Miami Beach pt.3


Miami Beach non è la classica destinazione arcobaleno come può essere la chiassosa Mykonos dove i finocchi vanno solamente per passare un paio di settimane all'insegna della trasgressione o una San Francisco dove via via, si è andata formando la comunità omosessuale più grande al mondo creando una micro città all'interno della città stessa o un Amsterdam che per anni è stata la capitale europea dell'omosessualità considerata però come una provocazione assieme alle droghe e alle donnine nella cabine.

Il paradiso arcobaleno
South Beach è diventata una leggenda per la sua vita notturna che può essere paragonata forse solamente alla sfrenata vita di Las Vegas, ma dietro ai club e alle palme e alle spiagge assolate, anche un occhio distratto e poco allenato, potrà rendersi conto che Miami Beach trasuda finocchiagine da tutte le parti. Maschioni fisicati che si tengono la mano, che prendono il sole, che giocano a pallavolo, che bevono un drink, maschioni agli angoli delle strade, maschioni ovunque.
Da finocchio italiano, sono abituato a frequentare i locali gay e in linea di massima i gay tendono ad avere i loro punti d'incontro ben precisi. A Parigi hanno il Marais, a Madrid Chueca e invece a South Beach non c'è un quartiere gay, ma è la città stessa il punto d'incontro e i gay si fondono con gli etero e i bianchi con i neri e i cani con i gatti e tutti i colori possibili si mischiano insieme e quando non esiste più la norma e quando non esiste più la stranezza, allora tutto diventa naturale e tutto viene visto con la stessa curiosità (si capisce quello che ho detto?).
Questa ve la racconto così come mi viene e senza troppe censure, giusto per rendere meglio l'idea: immaginate a me, sdraiato sul telo a prendere il sole e il Sir in acqua a fare il bagno e mi si avvicina questo tipo mai visto prima che si china e mi fa: "E' il tuo fidanzato quello in acqua? Vogliamo farlo a tre?". Cioè, capito? Ora, il Sir ed io siamo indubbiamente due pezzi di manzo che provarci con noi è quasi scontato, però credo di non aver mai ricevuto così tante avances in vita mia.
Però adesso non voglio che fraintendiate e già so che qualcuno starà immaginando Miami Beach come una sorta di sauna a cielo aperto (per chi non lo sapesse, le saune gay sono notoriamente luoghi di incontro per chi ha voglia di sesso facile e senza implicazione); quello che intendo dire, è che una città che non si reprime, è una città che non ha bisogno di darkroom e non ha bisogno di chi sa quali locali a tema per incontrarsi, perché a Miami Beach le cose accadono alla luce del sole, all'ombra delle palme e tra degli edifici art decò e la sessualità è un aspetto della vita che non si esaurisce all'interno delle mura domestiche e tanto per rendere l'idea, la spiaggia gay è all'altezza della 12 street che praticamente sarebbe il centro di South Beach, nonché la zona in assoluto più frequentata da turisti e persone del posto. Se dovessi farvi un esempio trasportando tutto qui a Roma, sarebbe un po' come fare una zona pedonale gay, diciamo in zona Piazza Venezia, ecco.
Miami Beach è una città che non si vergogna e che alle volte può sembrare sfrontata, ma che vive tutto con la serenità e la consapevolezza di essere un luogo senza discriminazioni.
E' una città dove fare nuove conoscenze, è semplice come ordinare un capirinha al bar e dove ho imparato che uscire senza mutande, si dice "stare comando" (ma ancora devo capire come si scrive) e comunque intendiamoci, se volete fare una vacanza all'insegna del relax e del riposo, potete farlo benissimo e nessuno vi obbligherà ad andare a ballare la sera e nessuno verrà ad importunarvi mentre vi spargete la crema solare e se anche dovessero farlo, basta sorridere e rispondere un semplice "No, grazie...".
Miami Beach è sempre piena di gente e di turisti, eppure nonostante questo, la sensazione è quella che ci sia una sorta di selezione all'ingresso. Sì, perché in spiaggia e per le strade, spiccano soprattutto i muscle boys e intendiamoci, non è che gli abitanti di South Beach siano tutti modelli di AussieBum, però probabilmente c'è una media di palestrati superiore rispetto alle altre città e probabilmente sarà perché a Miami splende sempre il sole e sarà perché la vita si passa soprattutto all'aperto e mettiamoci anche che non è che ci siano questi grandi musei e opere d'arte da visitare e alla fine probabilmente uno finisce in palestra a sollevare pesi. Fatto sta che a South Beach ci sono un sacco di muscolosi e poi si sa che i palestrati si attirano tra loro come fossero fatti di calamita e quindi ecco che Miami Beach è diventata meta di vacanze per i muscolosi di tutto il mondo che vogliono incontrare loro simili. Però intendiamoci, in giro si vedono anche tanti cessi, fidatevi di me; il paese dei balocchi ancora lo devono inventare...

Commenti

  1. A parte che in america si fanno di testosterone , deca , primobolan,ecc..di prima mattina come fosse prendere una tazza di caffè appena svegli...ecco perchè son più gonfi....per lo meno noi italiani siam più "naturali" visto l illegalità di certi prodotti...
    Ma quel che ora interessa approfondire.....ma l avete fatto a tre o no??? ahahahahahahah bhe dai a miami è concesso!!




    favolosamente-IO

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  2. ...si scrive proprio COMANDO....ma credo che sia più un termine inglese...
    SIR

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  3. E ancora nulla sui coccodrilli....nulla.....

    Max

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  4. Ok avevo già eliminato dalle mie possibili mete turistiche Miami B. leggendo che sono tutti muscolosi (per carità io approvo in pieno <.<° ma diciamo che sarei sgamato subito e additato come diverso tra i diversi!)... ma alla fine quando hai detto che ci sono anche parecchi cessi ambulanti l'ho reinserita nelle lista dei luoghi da visitari... sia mai che tra tutti i muscolosi ne beccassi uno un po' miope! =P

    Comunque... in sunto una gran froceria sta Miami Beach!

    Un bacio caro, a presto

    André

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  5. André:
    Bhè sì, una froceria perché noi abbiamo voluto fare vita finocchia al 100%, però se uno vuole viverla in modo differente, è una città che permette molte chiavi di lettura.
    Ma non sperare di chiuderti in chi sa quale museo, perché abbiamo provato anche quello, con scarsissimi risultati.

    Teo:
    A chi lo dici guarda.
    Pronti con la carta verde?

    Max:
    E che palle co' sti coccodrilli!
    Fammi scrivere qualcosa sui coccodrilli altrimenti ti devo venire a dare una capocciata sulla fronte.
    E poi non sono coccodrilli, ma alligatori! Che è ben diverso!!

    SIR:
    Devo chiedere a Jon o a Jay se conosce questa parola...

    favolosamente-IO:
    Si, lo abbiamo fatto in 3 con tua sorella. E non sai come gridava di piacere...!

    Pimpulu79:
    Si, direi che il succo è quello, anche se non sono sicuro che il concetto sia espresso in modo chiaro...

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  6. bhe se mia sorella è porca come me...allora vi avrà soddisfatto benissimo..per il bis viene il fratello ;)
    ( acido!)



    favolos.io

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  7. To be precise, is: (to go) commando.

    With 2 M

    Quoto Andrè e spero che l'acqua di mare abbia fatto perdere loro qualche diottria.
    Poi, quando ne avrò la certezza partirò.

    Poto

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  8. :-) Quoto il signor Poto. "Going commando", lo diciamo anche a Boston. Signor Lord, la leggo sempre con piacere e devo dire che mi ha messo una gran voglia di un weekend a Miami.
    teogarno.

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  9. http://en.wikipedia.org/wiki/Going_commando

    I'm back in the habit

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  10. normalacid:
    No, vabbè, ma qui siamo andati proprio di tesina.
    Adoro quando i miei lettori portano avanti i miei intelligentissimi spunti di riflessione...
    (e soprattutto bentornato!)

    teogarno:
    Cioè, ma tu sei a Boston?
    No, così tanto per sapere che almeno quando deciderò di andare a Boston so che posso contare su qualcuno...!

    Poto:
    Ringrazio per la precisazione, ma a questo punto Normalacid ha vinto postando anche la voce di Wikipedia allegata.

    Io direi che a Miami una volta nella vita bisogna andarci... e chi se ne frega se so' tutti muscolosi (che poi non è neanche vero...).

    Barone:
    Guarda, facendo un discorso un pizzico più serio, io a Miami non mi ci trasferirei. Mi sa proprio di località turisti alla Riccione (ok, ok, il paragone non regge, ma è per dare l'idea anche se vaga). A questo punto mi sono già fatto i miei piani: mi trasferisco a NYC e poi nei mesi invernali me ne vado giù a Miami che lì fa sempre caldo e mi becco il clima festoso di quella ridente cittadini.
    Che dici se po' fa?

    favolos.io:
    Era una battuta veramente divertente invece...

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  11. NY d'estate e poi Miami d'inverno, geniale, ho gia' contattato la ditta per il trasloco ma quando mi ha chiesto l'indirizzo di destinazione mi sono ricordato che prima magari dovrei trovarmi un lavoro e un indirizzo cola' ! naggia 

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  12. ...sto per partire per Miami....e non vedo l'ora di ritornarci per la quarta volta, tappa obbligata prima di partire per il New England on the road.
    Io a Miami ci vivrei (lo sto considerando) crocevia per il business dell'area caraibica, panama e a poche ore di volo da NYC, parto col CV in tasca....e la Green Card ma a quanto pare non basta!
    ciao
    Tex

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  13. Allora, riassumiamo: Lord (e Sir, of course) con Teo si trasferiscono a NYC in estate ed a Miami in Inverno; Roccia (e Mastro Lindo) a Miami tutto l'anno; io, anche per ragioni professionali, mi trasferisco a Boston (esattamente nello studio Cage & Fish, dove lavorava Ally McBeal, che mi piaceva un sacco anche come edificio).  
    Poi ogni anno ci ritroviamo tutti insieme e ci trasferiamo in un'unica casa a Miami Beach a passare le meritate ferie.
    Che te ne pare come programma?
    Barone

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  14. Sì, sì, sto a Boston. Ma sto facendo carte false perchè mi trasferiscano in Maine. È il mio preferito tra tutti gli Stati. Non che li abbia visti tutti, sia chiaro...
    teogarno.

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  15. Freddo, si' certo (d'inverno). Ma con tanto di marinai, boscaioli e birra. Molto bucolico, insomma.
    teogarno.

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  16. ....naggia io con il cappello da cauboi vengo bene UFF
    teo

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