The Danish Girl


Eddie Redmayne sempre più lanciato nel mondo delle star di Hollywood e già lo scorso anno aveva ricevuto l'Oscar per la sua interpretazione di Stephen Hawking e mi sa che pure quest'anno salirà sul palco per ritirare la statuetta d'oro. Ok, c'è Leo Di Caprio che sta lì con le mani tese come una damigella d'onore durante il lancio del bouquet, ma il film di Leo è veramente surreale e lui non fa altro che sbavare e piagnucolare per tutto il tempo e se dovessi scegliere, io voterei tutta la vita Eddie Redmayne che si veste da donna. Se lo merita proprio l'Oscar. Che poi lo so che lo ha vinto anche lo scorso anno, ma è già successo in passato che un attore vincesse per due anni consecutivi e per esempio c'è stato Tom Hanks che ha ricevuto l'Oscar nel '93 per Philadelphia e l'anno dopo per Forrest Gump e poi ci sarà stato sicuramente anche qualche altro che ora non mi viene in mente. Quindi Leo, non essere troppo tranquillo.
La storia di questo The Danish Girl è abbastanza semplice: è l'inizio del '900 e quello che fa Stephen Hawking è sposato con quella che appare nuda in Ex_Machina e insieme vivono felici a Copenaghen dove lavorano come pittori, poi lui un giorno si mette delle calze di seta di lei e si ricorda che quel corpo da uomo con il piripocchio in mezzo alle gambe proprio non gli appartiene e preferisce vestirsi e comportarsi come una donna. La prima donna transessuale della storia. Fine.
Ora intendiamoci, lui è molto bravo, i costumi sono perfetti, le ambientazioni in Danimarca sono magiche, ma il film è proprio fiacco e vale la pena di guardarlo solo per Eddie. Il problema è che la regia proprio non ce la fa e anziché tirare fuori un biopic coinvolgente e appassionante, viene fuori una roba dove le vicende si succedono una dopo l'altra senza riuscire a raccontare lo scorrere del tempo e sembra quasi che tutto accada nell'arco di una settimana. Che poi questo Einar protagonista del film è esistito veramente e una volta arrivato all'età di trent'anni ha deciso veramente di vivere come una donna vestendosi con abiti femminili e assumendo il nome di Lili e la sua storia è assolutamente interessante e invece in questo film scorre tutto con distacco e pensavo di uscire dal cinema con gli occhi gonfi di pianto e invece ho avuto gli occhi mezzi chiusi dal sonno. Non vorrei essere troppo severo, ma un episodio a caso di C'è Posta Per Te, con la casalinga napoletane che non parla più con i genitori e il figlio che torna per farle una sorpresa, mi emoziona molto di più di questo film.
Insomma, Eddie Redmayne è bravo e da solo tiene in piedi tutto il carrozzone, ma a leggere il wikipedia di Lili Elbe, la sua vita a Parigi con abiti femminili e le sue operazioni per cambiare sesso, vi emozionerete molto di più che non al cinema. 

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