Jurassic World [recensione]


Parliamoci chiaro: un film dove gli Pterodattili attaccano le persone sedute ad un bar e un uomo scappa urlando, ma portando con se due bicchieri di margaritas, non può che essere un film geniale. Oppure vogliamo parlare di miss scopa in culo, che per tutto il film scappa dai dinosauri correndo sui tacchi a spillo, senza accennare mai ad una storta o una vescica? (Quindi deduco che le mie amiche che non riescono a camminare dritte sui sampietrini, sono delle pivelle. Devo dirglielo).
Era il 1993 e Steven Spielberg usciva nelle sale con un film che avrebbe cambiato la storia del cinema e se fino a quel momento il più grande esempio di computer grafica erano stati i Terminator che si trasformano in metallo fuso, Spielberg si spinge così oltre da farci credere che dei dinosauri estinti milioni di anni fa, siano tornati in vita e ci riesce così bene che si scatena una vera e propria dinosauro mania e persino mio fratello si trasforma in una specie di paleontologo che sciorina nomi di dinosauri meglio di Piero Angela.
Dopo 22 anni quei dinosauri tornano al cinema e questa volta sono diretti da Colin Trevorrow e Steven Spielber è solo il produttore esecutivo e uno si aspetta che con 22 anni di esperienza e innovazione in più, chi sa che cazzo di dinosauri realistici avranno ricreato e invece non sono così Wow! come ci si aspetterebbe e le cose sono due: o Spielberg aveva creato un film veramente troppo avanti per la sua epoca, o questo Jurassic World lo hanno fatto utilizzando Windows 98.
Ma un film non è fatto di soli effetti speciali e magari questo Jurassic World ha una trama fighissima!
No.
Jurassic Park aveva tutta una prima fase di attesa che montava sempre di più e quando finalmente le porte del parco si aprivano, era tutto uno sgranare gli occhi dall'emozione e non era di certo una puntata di Superquark, ma i dinosauri venivano svelati uno alla volta e di ognuno venivano descritte le caratteristiche, che poi nella seconda parte del film si sarebbero rivelate letali per i poveri malcapitati e invece questo Jurassic World ci fionda direttamente nel parco e i dinosauri sono un semplice "Più denti e più cattivo!" e sinceramente se al posto dei dinosauri ci fossero stati, che ne so, dei robot venuti dal futuro per uccidere la razza umana, beh sarebbe stato la stessa cosa. Se nel primo film facevamo la conoscenza del Dilophosauro che sputava veleno o i feroci Velociraptor o il mastodontico Tirannosauro Rex, qui tutta la tensione è affidata ad un unico terribile dinosauro modificato geneticamente, che dissemina il panico e questa è forse la delusione più grande, perchè alla fine tutto si riduce ad una sorta di Godzilla 2.0.
E se c'è un cattivo da uccidere, c'è anche ovviamente un buono che salverà tutti ed ecco arrivare il bellone Chris Pratt, che ovviamente è l'unico che vede i dinosauri come esseri viventi e non come semplici attrazioni ed è l'unico con un po' di senno in zucca e i muscoli che gli esplodono da sotto quella maglietta aderente.
Parliamoci chiaro: viviamo in un periodo storico dominato dalla Marvel e la gente che va al cinema vuole vedere solo intrattenimento semplice, eroi attraenti, esplosioni e combattimenti; paleontologi e dinosauri ormai non tirano più.

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