QR code

Mio fratello si laurea a fine mese in Scienze della Comunicazione. L'altro giorno stavo guardando la sua tesi che è piena di immagini simpatiche e probabilmente è anche interessante, ma ero troppo stanco per leggere più di due righe di seguito e quindi gli ho detto che era bella e ben fatta, ma ovviamente non chiedetemi di cosa parlasse, perché proprio non lo so. Però mi sa che un giorno di questi la leggo veramente.
Che poi, ho visto questo simbolo strano e io non lo sapevo mica cosa sono questi QR e invece lui mi ha guardato malissimo e mi ha fatto capire, senza neanche tanti giri di parole, che sono più antico di un Amiga 500 e che tra qualche anno tutti comunicheranno tramite QR e se lo dice lui che si laurea in scienze della comunicazione, io ci credo.
QR è l'abbreviazione inglese di "quick response" che significa risposta rapida.  
Il QR code è una specie di codice a barre, però molto più fico e moderno e ha una forma quadrata, che contiene una sequenza di puntini; questi puntini determinano delle informazioni.
Normalmente i QR code vengono letti da appositi lettori, ma la nuova frontiera è permettere ai telefoni cellulari di ultima generazione, di riconoscere questi simboli e se avete un iPhone già esiste l'apposita app da scaricare gratuitamente o comunque in rete ci sono moltissimi software per tutti i tipi di cellulare e la cosa funziona in questo modo: inquadrate con l'obbiettivo del telefono il quadrato e immediatamente siete rimandati alle informazioni prestabilite.
Ad esempio il QR sull'etichetta dei vestiti, svela i materiali con cui è confezionato un capo e anche i suggerimenti sul lavaggio e H&M già lo ha adottato e presto lo ritroveremo anche su marchi come Gucci, Ralph Lauren, Louis Vuitton ecc. Ora che ci penso, anche la pubblicità della Mini aveva inserito il QR code accanto alla foto della macchina  e infatti sono ormai svariati i settimanali che lo utilizzano come pubblicità, per dirottare i lettori muniti di cellulare ai contenuti multimediali su Internet e fargli vedere filmati o tantissime altre cose che su un'unica pagina di giornale non entrerebbero. Pure il Salone del Mobile di Milano ha inserito il codice a puntini sui suoi pezzi di design e arredamento e figuriamoci che anche Unieuro li ha messi nei suoi volantini e forse effettivamente aveva ragione mio fratello; sono più antico di Enzo Mirigliani.
Presto troveremo questo quadratino in moltissimi musei posizionato vicino alle opere d'arte e immediatamente darà accesso alle informazione sull'opera senza più utilizzare le scomode audioguide e tra le prime a intuirne le potenzialità è stata la collezione Peggy Guggenheim di Venezia e ho letto che persino McDonald’s li piazzerà sulle scatole degli hamburger per farci credere ancora meglio che quella è solo carne italiana di prima scelta e che quelli sono pomodori veri.
Saremo presto invasi dai QR code?
Probabilmente sì e vi dico subito che quel quadrato all'inizio del post, è stato cerato da me medesimo e rappresenta il QR del blog. Se lo inquadrate con il cellulare, verrete rimandati alla home page del blog e inserito qui non ha molto senso, perché già ci siete sul blog, ma per esempio potreste copiarlo e appendervelo in camera o farne dei volantini o inserirlo nel vostro sito o tatuarvelo sull'avambraccio e mio fratello infatti, che è sempre troppo avanti, mi ha spiegato che il tatuaggio del QR è la nuova tendenza del momento e magari potete collegarlo alla vostra pagina di FB, così quando la gente vi incontrerà per strada, saprà immediatamente tutto di voi.
Nella prossima puntata vi spiegherò cosa sono gli AR code e se non lo sapete già, siete antichi come una stampante a getto d'inchiostro.

Commenti

  1. ecco un bel tatuaggio quadrato del mio QR personale, suggerimenti su quale parte del corpo sia opportuno farlo?
    lo so cosa state pensando .. ;P

    RispondiElimina
  2. I Qr li conoscevo, ma gli Ar mi mancano... Aspetto il prossimo post!
    Come hai fatto a fare il Qr del blog?

    RispondiElimina
  3. Questa storia dei QR l'ho scoperta dalla rivista Panorama, che oramai già da un anno si è attrezzato per i contenuti multimediali col codice QR. Se adesso la cosa si diffonde a macchia d'olio non vorrei essere costretto a prendere l'Iphone che io, Maccarolo convinto, non voglio proprio comprare per il fatto che per gli sms è un casino scriverli con la tastiera Qwerty. E comunque anche se fosse, saprò fare a meno dei tag QR su ogni dove :-)

    RispondiElimina
  4. Vabbè, mi sento molto vecchio, ma non lo dire a nessuno... tanto negherò oltre ogni evidenza che io di QR e di AR e di qualsiasialtraletteradellalfabetoR non sapevo assolutamente nulla!

    RispondiElimina
  5. Io vecchia come una stampante a getto d'inchiostro che poi ce l'ho pure nel mio studio...
    :(

    estia

    RispondiElimina
  6. Eiste qualcuno più antico di Enzo Mirigliani?
    Certo! Io!

    RispondiElimina
  7. ok includi anche me nella lista dei trogloditi: sono vecchio come Enzo Mirigliani, antico come una stampante a getto d'inchiostro ecc ecc..............però fighissima la storia di questo QR Code. Anzi a breve andrò a scaricare una delle applicazioni di cui parli relative all'iphone. Anzi scusa ora scappo ho da fare ah ah ah ah :)

    wonderful

    RispondiElimina
  8. Ahahahahaahhahahah.. sono antico pure io allora... ma non morirò sicuramente!!! :D
    Buon fine settimana!

    RispondiElimina
  9. anche io ho conosciuto i QR diversi mesi fa grazie a Panorama che li aveva inseriti per la prima volta nel suo giornale. Tra l'altro davano pure il link per scaricare il software per la visualizzazione immediata sul cellulare.

    E siccome sono troppo avanti, so anche cosa sono gli AR... posso dirlo? :-D

    RispondiElimina
  10. Uhm, a me la storia di tautuarsi di sopra una cosa del genere fa tanto terzo reich, altro che moda...

    RispondiElimina
  11. Io li ho sempre snobbati quando li ho visti, questi codici.
    Ma il qr del blog come l'hai fatto?
    daniele

    RispondiElimina
  12. adoro il QR sui vestiti....

    biagina....

    RispondiElimina
  13. Io mi laureo ad aprile. E sto scrivendo una tesi sull'uso omerico dei sostantivi in -as in entrambi i poemi. Si tratta di una ventina di sostantivi molto antichi, usati sistematicamente sia a livello semantico che a livello metrico. Socialmente e convenzionalmente la mia sarà una tesi da secchiona e con molte poche applicazioni alla realtà/al mondo/alla gente comune.

    Più che una stampante a getto d'inchiostro, in questo momento, mi sento proprio una penna d'oca!

    RispondiElimina
  14. Ecco, se uno invece dell'iPhone avesse comprato un tablet/cellulare o altro col sistema Android, i QR li avrebbe conosciuti da un pezzo, dato che la maggior parte delle App per Android te le scarichi puntando la videocamera sul QR code :)

    RispondiElimina
  15. PS. Tradotto significa: che ce posso fa' se io so' ggggiovane e non so' antico come certi... eheheheh

    RispondiElimina

Posta un commento