Lo Chiamavano Jeeg Robot [recensione]


La Marvel sforna un supereroe l'anno e per quale motivo anche noi italiani non possiamo avere il nostro supereroe tricolore? Qualche anno fa ci aveva provato Gabriele Slavatores con Il Ragazzo Invisibile, ma credo che quel film non l'abbiano visto neanche i parenti degli attori e francamente anche il trailer di questo Lo Chiamavano Jeeg Robot puzzava di cagata peggio dei bagni dell'autogril. Il problema è che noi italiano non siamo fatti per queste cose, noi abbiamo Checco Zalone, i supereroi lasciamoli a chi ha i soldi per confezionare blockbuster con mille effetti speciali. Poi arriva Gabriele Mainetti, che nessuno sa chi cazzo sia e tira fuori dal cilindro questo film che non vorrei esagerare, ma diventerà un cazzo di cult per quanto è figo.
Lo Chiamavano Jeeg Robot funziona bene sotto ogni aspetto e convince perché non è un film italiano che imita i film di supereroi, ma al contrario è un super eroe che si ritrova all'interno di un film italiano, diventando una sorta di Romanzo Criminale che incontra gli X-Men.
Il racconto iniziale con Claudio Santamaria che ottiene i super poteri immergendosi nelle acque inquinate del Tevere è assolutamente geniale e realistico, ché ormai il Tevere fa così schifo che se ci cadi dentro o esci con i poteri come lui, o non esci proprio per niente.
In un periodo storico in cui gli unici film italiani che funzionano al botteghino, sono le commedie super leggere, interpretate da personaggi televisivi, Mainetti ha il coraggio di proporre qualcosa di completamente diverso ed è abbastanza comico come in questi stessi giorni al cinema ci sia anche il supereroe Marvel di turno, che ha tantissime cose in comune con questo Jeeg Robot. Entrambi sono supereroi negativi, che provengono dalla criminalità e non sanno cosa farsene di questi poteri ed entrambi sono film a basso budget, che puntano sui dialoghi e utilizzano pochissimi effetti speciali. La differenza sta però nel fatto che Deadpool è un filmaccio con umorismo demenziale alla Scary Movie 5, interamente incentrato sulla figaggine dell'eroe con la tutina rossa scopiazzata da Spiderman e che va in giro facendo giustizia e sparando battute imbarazzanti;  mentre Jeeg Robot è un film corale, dove tutti i protagonisti hanno un ruolo importante e i dialoghi e le ambientazioni fanno da sfondo ad una vicenda non particolarmente innovativa, ma comunque interessante e divertente e romantica e drammatica. C'è tutto in questo film ed è azzeccatissimo anche il cast; a partire da un Santamaria ingrassato venti chili per questo ruolo e trasformato non solo in supereroe, ma anche in manzo spaziale nonostante non abbia gli addominali scolpiti come Ryan Reynolds, bravissimo nel raccontare il disagio del suo personaggio; poi c'è Luca Marinelli (già visto ne La Grande Bellezza tanto per dirne uno), super convincente nei panni del villain mezzo bipolare e che a tratti ricorda il perfido Joker, senza però mai cercare di emularlo; e per finire assolutamente perfetta Ilenia Pastorelli, uscita dal Grande Fratello edizione 12 e qui ritrovata in un ruolo che da linfa vitale alla pellicola, talmente brava che viene da chiedersi se Julianne Moore le spicci casa o se non sia veramente mezza ritardatella.
Lo Chiamavano Jeeg Robot è un capolavoro inaspettato e il fatto che per una volta noi italiani siamo stati più bravi degli americani, mi rende veramente orgoglioso. Oh, ovviamente sappiamo tutti perfettamente chi era Jeeg Robot, vero? Perché temo che le nuove generazioni cresciute a pane e Pokemon, non ne abbiano proprio idea.

Commenti

  1. Come sempre meriti un 10 e lode per la tua raffinata recensione di questo film. Anche se del tutto personale, da però un'idea di ciò che si vedrà in questa pellicola.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Credo sia un film proprio ben fatto e merita di avere successo anche tramite il passaparola.

      Elimina
  2. pienamente d'accordo. Anch'io ero scettico prima di vederlo, temendo un'emerita cagata, e mi son dovuto ricredere all'uscita dal cinema. Davvero ben fatto, storia resa credibilissima da una recitazione da oscar dei 3 personaggi principali. Consigliatissimo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Probabilmente abbiamo i nostri pregiudizi nei confronti dei film italiani e abbiamo ben motivo di averne, ma questo film merita di diventare un piccolo cult e dobbiamo spargere la voce.

      Elimina
  3. l'ho visto di straforo qualche giorno fa. Ogni tanto, senza essere costretti a mirare a livelli artistici e concettuali (molto riusciti secondo me con "La grande bellezza") riusciamo a proporre un prodotto bello, interessante, che sa di italiano. Ma che non puzza di italiano. Un Santamaria notevole, realistico in un supereroe che c'ha i grandi poteri, ma che fa fatica a scavalcare un muretto di cemento. Il cattivone, quasi con un'impronta felliniana, che soffre del male moderno di noi italiani ( e non solo) l'essere uno qualsiasi. Essere dimenticato, di non fare mai il grande botto. Perchè in fondo le mamme ci dicono sempre che siamo speciali, se poi vai a finire a Buona Domenica, uno alla fine ci crede anche se la vita ti presenta il conto. La ragazza stralunata riesce ad essere ben credibile anche se l'eccessivo romanesco che permeava il film non mi è piaciuto molto. Ma ha contribuito ovviamente a rendere il tutto più credibile, evitando le lappatissime battute iper didascaliche da prodotto medio italiano. Una bellissima opera, bravo Mainetti e tutto il resto del cast. Mi prenderò decisamente il dvd!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Effettivamente essendo romano non faccio caso alla romanità dei dialoghi e non mi rendo conto se ali altri può risultare fastidioso o meno. Per il resto concordo in pieno

      Elimina

Posta un commento