Still Alice [recensione]


Julianne Moore, 54 anni e una lista di film che scansatevi proprio. Due Golden Globe poggiati sopra il camino e due Emmy in bella mostra nel soggiorno, ma ahimé nessun Oscar. Dici: "Vabbé Giulià, ma che te frega dell'Oscar, si sa che è un premio commerciale che non rappresenta il vero talento; l'hanno dato perfino a Sandra Bullock!". Ok non volevo mettere il dito nella piaga ed in effetti è assurdo che una come lei non abbia mai vinto una statuetta d'Oro. L'hanno candidata per quattro volte, ma poi l'hanno sempre rispedita a casa a mani vuote e niente, lei questo Oscar lo vuole a tutti i costi e me la immagino mentre legge tutte le sceneggiature più strappalacrime del 2014, per trovare il ruolo giusto e eccolo lì, finalmente materializzato davanti ai suoi occhi: la malata di Alzheimer! Voglio dire, i film sui malati piacciono sempre e certo sarebbe stato meglio dimagrire 50 chili, che quelli dell'Academy con queste trasformazioni ci si masturbano la sera, ma in fondo va bene anche così.
Still Alice è un bel film, che parla di una bruttissima malattia, ma affronta il problema in modo piuttosto intelligente e non scade mai nel patetico e non so se avete visto Colpa delle Stelle, con i due ragazzini malati di cancro che si promettono amore eterno e ecco; dimenticatevi quella merda, perché Still Alice è un film serio e non punta a far commuovere con colpi bassi e dialoghi melensi. Julianne Moore ce la mette tutta per raccontare questa terribile e complicata malattia e io direi diamole questo Oscar e facciamola finita. Anche perché tra le candidate come miglior attrice abbiamo Marion Cotillard che vinse l'Oscar nel 2005 quando aveva tipo boh, 15 anni, Felicity Jones che ancora puzza di pannolini, Reese Witherspoon che già è stata miracolata una volta e per quanto mi possa stare simpatica non ho mai capito come abbia fatto ad essere per un periodo l'attrice più pagata di Hollywood o quella faccia da culo di Rosamunde Pike che in Gone Girl aveva solo un'espressione, ma che la gente ha detto che era bravissima non si sa per quale motivo. Insomma, almeno per galanteria, diamo il premio alla più vecchia. Anche perché la sua è stata una buona interpretazione e il film è bello.
E se quelli sul palco non dicono il suo nome dopo la frase "the Oscar goes to...", penso che Julianne si fa saltare in aria con la dinamite e fa pure bene.
Poi vabbé, nel film c'è anche Kristen Stewart la ragazzina che ha interpretato i vari film di Twilight e qui fa la parte della figlia e per tutto il film mi son chiesto se è l'unica persona che nel 2015 ancora usa la spuma, o se semplicemente si lava i capelli una volta l'anno. Ma questa è un'altra storia.

Commenti

  1. Julianne Moore é sempre affascinante per me, ho visto recentemente Blindness e per il primo pomeriggio di pioggia Still Alice mi farà compagnia.

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