Il Gay Pride degli illusi


Sabato 7 giugno si svolgerà il gay pride romano e non so quando ci saranno quelli nelle altre città, ma immagino che più o meno il periodo sia simile per tutti e per Roma però sarà il ventesimo gay pride. Vent'anni che gli omosessuali si riversano per le strade della città eterna per chiedere uguali diritti e in tutto questo tempo neanche un passo avanti. Tutto fermo come vent'anni fa.
Per migliorare le condizioni degli omosessuali siamo passati dalle proposte dei PaCS ai quelle dei DiCo e poi i CUS e non  so se me ne son perso qualcuno o se li ho elencati tutti e comunque queste proposte son sempre arrivate da esponenti del PD e sono state affossate ancora più rapidamente dallo stesso Partito Democratico.
Per qualche strano motivo però, i gay di sinistra continuano a votare il PD, forse sperando che prima o poi qualcuno si ricorderà di loro e intanto, per tenersi buoni i gay, il Partito Democratico continua a portare in prima linea persone omosessuali, come Paola Concia prima e Ivan Scalfarotto poi, in modo di dare l'impressione che loro ai gay ci tengono e anzi, sono molto gay friendly a tenerseli dentro il proprio partito. Sarà anche così, ma ad oggi l'unica proposta di legge a prendere in considerazione il matrimonio egualitario, è arrivata da parte del Movimento 5 Stelle e però, neanche a dirlo, non è stata minimamente considerata dagli altri. Neanche dal PD.
Grazie alle recenti elezioni europee son venuto a conoscenza che moltissimi omosessuali che conosco hanno votato il Partito Democratico e in particolar modo è stato premiato quel Renzi tanto carismatico, che fin dai primi giorni del suo mandato ha sempre ribadito il suo no agli uguali diritti e al massimo ha ammesso le unioni civili e però forse sarò strano io, ma a me questa cosa sembra marcare ancora di più la differenza tra i froci e le persone normali. Tra parentesi queste unioni dovevano arrivare entro i primi 100 giorni e forse con tutti gli impegni che ha avuto, il carismatico Renzi deve essersene dimenticato. 
Tutto questo noiosissimo discorso solo per dire che il 7 giugno ci sarà il gay pride romano e scenderemo in strada per chiedere a gran voce l'uguaglianza e mi domando con quale faccia si presenteranno gli elettori del PD. Nel senso che se avete votato il PD avete anche accettato di votare la loro visione politica dell'affossare le proposte a favore degli omosessuali e avete accettato la visione di Renzi del "no matrimonio" e "no adozioni" e quindi mi domando: cosa ci andate a fare al gay pride? Per fare una passeggiata? Per sentire la musica a tutto volume che proviene dai carri? Con il vostro voto forse avete voluto premiare il progetto politico generale del Partito Democratico, ma silenziosamente avete anche detto che non siete interessati ai diritti per le persone omosessuali. Quindi che senso ha scendere in strada e gridare a gran voce che gli omosessuali sono persone normali e hanno bisogno degli stessi diritti degli altri, se avete appena votato un partito che vi ha detto chiaramente che non potete avere gli stessi diritti?

(Il seguente post è liberamente ispirato alle riflessioni di Elfobruno, che condivido in pieno).

Commenti

  1. Ecco, appunto!
    Daccordissimo sono.
    Ciao

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  2. Concordo pienamente.
    Io non parteciperò quest'anno al pride romano, non credo più nell'Arcigay perché ormai troppo strumentale al PD.
    In italia gli unici sviluppi dei diritti civili si potranno avere solo per vie legali (come insegna il caso di Grosseto) come peraltro sta avvenendo negli USA dove giudici stanno abbattendo, stato dopo stato, le leggi contro il Matrimonio Egualitario.
    Quindi pride (e PD) ADIEU!

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    1. Per come la vedo io il Gay Pride prescinde dalle associazioni e i colori politici, se vado è perché voglio far vedere che esisto e voglio che la gente si accorga di questa realtà. Ci saranno le solite polemiche di sempre, quelli che diranno che è una baracconata e i telegiornali che manderanno il servizio con le trans nude e i tacchi alti e però io so che starò lì per i miei diritti. Non lo faccio per Arcigay, ma lo faccio per me, perché sento che è giusto portare la mia realtà.

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  3. Sarà anche perchè molti continuano a votare quello che conoscono o per cui hanno sempre votato o si illudono che bisogna fare un passo alla volta (mi domando quale se non se ne sono mai fatti) e allora aspettano e sperano delle famose partnership alla tedesca promesse da Renzi ma siccome vanno soltanto in discoteca ignorano che Renzi ha imparato bene la lezione di un suo illustre concittadino che diceva che la libertà va promessa ma non data.
    Senza poi dimenticarci che non poche persone omosessuali anche se non lo dicono apertamente sono contro il matrimonio egualitario e le adozioni.

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    1. Credo che effettivamente molti si adagino sugli allori, continuando a votare quello che hanno sempre votato non perché pensano che sia la giusta strada, ma perché si ha sempre paura di "sprecare" il proprio voto con liste più piccole che non raggiungeranno mai risultati importanti. Eppure il M5S (con tutte le riserve che ci possono essere), è la dimostrazione che si può scegliere di non stare dalla parte dei due poli principali rappresentati dal centrosinistra e il centrodestra (momentaneamente in clamoroso calo di consensi).
      In questo determinato periodo, secondo me non bisogna avere colori politici, ma solo informarsi e votare per il programma migliore a prescindere da chi probabilmente vincerà.

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  4. Ci riprovo:
    In data 15 marzo 2013 (primo giorno utile della legislatura per la presentazione di DDL), il deputato Ivan Scalfarotto (PD), presenta tre proposte di legge:
    1. Modifiche al codice civile e altre disposizioni in materia di eguaglianza nell'accesso al matrimonio e di filiazione da parte delle coppie formate da persone dello stesso sesso (http://www.camera.it/leg17/126?tab=&leg=17&idDocumento=244&sede=&tipo= );
    2. Modifiche alla legge 13 ottobre 1975, n. 654, e al decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 1993, n. 205, per il contrasto dell'omofobia e della transfobia (http://www.camera.it/leg17/126?tab=&leg=17&idDocumento=245&sede=&tipo= );
    3. Norme in materia di modificazione dell'attribuzione di sesso (http://www.camera.it/leg17/126?tab=&leg=17&idDocumento=246&sede=&tipo= ).
    Di tutte queste, solo la numero 2 è stata messa in discussione.
    Successivamente, però, accade una cosa strana: alcuni senatori del Movimento 5 Stelle depositano gli stessi DDL al Senato. Identici.
    La spiegazione è data dal fatto che i testi non erano stati scritti da Scalfarotto e neppure da Casaleggio & Associati ma dalla Rete Lenford, una associazione di avvocati in difesa dei diritti LGBT.
    Il furto di lavoro, spiace dirlo, mette in ombra il buon lavoro svolto dalla Rete Lenford e l'esiguo impegno del PD, su questi temi.
    Potrai dire: il PD può fare di più. Certo! Si può sempre fare di più.
    Il Partito Democratico, per esempio, ha abbandonato ogni remora e a Stasburgo giocherà un ruolo di primissimo piano all'interno del Partito Socialista Europeo (quello che gli amici di Militia Christi e il buon Adinolfi hanno definito "laicista, abortista ed omosessualista").
    Il Movimento 5 Stelle, invece, siederà al Parlamento Europeo accanto ad un simpatico ometto inglese, particolarmente razzista, omofobo e misogino.
    Detto ciò, io rivendico il voto per il PD e il desiderio consapevole di essere in piazza, sabato 7 giugno. Spero di vedere anche tutti quelli che hanno votato per partiti o movimenti che la pensano diversamente da me. Perché non possiamo chiedere inclusione ed uguaglianze se facciamo dei distinguo al nostro interno.
    Buon Pride a tutti!

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    1. Le tue osservazioni sono tutte giuste e sarà interessante vedere in che modo parteciperò il PD all'interno del Parlamento Europeo, ma fino ad oggi i dati parlano chiaro, tante proposte e pochissimi risultati e tutto fa pensare che con Renzi le cose non cambieranno. Io rimango a guardare, pronto a saltare in corsa da un cavallo all'altro, a seconda di chi si impegnerà veramente e non solo a parole.
      Detto questo, credo che dovremmo riempire le strade di Roma per far vedere che ci siamo.

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  5. Ragionamento condivisibile e coerente.
    Le unioni civili, ovvero uno status speciale creato per une certa categoria di persone, sono come le scuole per i neri.
    Scalfarotto and co. vivono ormai sfacciatamente sulle spalle degli omosessuali che sanno di non rappresentare. I deputati froci del PD hanno osato votare contro ed osteggiare in commissione la proposta di legge sull'omofobia del M5S. Tutto questo perché sapevano che se la proposta fosse passata sotto l'etichetta M5S, avrebbero perso il monopolio di quegli scemi che corrono ancora dietro al PD perché candida degli omosessuali.

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    1. Il fatto che si debba sempre fare politica a prescindere dai reali bisogni del cittadino, è uno dei motivi che ti fa allontanare da questo mondo.

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  6. LatinaGaia... mi permetto di risponderti solo perché vedo che non sei ben informata. Rispetto la tua opinione ma ci tengo a chiarire una questione. Sono nel comitato organizzatore del Pride. Dove ci sono più di 20 associazioni. Sul sito sono tutte pubblicate. Senza inganno nè tranello vedrai che Arcigay, né Roma né Nazionale hanno aderito al comitato. Il Pride di Roma quindi non è in alcun modo legato All'arcigay e ai suoi "contatti" politici e di partito.
    Sul sito è pubblicato il programma degli eventi. Potrai renderti conto a chi il Roma Pride ha dato voce e spazio.
    Ci tengo a precisare che il comitato non ha mai mancato l'occasione di esprimere il suo disappunto (lo vedi sempre nei comunicati usciti sul sito) nei confronti di una politica inefficace e che continua a perdere occasioni. Tant'è vero che si è scelto come claim CI VEDIAMO FUORI... indirizzato ovviamente a Marino e Renzi, che rappresentano le istituzioni alle quali si rivolge il nostro Pride. Una sfida, una dichiarazione di guerra. Un voler comunicare che non si fa politica sulla nostra pelle. Se avessimo voluto compiacere il PD forse avremmo scelto ub claim tipo: quant'è bella Roma, non credi?
    E per rispondere a tutti, sempre sul sito e sui media mesi fa fu presentato il logo con la scritta Roma Pride, con la volontà di eliminare la dicitura Gay Pride poiché siamo fermamente convinti che il Pride sia di tutti, e che i diritti civili siano l'oggetto di una rivoluzione culturale che riguarda tutti noi. E qualcuno ancora crede che possiamo compiacere un PD o chiunque altro ci ritiene ancora diversi?
    Venite al Pride, a Roma o dove preferite. Diventate protagonisti come i 10.000 del 1994... continuare a criticare esprimendo giudizi in rete non fa la differenza!
    Opinione personale!

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    1. Condivido in pieno la tua opinione e ribadisco che il Pride prescinde dai colori politici e dall'orientamento sessuale. Per questo motivo io ci sarò e ho esortato anche LatinaGaia ad andarci. Il post non è un attacco contro il Pride e spero si capisca, ma una semplice riflessione riguardante esclusivamente gli omosessuali che hanno votato il PD a queste elezioni, nonostante le chiare dichiarazioni del suo Leader di non voler creare uguaglianza. Una domanda polemica sicuramente ma che non vuole minimamente spingere la gente a disertare il Pride.

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    2. Leggo con piacere, che il Pride si è depoliticizzato (ho collezionato una decina di bandiere di arcigay raccolte in 13 anni di mie partecipazioni) e che i vari Grillini, Lo Giudice, Concia, Piccolo e co., che si mettevano in testa al corteo appartengono al passato.
      Ne sono felice, ma penso purtroppo che, al di fuori di una importante e fiera autoconsapevolezza gaia dei partecipanti, il Pride non produca più di tanto, tacitato dai media di regime e ignorato dalla politica che comanda.
      Ribadisco che, secondo me, l'unico sviluppo dei diritti potrà avvenire nelle aule dei tribunali e non in parlamento.
      Ammetto però che il senso di unione che trasmette partecipare al Pride è davvero molto bello.
      Ps. cmq sono maschio, Latina è la mia città.

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    3. E già il fatto che il Gay Pride di Roma sia organizzato da PIU' DI 20 ASSOCIAZIONI (e manca Arcigay) la dice lunga su come il panorama dell'attivismo gay italiano sia un mediocre caravanserraglio di gruppetti e gruppuscoli che si graffiano e tirano per i capelli per una mezza riga fosse anche sull'ultimo opuscoletto locale, ognuno dei quali gruppetti con zero potere reale e zero capacità real di azioni concrete.

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  7. Un articolo che trasuda ignoranza, a partire dalla grammatica e dal lessico fino alla nomina di persone come Paola Concia (che non è più in Parlamento).
    Tra l'altro scivoloni come chiamare "persone normali" gli eterosessuali per me non so più ammissibili.
    Per non parlare del fatto che TUTTI sanno che la maggior parte degli omosessuali non hanno votato PD ma che, anzi, si sono riversati sul M5S e Tsipras.
    Il PD, al contrario, è stato votato proprio da quella popolazione destroide che vede in Renzi il futuro Berlusconi.
    Detto ciò, venite al pride che è una delle poche manifestazioni che ha una storia vera e non nasce con uno stampo politico.
    E finitela con questa cattiva informazione.
    Angelo Cicero

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  8. I nomi di Concia e Scalfarotto sono stati fatti solo per indicare alcuni esponenti che, all'interno del PD, si sono impegnati a portare avanti la causa omosessuale.
    L'aver scritto "persone normali" e "froci" non è uno scivolone, ma una frase polemica detta con gli stessi termini che userebbe un omofobo, dato che a mio avviso le civil partnership sono altamente discriminanti.
    Non ho i dati istat sotto mano e quindi non so dirti cosa hanno votato gli omosessuali, ma se fai attenzione, il mio post iniziava dicendo "moltissimi omosessuali che conosco hanno votato il PD". La frase "che conosco" implica che non sto parlando della massa generalizzata, ma sto parlando di una mia esperienza personale.
    Chiarite queste polemiche che sinceramente denotano che hai letto il post in modo frettoloso e probabilmente non un livore ingiustificato, non ho mai scritto di non andare al Pride, ma ho fatto solamente una domanda: Che senso ha votare un partito che è contro l'uguaglianza e poi scendere in strada a chiedere l'uguaglianza? Fine sella storia, non sto esortando le persone a disertare il Pride e anzi, sono il primo a dire che ci sarò.

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    1. Hai ragione, sono rabbioso.
      Perché sono stanco di lottare contro quella massa di omosessuali ed eterosessuali che urlano al pride come "carnevalesco" o "luogo di rimorchio" quando non conoscono neanche le sue origini.
      E post del genere rischiano di generare pensieri negativi e scoraggiare alcune persone che magari erano in dubbio sul da farsi.
      Magari se l'avessi scritto l'8 lo avrei "accettato" passivamente, ma così, a mio parere, rischi di "manovrare" quelle menti già poco decise.
      Pensiero mio, ovviamente.
      Ma stiamo attenti a ciò che scriviamo e ai titoli che mettiamo.
      A.C.

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    2. Ribadisco che il post è una semplice domanda rivolta agli elettori del PD. Non ha senso farne una storia più grande di quello che è e tirare in ballo cose che c'entrano poco. Ogni anno scrivo il mio post in favore del gay pride e ogni anno vi partecipo.

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  9. Sapevo che avessi gli "attributi" ma non immaginavo di queste dimensioni!
    Finalmente c'è chi si defila da questo timore reverenziale e pigra dipendenza che ha il popolo arcobaleno nei confronti della Sinistra.Ho già avuto solenni delusioni con i Radicali,da ragazzo; ora voglio vedere solo risultati, non promesse elettorali, né splendidi paroloni. Il mio Compagno non fruisce della mia assistenza sanitaria.Qualche altro compagno,sì!

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    1. Ahahaha non credo si tratti di avere o meno gli attributi, son sempre stato abituato a dire quello che penso e questo post non è che una mia riflessione a voce alta, né più né meno e mi dispiace per quelli che l'hanno presa come una dichiarazione di guerra o roba simile. Uno dei grandi errori che fanno i gay di oggi, è quello di identificarsi nel PD perché è un partito rassicurante e consolidato, ma per quanto mi riguarda non incontra più le mie idee e cerco qualcuno che mi rappresenti. Mi vendo al miglior offerente.

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  10. Io però non capisco una cosa. Siamo omosessuali e quindi al momento di votare l'unica cosa che ci deve stare a cuore sono le unioni civili? È questo l’unico criterio per decretare il valore o meno di un programma politico? Francamente mi sembra un atteggiamento un po’ egoista e anche un po' superficiale. In ogni caso non lo capisco né lo condivido. Mi sento cittadino a tutto tondo, e a interessarmi è dunque la visione della società nel suo insieme a spingermi a votare o meno un partito: la scuola, la cultura, la sanità, la politca estera, l’economia... Ovvio che i diritti devono essere garantiti a tutti, però non è che tutto può ruotare intorno ai nostri interessi, come neppure attorno a quelli di altri. Insomma, tutto questo per dire che mi sembra riduttivo dire: voto a prescindere il partito che mette in programma le unioni civili o il matrimonio per tutti.

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    1. Marquis, il tuo è il tipico ragionamento del cazzo di quei gay che meriterebbero di svegliarsi un mattino scoprendo di essere diventati etero, con tutte le conseguenze negative sul piano della qualità della persona che come noto questo comporterebbe. Sì, io MI SONO ROTTO IL CAZZO e, nel 2014, dopo almeno 20 anni di prese per il culo, voto esclusivamente tenendo in considerazione chi ha posizioni laiche e civili ed è a favore della parità dei diritti per gli omosessuali. Tutto il resto, e sottolineo tutto, è una discriminante secondaria. Ed è nno solo giusto, ma doveroso, che per un gay sia così nell'Italia barbarca del 2014.

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  11. io ho votato pd anche alle ultime elezioni perchè:
    1- renzi è, o almeno finora non ha mai fatto niente per non sembrare, un clone di berlusconi, e a me non piace, ma il pd, a differenza di forza italia o del movimento 5 stelle non dipende congenitamente dal suo leader. non mi piace renzi, ma renzi non è il pd e spero che presto possa diventare leader del pd qualcuno più di sinistra di lui.
    2- il movimento 5 stelle dipende in tutto e per tutto da grillo, tanto che chi non è d'accordo con lui viene cacciato e trollato a morte. quelli che negano questo hanno la stessa credibilità e la stessa chiarezza di idee di quelli che dicono che silvio è un perseguitato dai giudici comunisti, anzi, facendo i conti non penso che il pd abbia preso i voti dei berlusconiani, visto che più o meno ha sempre avuto le stesse percentuali; credo che i voti che mancano a berlusca siano finiti al m5s. si vede che berluschini e grillini hanno entrambi bisogno di un leader carismatico che non dica cose sensate ma regali grandi sogni e grandi paroloni. slogan, tipo "meno tasse, abbasso questi, abbasso quelli" ecc. ecc.
    3- a grillo, che è un gran fascistone e infatti in europa fa la corte ai fascistoni, dei diritti glbt non gliene può fregar di meno, quindi aspettarsi qualcosa da lui o dai suoi rettiliani coi coni di alluminio in testa e il microchip nelle braccia è una gran vana speranza.
    4- a quelli che dicono "ah, la sinistra non fa niente per i diritti ecc." dico: "beh, allora vota la destra, vota la lega, o silvio, vota i partiti nazisti ungheresi o marine le pen che loro sicuramente hanno a cuore il rispetto per le minoranze, assecondano l'evoluzione nei rapporti tra le persone, sognano un mondo in cui le persone non sono più giudicate sulla base della loro origine etnica, sociale, religiosa, sessuale."
    5- quindi no, non ho votato pd perchè sono pigro o perchè sono un banchiere massone, ma perchè non sono uno sfascione che si sbrodola addosso leggendo un blog (non parlo dell'instagram del lord, ovviamente) immaginandosi che succeda un qualche nebuloso e inutile gran casino del quale sicuramente solo in pochi saprebbero approfittare, ma perchè spero che il pd si corrobori afianco dei partiti di sinistra europei, la smetta di ristagnare un po' a destra, un po' al centro, un po' coi cattolici, un po' con nessuno e si metta a fare cose utili, concrete, di sinistra. preferisco sperare quello pittosto che silvio papa, grillo presidente, padania libera, italia fuori dall'euro o tante altre cose.

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    1. Tu hai scritto un commento parlando sempre al condizionale, io ti ho fatto esempi concreti di chi ha fatto proposte reali e chi invece le ha bocciate. Non sto dalla parte di Grillo né di nessun'altro, sto dalla parte di quelli che si interessano realmente alla causa omosessuale. Spero come te che il PD si scrolli presto di dosso le zavorre e torni ad essere un partito di sinistra, ma per adesso sto dalla parte di quelli che si interessano ai gay. Non ho colori, né bandiere, guardo solo i fatti.

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