Predestination [recensione]


Predestination è uno di quei film che il trailer è molto meglio del film e anzi: il trailer non c'entra proprio un cazzo con il film e io quasi rivoglio indietro i soldi per essere stato truffato. Proprio come una casalinga che ha comprato le creme dimagranti di Wanna Marchi.
Praticamente nel trailer c'è Ethan Hawke che viaggia nel tempo per sventare un terribile attentato e ok; non è la trama più originale del millennio, ma comunque sembra interessante e avvincente.
Nella realtà il film inizia con un viaggio nel tempo, ma poi nel giro di 5 minuti ti dicono che Ethan ha fallito e ora deve effettuare il suo ultimo viaggio per cercare di sistemare le cose e viene catapultato nel passato e incontra un tizio che è il sosia di Leonardo Di Caprio, se Leonardo Di Caprio fosse stato una lesbica e i due cominciano a parlare e da lì inizia tutta una storia pallosissima di questo finto Di Caprio che racconta il suo passato e rimane a chiacchierare per un'ora intera e ti ritrovi a controllare l'orologio per vedere quanto manca alla fine del film e ti penti di non aver comprato un secchio di pop-corn e due litri di Cocacola, almeno avresti speso meglio quel tempo perso su quella poltrona ad ascoltare discorsi del tipo: "è nato prima l'uovo o la gallina". Ridatemi i salti nel tempo promessi dal trailer, che cavolo! Non ho pagato il biglietto per sentir parlare questo tizio che non si sa neanche chi sia!
Finalmente nella seconda parte il film riacquista il ritmo e i tasselli del puzzle iniziano ad incastrarsi tra loro, però man mano che il quadro prende forma, cominci anche a sentire puzza di fregatura e speri che non accada quello che stai immaginando e tra twist narrativi che ti stordiscono peggio dell'odore di sapone nei negozi Lush e tra rivelazioni che dovrebbero sconvolgere lo spettatore, ma che già ci eri arrivato da solo, alla fine si avvera quello che avevi immaginato e il film diventa una presa per i fondelli assurda, ma tipo che una roba simile l'avevo vista solo nell'ultima stagione di Lost. 
Quando si parla di fantascienza ci sono film come Inception che ti fanno venire mal di testa, ma alla fine ti costringono a riflettere o film come Memento che svelano la storia tassello dopo tassello fino a far combaciare tutto il quadro, lasciandoti inerme e senza parole dallo stupore e poi ci sono film come Predestination, che sono come un gatto che si morde la coda e continuano a girare su se stesso senza arrivare mai ad una conclusione soddisfacente.
La spiegazione di questo Predestination probabilmente è solo una: i fratelli Spierig provano a scopiazzare il genere preferito di Christopher Nolan rubandogli i salti temporali, i colpi di scena e le atmosfere cupe e losche, ma loro sono solo due novellini al terzo film e non sanno ancora controllare una sceneggiatura così complessa. Nolan invece sarà pure un esaltato, auto celebrativo testa di cazzo, ma i film diosanto se li sa fare!

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