Riconoscersi


Una cosa che non ho mai capito, è come facciano gli animali a non sbagliarsi. Nel senso, come fa un leone a sapere di essere un leone e non corteggiare... che non so, un ghepardo o un rinoceronte!?
È una questione di odori, o cosa?

Per mio fratello è semplice, gli basta vedere una biondina sciapa, con una risata da gallina e una borsa Vuitton ed è sicuro di aver trovato la preda giusta: Per me invece, è un po' più complicato. Nel senso, potrei andare dal primo bel maschione che vedo con il pettorale coatto e sfoggiargli il mio sorriso migliore, ma le possibilità di tornare a casa con il naso rotto, sono decisamente alte.
Cioè, io sono gay, già, e c'è una regola fondamentale dell'essere finocchi  che non si impara in nessuna scuola ed è quella di riconoscersi e capire se anche lui è come te.
Riconoscersi... pare facile.
Magari gli etero non ci pensano a questa cosa e per loro è normale vedere una donna e capire che è donna e invece è molto più complicato guardare in faccia un maschio e cercare di capire se è etero o gay. Intendiamoci, se sono in disco e parte un remix di Lady Gaga, allora è tutto molto più semplice perché il finocchio sarà l'unico a ricordare a memoria tutta la coreografia di Poker Face e a cantare il ritornello senza mai sbagliare una parola. Però non tutti i gay subiscono allo stesso modo il fascino di Lady Gaga e alcuni sono decisamente insospettabili e quando si è in un locale gay, ovviamente le cose sono semplici e però la vita si fa più complicata quando si sta al di fuori dei locali e lontani dalle bandiere arcobaleno.
Le leggende metropolitane vorrebbero che ad ogni gay, sia stato “impiantato” un gay-radar che gli permette di sopravvivere in questa giungla urbana e di riconoscere un finocchio a decine di metri di distanza, meglio di quanto un Tom Tom farebbe con un autovelox. La realtà però è sempre molto diversa dalla teoria e io per esempio, sono uno di quelli che non si accorge mai di nulla e non riuscirei a riconoscere un gay neanche se si avvicinasse e mi mettesse una mano sul pacco, ché io starei lì a pensare: - Probabilmente avrà strusciato per sbaglio. -, si, si, come no...
Il mio ragazzo invece, lui è un po' più malizioso e secondo me vede gay un po' ovunque e lui è un sostenitore del vecchio proverbio: "La figa piace a molti, ma il cazzo piace a tutti!". Santa saggezza popolare.
Io per esempio, non sono mai stato un tipo troppo sveglio. Da adolescente avevo altri pensieri per la testa piuttosto che guardare il cavallo dei pantaloni dei miei amici maschi e non mi sono mai innamorato di loro e non mi sono mai posto nessun tipo di problema fino più o meno ai vent'anni.
Bhé, oddio, qualche domanda in verità me l'ero posta e ad essere proprio sincero ho pure fantasticato su un mio amico e però niente complessi e lotte interiori o drammi alla Romeo e Giulietta, ma semplicemente una sera eravamo ubriachi e stavamo guardando le stelle cadenti e avevamo portato un materasso sul tetto di casa e i nostri corpi erano così vicini che potevano toccarsi e avevamo iniziato a raccontarci delle confidenze intime e io avevo pensato di baciarlo e era tutto così romantico e sarebbe stato tutto perfetto se lui non avesse cominciato a vomitare come Linda Blair ne L'Esorcista. Grandioso.
E comunque a ripensarci, forse fu un bene, perché ho l'impressione che neanche la scusa dell'alcol mi avrebbe salvato da un due di picche decisamente imbarazzante.
I miei amici, potevano provarci senza problemi con le ragazze e nella peggiore delle ipotesi si sarebbero beccati un rifiuto e non sarebbe stato né il primo, né l'ultimo e infatti avevo un amico che lui ci provava con tutte le ragazze della classe indistintamente e un giorno mi confidò: - Alla fine una, mi dirà pure di si! -.
Io invece non potevo provarci con nessuno, perché non conoscevo nessun'altro gay e se avessi sbagliato non avrei avuto una seconda possibilità e probabilmente avrei mandato tutto a puttane e la voce si sarebbe sparsa e mi avrebbero preso tutti in giro e io ero giovane e non avevo esperienze e le cose mi sembravano molto più complicate di quanto non lo siano realmente.
Sì, è vero, certe volte riconoscere i propri simili è un vero casino. Eppure pian piano si impara ad essere più maliziosi e si inizia a stare più attenti e a cogliere quelle sfumature spesso invisibili alle altre persone e in questo modo una lieve inflessione nella voce, il modo di portare la sigaretta alla bocca o un dettaglio nell'abbigliamento, diventano dei veri segnali rilevatori. E allora uno sguardo leggermente più prolungato e un sorriso della durata di una frazione di secondo, fa si che due persone si trovino e si riconoscano.

Commenti

  1. Il mio primo bacio è stato un poco come il tuo, anche io all'inizio non riuscivo a crederci.


    Però mi è rimasto un dubbio... ma alla fine il leone sto rinoceronte se lo è chiavato oppure no? :P

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  2. Anche io come te ho sempre paura di fraintendere i segnali delle altre persone, ma sono come il tuo fidanzato... Vedo gay ovunque!! Solo che poi la prova del nove non si può fare...


    "Ricorda che la figa piace a molti, ma il cazzo piace a tutti"... Questa me la segno... :-)

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  3. Anche a me mia nonna ha solo insegnato detti del tipo:" se bello vuoi apparire, un po' devi soffrire!",della serie se sei un cozzo devi scartavetrarti il viso per sembrare passabile!

    Comunque io non c'ho mai capito niente con il gay radar, so solo che quando siamo usciti io ed una mia amica (la fata sgualdrina) lei mi ha detto che due ragazzi mi stavano spizzando e io ci ho messo due giorni solo a capire cosa significasse spizzare, figuriamoci se potevo accorgermi di loro!

    P.S. il tuo ragazzo merita una statua per avermi rivelato un dogma di tale importanza!

    Gentucco Grovacca

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  4. la sigaretta è la più rivelatrice delle cose. certo, e se uno non fuma? beh, alle volte è bello anche solo tirare ad indovinare. (ah io quel proverbio lì ce lo ho tatuato sul palmo della mano, sia mai che me lo possa dimenticare).

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  5. Io credo che il gay-radar lo abbiano tutti al giorno d'oggi, non credo che si tratti di riconoscere i propri simili e basta. Ovviamente al diretto interessato fa comodo più che agli etero, tanto è vero che negli anni il radar si affina.

    Io a 15 anni mica avevo capito che piacevo al mio migliore amico? I continui tentativi di approccio non mi sembravano motivi validi per ritenere che fosse gay :D :D

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  6. mai avuto un gaydar, fino ai 26-27 anni. poi si è acceso.


    ma non sono mai andato in giro a fare sondaggi "mi scusi, ma lei è gay?" per verificarne le capacità.


    comunque uno degli indizi principali imho sono gli occhi, sguardi ma anche solo dove vengono distrattamente appoggiati.

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  7. Bellissimo post. Come al solito parti serio, poi finisce a pizza e fichi ma verso al fine ritorni serio e profondo. Insomma: quando vieni a dare l'esame Laboratorio di Scrittura Italiana al posto mio?


    Comuqnue sia, ieri sera in palestra un bel negrone fisicato ha passato tutta la sera a fissarci e così pure negli spogliatoi...all'uscita era fuori che ci aspettava e clamorosamente attacca bottone e ci prova spudoratamente col mio amico superetero e grande appassionato di tette. Che, per la cronaca, si è accorto della gaiezza del tipo ben due ore prima di me e mi ha avvisato.

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  8. E' parecchio tempo che devo comprare l'aggiornamento del mio gay-radar; se trovi il link al sito dove lo vendono mandamelo che investo li i miei risparmi!

    Grazie Lord mi hai commosso. Quanti ricordi che mi hai fatto tornare in mente.

    Quella "frazione di secondo di troppo" spesso fu fatale.

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  9. ora capisco tante cose ...

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  10. Mi sa che certe coppie sono assortite allo stesso modo. E dei due io sono quello che ha fatto suo il proverbio di tua nonna.


    Max

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  11. Alla vigilia dei 30 anni il mio gaydar è ancora in fase di sperimentazione.

    Nemmeno una risoluzione dell'ONU potrebbe attivarmelo.

    Sono un caso disperato.

    Poto

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  12. che bello "leggerti". grazie.

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  13. ho trovato questo post davvero dolce :) io chiesi alla "tenera" età di 20 anni ad un mio compagno di nuoto se voleva uscire con me mentre si insaponava i capelli.. al che lui chiese: in che senso? ed io docilmente ma col cuore a mille: quanti sensi pensi che ci possano essere? com'è finita? mi rispose.. ah.. no.. ti ho forse dato quell'impressione? LOL.. ho fatto tipo 30 vasche in più per scaricarmi.. :(


    efy

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  14. Scusate...mi sa che sono l'unica che non ha capito quel proverbio...ma che vuol dire? (magari spiegatemelo con parole non zozze ^^).


    Amal

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  15. dicevano anche che il culo è la figa del 2000....


    il tuo blog crea dipendenza ma penso che già lo sai...


    IoBalloDaSolo

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  16. IoBalloDaSolo:

    Spero solo non mi obblighino a mettere la scritta come sulle sigarette: "Nuoce gravemente alla salute"


    Amal:

    Piccolo candido fiorellino ingenuo, il proverbio significa che non esistono più gli etero di una volta. Ecco cosa significa.


    efy:

    Bhe, dai... secondo me il battito del cuore che precede una dichiarazione dle genere è una sensazione fighissima. certo, se poi avesse anche accettato, non sarebbe stato male.


    utente anonimo #12:

    Grazie.


    Poto:

    La cosa mi rinquora. Allora siamo in molti.


    Max:

    Cazzo, era quell'altro il proverbio da prendere come esempio, non quello di mia nonna!


    AtenaGlaukopis:

    Si, vabbè, uno così lo riconoscevo anche io.


    utente anonimo #9:

    E cosa avresti capito?


    taxand:

    Fatale... in senso buono spero.


    MattJR:

    "Come al solito parti serio, poi finisce a pizza e fichi...

    Direi che hai reso l'idea sulla mia capacità narrativa.


    byb1980:

    Effettivamente la parte del sondaggio: "Scusi, noi pensiamo lo prenda la culo, è realmente così?" manca anche a me.

    E perdona la raffinatezza con cui ho scelto le parole.


    LordVi:

    Io a 15 anni giocavo con i lego.


    untifosodiverso:

    Io non fumo.


    Gentucco Grovacca:

    Il mio ragazzo ha molte doti nascoste.


    zagial:

    Si, scrivitela sulla Smemoranda.


    larvotto:

    No, è stato il rinoceronte che con quel grande corno si è chiavato il leone.


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  17. Grazie, adesso è chiaro : )


    Amal

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  18. Forse il paragon più giusto sarebbe tra due leoni maschi no? allora il problema diventa simile al nostro anche per loro? Una bella zampata potrebbero riceversela anche loro!

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  19. Se il paragone lo fai tra due leoni però, il problema rimane no? Anche qualche leoncino maschio sarà tornato al suo albero con una zampata di troppo, per aver frainteso un suo simile? :-D

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