che vivono in ogni episodio situazioni tragicomiche al di fuori di ogni realismo. L'ultimo telefilm ad aver affrontato tematiche omosessuali in modo esplicito fu Queer as Folk ed erano gli anni duemila e immagino che più che un messaggio di normalità, a quei tempi si volle scuotere la sensibilità dei telespettatore, sbattendogli in faccia una realtà ancora poco conosciuta del tipo: "È inutile che fate finta di non vederla, esiste una comunità gay che se la diverte tanto quanto quelle troiette di Sex and the City!" ed effettivamente tutto in Queer as Folk era esageratamente romanzato e le scene di sesso erano abbastanza esplicite e questo fu uno dei motivi di successo della serie: raccontare il mondo gay senza filtri e con gli stessi espedienti con cui era stato raccontato il mondo etero.
A quasi dieci anni di distanza dall'ultimo episodio di QasF, la HBO prova a rilanciare in tv la tematica fru-fru e lo fa con toni completamente diversi e Looking racconta l'ordinaria vita di un gruppo di ragazzi di San Francisco e la nuova serie parte benissimo, spiazzando lo spettatore abituato ai colpi di scena stile Grey's Anatomy e presentando i suoi tre personaggi con un modo estremamente realistico e quasi documentaristico, come se fossero spiati dalle telecamere in un momento qualunque della giornata e qualcuno si è lamentato per la lentezza degli episodi e per il fatto che bisogna arrivare alla quinta puntata per far succedere qualcosa ed effettivamente tanto valeva seguirmi con le telecamere e riprendere una mia giornata qualsiasi, ché non c'è niente di più normale della noia quotidiana e però ritengo che la forza di Looking sia proprio nel non avere intrecci da telenovela sudamericana.
Che poi diciamoci la verità; gli episodi sono così pochi, che neanche ho imparato i nomi dei protagonisti e mi ricordo quello di Dom solo perché con uno con quei baffi alla Tom Selleck dei tempi d'oro io ci scapperei pure adesso e ditemi dove devo imbarcare i bagagli e però il mio personaggio preferito è senza dubbio Richie, ché mi sembra l'unico simpatico e con un po' di sale in zucca.
Insomma, Looking sembra un esperimento ben riuscito e probabilmente parte del suo successo lo deve anche alla web-series Hunting Season, che aveva avuto più o meno lo stesso approccio nei confronti del mondo gay e aveva dimostrato come la comunità omosessuale fosse affamata di un nuovo telefilm esclusivamente dedicato al mondo arcobaleno e quindi non rimane che aspettare la seconda stagione e vedere come evolverà la storia. Il problema è sempre uno: lo vedremo mai in Italia o dovremo per forza guardarlo illegalmente?

Commenti

  1. Ma soprattutto, mi pare di aver letto che la seconda stagione la vedremo nel 2015... un'eternità!
    Spero in tempi più stretti.

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    1. Sì, confermo, ma infatti non ha senso fare solo otto episodi di mezz'ora e poi ritornare dopo tutto questo tempo, ti giochi il pubblico di affezionati.

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  2. Devo dire che ero un po scettico su questa serie ma alla terza puntata mi ha conquistato, certo ci sono situazioni che da noi le vivremmo tra cent'anni ma la cosa che funzione è proprio questa visione di normalità della vita di gente normale che vive il proprio modo di essere in tutti i vari aspetti della vita, poi certo l'ho seguita anche per Richie che è troppo sexy :)

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  3. Bellissima serie. Io l'ho adorata. Realistica, semplice, c'è introspezione e spessore, accanto ad una visione finalmente normale dell'omosessualità, senza quegli eccessi che mi hanno sempre infastidito in Queer as folk. E poi la fotografia è splendida, gli attori sono bravi e belli (anche a me Murray Bartlett, l'interprete di Dom fa un sesso assurdo, senza contare che la sua storia con Lynn, a mio parere, è quella meglio raccontata), non ci sono intrecci inverosimili e storie surreali. Pienamente soddisfatto. L'unico limite è stata l'eccessiva brevità (8 episodi da mezz'ora e bisognerà aspettare il 2015 per la seconda stagione, una tortura!)

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    1. Concordo, come ho detto ad un commento sopra, a tornare dopo tutto questo tempo c'è il rischio che ti giochi il pubblico di affezionati, anche perché otto puntate di mezz'ora sono troppo poche per affezionarsi veramente.

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  4. serie carina ma son titubante ancora, aspetto l'anno prossimo e vedo come va la seconda.
    In Italia magari la potrai trovare quasi sicuramente su Sky (penso che sarà l'unico insieme a La 7 ad essere minimamente interessato a un prodotto del genere) o forse Mtv o DeeJay tv? Booh

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  5. Mamma mia quando ho visto che recensivi Looking ho dovuto prendere un bel respiro... se me l'avessi stroncata ti sarei venuto a cercare!!!

    Sono felice di vedere che hai apprezzato, anche a me piace Richie come personaggio, ma il mio STRAPREFERITO e' Kevin, tra accento e orecchie non so dove mi bagno di piu' :P

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    1. cosa sono, gli anni da cui non prendi un cazzo? Conosci il significato delle parole "ironia" e "scherzo", vero?

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    2. Quando fate le risse siete così divertenti che prenderei i pop corn e rimarrei a guardarvi...

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  6. Io non l'ho ancora visto, conosco però a memoria tutta la serie di Queer As Folk, che secondo me, nonostante i suoi "voluti" eccessi è stato il vero apripista, mentre adesso infilarci un finocchio dappertutto (vedi C'è posta per te, per poco anche GF13...) è una scelta di mercato. Diciamoci la verità: i gay fanno girare il mercato, amano il bello e sono disposti a pagare di più per le cose che fanno o comprano. Strizzare l'occhio a questa platea è un'astuta scelta di chi vuole vendere, in ogni campo!
    NaLiRmCs

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    1. Ma sì, hai ragione. Il punto è che Queer as folk probabilmente era perfetto per quel determinato periodo storico (a cavallo del nuovo millennio) quando ancora di omosessualità non è che si potesse parlare tanto liberamente. E in quel contesto, forse, andavano bene anche i voluti eccessi, la Pittsburgh paradiso-gay, dove chiunque si rivelava perlomeno "curioso", la droga, il sesso, insieme a tanti altri temi molto seri. Andava bene perchè serviva a ribadire "Noi ci siamo, fatevene una ragione", andava bene perchè è servita a portare presso un pubblico relativamente ampio una realtà che per molti era misconosciuta e demonizzata. Il punto è: oggi, Queer as folk andrebbe ancora bene? La mia risposta è no. Purtroppo è una serie che risente fortemente del contesto in cui era immersa e appare datata, autoreferenziale e, scusatemi, ma neanche di tutta questa grande qualità in termini oggettivi. I personaggi erano abbastanza stereotipati, le situazioni a lungo andare sfioravano il soap-operismo, di introspezione neppure a pagarne. Va benissimo essere legati ad una serie tv per questioni affettive (io, ad esempio, da ragazzino, ero innamorato di Jack di Dawson's Creek - che, malgrado i suoi indubbi pregi all'epoca, oggi sarebbe praticamente inguardabile - e non me ne vergogno: anzi, mi ha aiutato tantissimo nel momento più delicato della mia esistenza quando iniziavo a fare i conti con me stesso, con i dubbi relativi alla mia identità, con la sensazione di sentirmi "diverso" e quindi solo), ma bisogna mantenere la lucidità e il giusto distacco nei confronti anche di ciò a cui ci sentiamo legati per questioni affettive. Detto questo, io trovo Looking superiore a Queer as folk sotto qualsiasi punto di vista. Certo, c'è da vedere come evolveranno i personaggi e le vicende e il giudizio, ad oggi, è ancora prematuro perchè il confronto è con una serie praticamente cult che ha retto, tutto sommato, discretamente bene per tutte le sue stagioni, nonostante qualche vistoso deragliamento qua e là.

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    2. Oddio... Dawson's Creek, io ero impazzito per quella serie! mi sa che siamo coetanei! in effetti oggi sarebbe impresentabile.
      Io comunque non stavo discutendo "la qualità" delle due serie, tra l'altro neppure l'ho visto Looking... Stavo soltanto cavalcando l'osservazione di Lord sul fatto che ormai i finocchi li piazzano dappertutto e la mia idea è che è solo una scelta di mercato che tira e non la volontà di qualcuno di portare al grande pubblico la problematica dell'omosessualità (dubito che sia QasF che Looking abbiano fatto motli proseliti nel mondo etero). Mi sbaglio?

      Ciao Lord, ciao Nick
      NaLiRmCs

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    3. Ma la mia non era una critica, stavo esponendo il mio punto di vista e so che molti non lo condividono, ritenendo QaF la madre di tutte le serie per finocchi :)
      Sì, io sono del 1988 e DC è la serie che ha accompagnato la mia adolescenza, l'ho adorata ed ero innamoratissimo di Jack. Per anni ho evitato di riguardarla per non rovinarmi il ricordo, ma alla fine ho ceduto. E la conclusione è stata che ogni serie che amiamo va bene per un determinato momento storico e per un preciso momento della nostra vita. A meno che non si tratti di capolavori conclamati, come Twin Peaks, per esempio, che è bellissimo tutt'ora.

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    4. @ NaLiRmCs Magari sono ingenuo io, ma non credo che Looking sia un prodotto fatto per sbancare e fare i soldi sfruttando le storie omosessuali. Io ci vedo abbastanza buone intenzioni dietro questo prodotto e credo che se lo sviluppassero meglio potrebbe venir fuori qualcosa di memorabile, proprio come fu Queer as Folk prima di lui.

      @Nick Se ti dovessi dire io QasFolk neanche l'ho finito di vedere, nel senso che forse ero già abbastanza grande e risolto per appassionarmi agli intrecci sentimentali (e alle volte da teenager) dei protagonisti. È stata una bella serie, ma come dici tu va vissuta nel giusto contesto storico e io probabilmente avevo già superato quella soglia. Mi ritrovo invece molto in questi protagonisti (noiosi) si Looking anche perché hanno una fascia d'età che si avvicina di più alla mia.
      E comunque assolutamente d'accordo su Twin Peaks, a mio avviso la madre di tutte le serie TV.

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  7. oooh, anche a me piace richie! e tutti quelli che dicono che patrick dovrebbe mettersi con kevin solo perchè ha l'accento british... ma no! e poi mi sembra evidente che gli autori hanno creato kevin con l'intenzione che fosse un personaggio negativo, uno stronseto inglese che fa la corte a patrick pur sapendo che è fidanzato...anyway, in questo telefilm (tutti bravi: attori, autori ecc) quello che manca è l'originalità: tutte situazioni e personaggi visti e rivisti e stravisti. belli e bravi, ma niente che non si fosse già visto. e per carità, meglio questo approccio natural, situazioni normali, piccoli patemi sentimentali che grandi drammi, situazioni patologiche e personaggi estremi, però guardando looking (tradotto= looking looking) non ci si emoziona neanche un momento. ai em no anonimo, ai em carlotto.

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    1. Se ti dovessi dire, a me sembrano tutti personaggi abbastanza negativi, nel senso che per adesso i loro difetti superano i loro pregi e credo da un lato sia voluto proprio che è voluto il lento evolversi degli eventi. Un modo come un altro per rappresentare la realtà e non cadere nella soap opera.

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