Immaturi


La storia che vede le vicende di questi sette quarantenni che si incontrano dopo molti anni per rifare l'esame di maturità, è quantomeno fiabesca, ma posso prenderla per buona. Del resto è indispensabile per confezionare questo film dai toni amarcord e scritto all'insegna del - Oddio ti ricordi come eravamo!? -, però un conto è accettare questo espediente e un conto è pigliacce pe' r culo.
Sì, perché Paolo Genovese (che ha girato anche il recente La Banda dei Babbi Natale), realizza un film che che perde di credibilità ogni scena di più e ci tratta come fossimo ragazzini di 15 che stanno guardando Tre Metri Sopra il Cielo.
Voglio dire, ok che il Ministero della Pubblica Istruzione ha annullato l'esame di maturità perché a distanza di vent'anni sono state riscontrate delle irregolarità, ma questi dementi si rimettono sui libri senza fare neanche un minimo di ricorso?
Ok, ok, ho detto di prendere per buona la premessa dell'esame, perché altrimenti il film neanche si poteva fare e allora analizziamo un altro punto: se gli esami di maturità si fanno tra giugno e luglio... ma perché questi vanno in giro con il maglioncino di cotone e il giacchetto? Cioè, ma Genovese è mai stato a Roma a luglio? La gente si squaglia sotto il sole e lui invece confeziona una scena girata a Sabaudia, con la spiaggia completamente deserta e loro che stanno con i pantaloni lunghi e la felpa, cioè, io lo capisco che per motivi di cazzi vostri che a me non interessano, avete girato questo film in autunno, però porca puttana, ma un minimo di credibilità che cavolo; a Sabaudia a luglio, non trovi posto neanche per stendere un asciugamano da bidet e questi costruiscono una pista per le biglie grande come il circuito di Monza.
Insomma il film è tutto così: una serie dopo l'altra di incongruenze che non possono non saltare all'occhio e loro hanno tutti delle case fighissime e il più sfigato ha un open space con vasca da bagno in stile liberty posizionata in una stanza grande come il mio soggiorno e oppure passiamo all'estremo opposto con Ricky Memphis che vive ancora a casa dei genitori e dorme sul letto a castello di quando aveva 16 anni.
(Senza contare quella scena in cui Memphis incontra un agente immobiliare per comprare casa; voglio dire... per tutto il film ce lo fanno a brandelli con la storia che lui lavora in un'agenzia immobiliare e adesso si rivolge alla concorrenza per comprare casa? Come se... che ne so... un idraulico chiamasse il 1254 per farsi mandare un idraulico a casa e stringere le tubature che perdono. Bho, che aveva in testa Genovese quando ha scritto 'sta sceneggiatura, io proprio non lo so).
Tutto si riduce a una serie di sketch collegati tra loro con il semplice scopo di creare un'operazione nostalgia che sinceramente non coinvolge e ci provano anche con il momento Ufo Robot - Si trasforma in un razzo missile coi circuiti di mille valvole...! -, ma niente.
Intendiamoci, qualche trovata carina e qualche battuta divertente c'è e se mi chiedeste: - Vabbè, ma hai riso? -, vi direi che sì, ho riso, però mi aspettavo qualcosa di più e insomma, ero uscito di casa in modalità cazzeggio e non mi aspettavo di certo una commedia di Bertolt Brecht, però niente; ci troviamo di fronte a uno di quei film dove per accentuare l'immaturità di questi neo quarantenni, li circondano di bambini che parlano come il Presidente della Repubblica durante il discorso di fine anno e ogni situazione è tirata fino all'estremo rendendo alcuni personaggi strambe macchiette.
Tirando le somme direi che:
A) L'operazione back to the '80 è riuscita solo in parte.
B) Raoul Bova è sempre un grandissimo gnocco
C) La pretesa di inserire a tutti i costi un messaggio che accompagna la chiusura di tutte le vicende con il moralismo tipico italiano e un tutti vissero felici e contenti decisamente stucchevole, manda a puttane quella leggerezza duramente conquistata a suon di battute e situazioni più o meno divertenti.
D) Il vero protagonista del film non è Ricky Memphis, o Raoul Bova, ma la pasta all'amatriciana che va cucinata con il guanciale e non la pancetta e Ambra che interpreta il ruolo di uno chef, per tutto il film cucina solo 'sta benedetta amatriciana con il guanciale e non la pancetta e se questa è diventata chef sapendo fare solo l'amatriciana con il guanciale e non la pancetta, allora io so' Vissani...
E) Ambra ha sempre una sua dignità anche quando viene messa alle strette con commediole del genere, ma i picchi raggiunti cantando Io, Te, Francesca e Davide, sono lontani anni luce.

Commenti

  1. sbadato! ti sei dimenticato l'onnipresente AMATRICIANA!!! COL GUANCIALE!!!!

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  2. che è l'unico piatto che la grande chef sa cucinà! e la sora Ralli col filo de perle onnipresente!

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  3. ma io che so andato in fissa co "onnipresente"?

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  4. Oddio Nero, ma quante stronzate mi so dimenticato? E la permanente sempre fatta... pure per cucinà il baccalà fritto...!

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  5. già co tanto de abito da gran sera.... e quell'altra che non riesce a vende minestre de farro e basta che scrive na stronzata e le vendite se impennano.... senza contà che hanno passato i giorni a studià epicuro e non stava nel programma d'esame.... altro che IMmaturi IMbecilli!

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  6. Ammazza Lord...
    vedo che il filmetto ti è piaciuto!!!
    Na vera sola si direbbe di questo film!!!

    for you.

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  7. I secondi più interessanti sono quelli all'inizio quando un fico immane si toglie la maglietta per mettere la divisa da cuoco.

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  8. Vabbè, e poi dici che non stronchi tutti i film, che io dico, secondo me ci vai apposta per poterli stroncare, e ti perdi i film che ti piacciono per vedere quelli che devi stroncare.

    PS. C'è un'onnipresente sequela di errori di battitura nel post. Mi sa che vedere Raul Bova che studia per l'esame di maturità ti ha contagiato :))

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  9. Ormai guardo sempre e solo i film che non guardi tu. Penso di avere i tuoi stessi gusti, ma a differenza tua certi film li evito a prescindere :)

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  10. .. Leopoldo, anch'io ho evitato accuratamente "Immaturi" e "Qualunquemente".. seppure stessi quasi per cedere alla curiosità per il primo! Invece, questo fine settimana, ho visto "Il discorso del re" che si è confermato un gran bel film e che vi consiglio. Ciau
    Lorenzo, TV

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  11. >>>Nero
    Ah! E poi ci siamo dimenticati di citare la stupenda colonna sonora di Alex Britti, resuscitato solo per cantare questo motivetto e poi chiuso di nuovo nell'armadio dei cantanti senza più nulla da dire.

    >>>Nanà Lanuit
    'na vera sòla è la parola giusta. Ehehehe!

    >>>luis
    Ah, ma allora non lo ho notato solo io! Ecco, se di tutto il film ci è rimasto impresso solo questo tipo che si spoglia in tre secondi e non dice mai neanche una battuta... ecco, direi che c'è qualcosa che non va.

    >>>Roccia
    Uffa! Ma che ci posso fare, che cavolo! Mica posso dirti che è bello e che consiglio tutti di vederlo se poi fa cagare...
    Settimana prossima provo con Il Discorso del Re. Almeno quello dovrebbe piacermi.

    PS
    Ho corretto la sequela di errori, spero di non averne dimenticato nessuno...

    >>>Leopoldo
    Ecco, allora perché non mi consigli tu qualche film da vedere?

    >>>Lorenzo TV
    Comunque vorrei segnalare che Qualunquemente, è meno sciocco di Immaturi.
    Accolgo il consiglio de Il discorso del re. Vediamo un po'...

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  12. a me e' piaciuto <.<

    per apprezzare un film specie se si tratta di un film "leggero" non bisogna andare a vederlo con occhio critico pronto a scorgere ogni inconguenza o risvolti psicologici etc etc.

    A volte e' partendo prevenuti o cmq con l'intento di realizzare una recensione che si finisce per essere anche troppo critici.

    Preso cosi com'e', in se e per se, e' un film carino con momenti abbastanza divertenti :)

    a me faceva molto sorridere le scene con Menphis e Maurizio Mattioli :)

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  13. >>>SkraM
    Secondo me invece ti sbagli.
    Un film leggero deve comunque essere un film ben fatto. La leggerezza deve derivare dall'argomento divertente e non dall'approssimazione con cui è girato. E questo immaturi è proprio fatto male. Concordo con te e già lo ho detto che alcune battute sono molto divertenti, ma per il resto fa acqua da tutte le parti.
    E fidati che le mie non vogliono essere recensioni troppo seriose perché per quello c'è già il cinematografo, io vi riferisco solo quello che penso come se stessimo raccontandocelo davanti a una birra. Non c'è nessuna spocchia e nessuna presunzione. E questo film era fatto male. Punto.

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