I nuovi sacchetti di plastica ecologici

- Tessera? - 
- No... -
- Fa i bollini? -
- No, no... mi ci mancano solo i bollini... -
- Busta? -
- Ah si, una grazie...! -
Poi vado a vedere sullo scontrino e mi accorgo che la busta me l'hanno fatta pagare 12 centesimi. Cioè porco Judas, dodici centesimi, mica du' bruscolini!
Mi ricordo che una volta il sacchetto costava... bho, cinque centesimi? Alcuni te lo davano anche gratis, che tu stavi lì e ne prendevi una manciata senza che nessuno ti dicesse nulla e adesso invece te li fanno pagare dodici centesimi.
Ok, ok, queste sono le nuovissime shopper ecologiche realizzate con l'amido di mais e l'olio di girasole e le patate e non so che altri ingredienti ci mettono dentro e a noi italiani ignoranti, basta leggere la parola "eco" o "bio" per farci subito contenti e farci sentire degli eroi con la coscienza a posto.
Poi però ti fermi a riflettere e ti accorgi che queste nuove buste ecologiche sono tipo grandi la metà di quelle vecchie e se prima te ne serviva solo una che riempivi fino all'orlo, adesso ne devi prendere almeno tre e devi pure stare attento a come metti la spesa dentro, perché se poco poco infili una bottiglia d'olio e una di succo di frutta nella stessa busta, stai pur certo che si sfonda senza neanche passare dal via. Ok che sono biodegradabili e fanno bene all'ambiente, però spesso si distruggono durante il tragitto e qualche volta fai appena in tempo a poggiare tutta la spesa sul tavolo della cucina prima di vedere le buste disintegrarsi nel nulla lasciandoti con solo i manici tra i palmi delle mani.
Al di là della facile ironia, la questione sacchetti ecologici è molto più complessa di quanto si possa immaginare e attorno all'argomento c'è una confusione tale che io non ci ho capito nulla e sebbene non sia questo grande esempio di intelligenza, vi assicuro che sono in molti a non averci capito nulla, anche molti politici.
Anzitutto: ma questa direttiva dell'Ue esiste veramente oppure no?
Il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo afferma che "La normativa europea prescrive al nostro Paese misure di Prevenzione della produzione di rifiuti di imballaggio (direttiva Ue 94/62), fra cui sono espressamente inclusi gli elementi usa-e-getta destinati a essere riempiti nel punto vendita. L'Italia segue in questa direzione quanto già fatto in Francia e bla bla bla [...]".
Se non fosse che scopro che lo stesso provvedimento della Francia a cui la norma italiana si ispira, è stato bocciato dalla Commissione Europea poiché violava la direttiva Ue 94/62 e che anche il paese della Torre Eiffel, dopo una breve sperimentazione è tornata ai vecchi sacchetti in polietilene.
Effettivamente, se da un lato è vero che ai sacchetti di plastica abbandonati nell'ambiente occorrono secoli per scomparire mentre ai nuovi sacchetti ecologici servono solo tre mesi; è anche vero che il ciclo di vita di un prodotto in polietilene è molto più lungo di quello di un busta ecolocica che, come abbiamo constatato di persona,  di solito si rompe dopo il primo utilizzo.
Dalle parole della Prestigiacomo, si capisce benissimo che il vero obiettivo non è quello ci sostituire i sacchetti di plastica con quelli ecologici in quantità uno a uno; quanto piuttosto educare i cittadini all'utilizzo delle borse non usa-e-getta tipo quelle in tela o addirittura i carrellini con le rotelle che utilizzava mia nonna negli anni '30.
E brava la Prestigiacomo, come abbiamo fatto fino ad ora senza di lei? Il vero problema è che, come penso anche la maggior parte dei comuni mortali, io non decido di andare al supermercato tipo spedizione punitiva - Ora si va tutti al supermercato!! -, ma piuttosto ci vado nei momenti più disparati della giornata, magari uscendo dalla palestra o durante la pausa pranzo o quando mi ricordo di avere il frigo vuoto tipo deserto del Sahara con le balle di fieno che rotolano e i teschi di bisonte mangiucchiati dagli avvoltoi e quindi non è che posso andare in giro con una busta di tela sempre in tasca e con il carrellino a due ruote sempre in mano e quindi il sacchetto preso al negozio, rimane la soluzione più pratica.
La vera vittoria sicuramente non è sostituire i vecchi sacchetti inquinanti con i nuovi non inquinanti, poiché anche l’approvvigionamento da fonti rinnovabili, come il mais, le patate e il grano, potrebbe diventare un problema; l’obiettivo è cambiare completamente le abitudini evitando di inquinare l’ambiente e di sprecare risorse e quindi i sacchetti biodegradabili che sembrano la nuova frontiera, in verità sono una semplice "non soluzione" del problema.
La Blue Ocean Society for Marine Conservation stima che circa il 50% dell’immondizia presente nelle acque degli oceani sia costituita da plastica e che lo scorso anno fu individuata a largo della costa della California, un'enorme massa fluttuante composta da rifiuti plastici avente dimensioni grandi come il Texas. Queste sono notizie che non vorremmo di certo sentire e tutti vogliamo apportare miglioramenti al nostro ambiente... e però posso rimanere scettico sull'effettivo vantaggio ecologico di queste nuove shopper bio?

Commenti

  1. Per quanto mi riguarda i sacchetti di plastica più o meno ecologica dovrebbero farli costare anche 1 o 2 euro. Così tutti, io per primo, mi ficco in mente di portarmi da casa un sacchetto capiente e riutilizzabile.

    Lorenzo, TV

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  2. ^__^ io vado da anni in spedizione punitiva, armata di sporte di stoffa fino alle sopracciglia!

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  3. Caro Lord,
    sono un tuo collega che ti legge da parecchio, anche se di solito non commento. Avrei continuato volentieri a leggere e basta, ma devo dirti una cosa e non posso più tacere. Tra l'altro lo so che adesso farò la figura antipatica della maestrina dalla penna rossa, però... è più forte di me, te lo devo proprio dire!!
    Quando vuoi dire che "va tutto bene" puoi anche dire che "è tutto a posto" ma non dovresti dire che "è tutto apposto", altrimenti lasci intendere che qualcuno ha preso il tutto (qualunque cosa sia) è l'ha "apposto" da qualche parte (apposto = participio passato di "apporre").
    A meno che tu non lo faccia "apposta" (al femminile si può dire).
    Ecco, l'ho detto!
    Mi starai odiando? Boh (e non "bho")!!
    Beh (e non "bhe"), ormai è fatta!

    Un saluto.
    A.M. (architetto milanese)

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  4. ah signora mia quanto è vero quello che dice, ma io sono vecchio dentro, ma vecchio vecchio e quindi nella tracolla tengo sempre un paio di buste di plastica piegate ed all'occorenza adopero anche quelle che uso per raccogliere i bisogni del cane (pulite)che dimentico in tasca. Magari la prossima volta dopo la batosta dei dodici cent, ti bustizzerai la borsa della palestra, le tasche, le orecchie.

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  5. per non parlare poi di quanto puzzano!!! :)

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  6. Io ho sempre un paio di buste "usa e non getta" in macchina proprio per le volte che faccio grandi spese, diversamente mi faccio rubare...pardon.... addebitare in scontrino il costo di queste inutili e merdose buste di plastica.

    Però pensandoci bene se effettivamente come dici te le nuove shopper sono realizzate con olio di girasole e patate la prossima volta dopo il loro principale utilizzo provo ad infilarle in una terrina ovviamente debitamente imburrata e le passo in forno....magari mi esce una favolosa pietanza ;)

    wonderful

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  7. (Scusami se vado a ledere il tuo ego ma io sulla 6a riga ci metterei un bell'accento!) ;-)

    "Più piccole del 30% rispetto ai vecchi sacchetti di plastica e il loro costo è quasi raddoppiato, passando da una media di 5/6 cent di euro ad un prezzo che varia tra i 9 e i 10 cent cadauna"

    Il tuo supermarket (o giù di lì) è un ladro coi guanti bianchi, e pensare che le buste col marchio del negozio dovrebbero essere gratuite!

    ...senza nascondere che io a quell'odore di "new plastic" mi ci sono quasi affezionato e che purtroppo o per fortuna quel materiale ricorda molto il lattice!

    A proposito di ecologia io sono uno di quelli che non ha mai buttato una carta o una "cingomma" ;-) per terra.

    Ecologisti o no, i grandi fornitori ringraziano (e sorridono).

    Mone

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  8. io ho in tutte le borse sempre una sportina di tela ben piega, così tornando da lavoro passo al super e faccio la spesa...

    le buste biodegradabili puzzano di funghi porcini secchi

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  9. Pensa che all'inizio dell'anno, prima che andassero in pensione le vecchie buste di plastica, al supermercato da me frequentato le commesse davano con molta parsimonia gli "ultimi sacchetti rimasti" invitandomi a comprare le sporte per la spesa tradizionali. Dopo un pò sono comparse le buste ecologiche ed io ho chiesto se il problema del sacchetto era stato risolto. Sai che cosa mi hanno risposto? - No signore, è che prima i sacchetti erano gratis, ora invece sono a pagamento-. Non è vero, io i sacchetti li ho sempre pagati e per giunta me li davano con il logo del supermercato. Comunque è vero, sono fragilissimi e a te li fanno pagare molto.
    P.S. Tutti vivi a Roma?

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  10. Che commento del cazzo che ho scritto, non si capisce na mazza.

    Vabbè, ho sonno e vado a letto.

    Ronf!

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  11. Ci sono, direi, due fattori divisi.

    Soldi:
    Nella riunione di negozio che abbiamo fatto tra capi reparto quando c'è stato il "passaggio borsine" sono stati letti anche alcuni dati e, manco a dirlo, le vecchie borse erano un costo per i supermercati, la gente ne prendeva in maniera esagerata perché si usavano bene per l'immondizia.

    Etica:
    Ma se da una parte c'è l'aspetto economico, dall'altra c'è l'impegno per iniziare un discorso più ecologico (o meglio, nel mio gruppo c'è molta attenzione per la cosa, ed a me fa piacere), e c'è il tentativo di indottrinare i clienti verso l'utilizzo delle borse riutilizzabili.

    Metti insieme le cose ed otterrai un esercito di sacchetti maleodoranti ma altamente biodegradabili :)

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  12. >>>Bimboverde
    Vabbè, ma grazie caro...

    >>>Lorenzo, TV
    Secondo me dovrebbero farli costare quanto costano realmente, senza specularci sopra. Ci hanno obbligato ad usarli, e portarli a 12 centesimi l'uni mi sembra un guadagno (per loro) veramente eccessivo.
    Per il resto siamo tutti d'accordo che bisognerebbe usare sporte non usa e getta.

    >>>Guchi
    Ahahaha! Le spedizioni punitive le posso fare di sabato o di domenica, ma durante la settimana sono sempre sprovvisto di sacchetti. Mi impegnerò a portare sempre con me una busta di stoffa.

    >>>A.M. (architetto milanese)
    Ahahaahaha! Ma quale maestrina dalla penna rossa, cavolo, se mi porto dietro un errore e giusto che me lo si faccia notare!
    Incasso la lezione di italiano e prometto di non sbagliare più.
    Quindi:
    apposto= apporre
    tutto a posto=tutto al proprio posto
    l'ha fatto apposta=fatto volontariamente
    Ora cara la mia maestrina, me lo mette un bel voto?

    >>>P.Brown
    Ah signora mia, quanto p da casalinga questo post che ho scritto e sì, mi bustizzerò a dovere, ma a questo punto scelgo delle sporte in stoffa. Sono più trendy...

    >>>GXXIII
    Puoi dirlo forte!

    >>>wonderful
    Devo prendere l'abitudine di mettermi delle buste nella borsa. Ce la posso fare...

    PS
    Poi dimmi come è venuto lo sformato di buste...

    >>>Mone
    L'accento lo metteresti sulla i?

    >>>NormalAcid
    Ah che bello ritrovare delle vecchie conoscenze!
    Giuro che prenderò l'abitudine di portare con me una "sportina" (che mi fa proprio ridere come termine... sportina puahahaha!)

    >>>Mensor
    Tutti vivi a Roma, grazie. Cioè, qualcuno magari sarà pure morto, ma indistintamente dalle previsioni di terremoto..

    >>>larvotto
    Ahahaaha! No, dai, si capisce... cioè, io sono intelligente e quindi ho capito.
    Comunque l'idea di indottrinare verso i sacchi non usa e getta è buona.
    L'idea di far pagare 12 centesimi delle buste più piccole e meno resistenti rispetto alle precedenti, è un furto.
    Ecco, ho riassunto bene il concetto?

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  13. Convengo con te che le buste "ecologiche" sono una cagata, ma appunto per questo vanno usate quelle di tela non usa e getta...

    Scusa, quando esci di casa la mattina lo saprai se hai il frigo vuoto, no?

    E comunque io, per essere sempre pronto, c'ho due belle borsone di tela e le tengo in macchina sempre pronte per ogni evenienza.

    Molto probabilmente a Roma la maggior parte della gente si muove coi mezzi, ma una cazzo di tracolla/borsello/borsa/marsupio ce l'avrai dietro oppure esci con i soldi in una tasca e l'iPhone nell'altra?

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  14. Adoro gli scolari diligenti!!
    Ecco il voto: 9+

    Un saluto.
    A.M. (...antipatica maestrina? ...anonimo metalmeccanico? ...Alessandro Manzoni? No: architetto milanese!)

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  15. Io uso questa. Non sta in tasca però è garantita fino a un peso di circa 20 kg! Fauntleroy

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  16. Sì! L'accento sulla "i" ci SI deve mettere!!! =D Io ce ne metterei uno bello grosso!

    Ho fatto una piccola ricerca su google e la primissima cosa che è uscita fuori è:

    http://it.wikipedia.org/wiki/S%C3%AC

    Ma anche:

    http://www.facebook.com/group.php?gid=23437647133

    Mone =DDD

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  17. PS: Ovviamente il gruppo di facebook è giusto un po' esagerato! Io non la penso affatto così, sia chiaro! (Ci mancherebbe altro!)

    Mone ;-)

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  18. Anche tu vittima di Blogger ed il mio commento è sparito?
    Bene...

    In sostanza dicevo che sì, i sacchetti biodegradabili sono una minchiata enorme (ma poi siamo sicuri che si biodegradino? Io ne buttai uno nella compostiera un anno fa ed è sempre lì!) però educano verso la buona abitudine delle borse in tela non usa e getta!!

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  19. Io invece avevo scritto che sono molto soddisfatto di questa, che regge oltre 20 kg. Fauntleroy

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  20. Caro Lord,
    tra i commenti spariti a causa del guasto di Blogger c'è anche la tua simpatica risposta al mio messaggio, nella quale accettavi ironicamente il mio appunto, facevi promesse per il futuro e - infine - chiedevi alla maestrina dalla penna rossa (che poi sarei io) di darti un voto.
    E io il voto te lo avevo dato, ma poiché è sparito anche quello te lo scrivo di nuovo: 9 e mezzo, mio caro e diligente scolaro. Come premio per la buona volontà dimostrata.
    Non mi dilungo: devo andare a vedere le proiezioni per scoprire se ci siamo liberati della vecchia sindaco.
    Un caro saluto.
    A.M. (architetto milanese)

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  21. I nuovi sacchetti puzzano, costano, e non tengono peso. Oltretutto basta lo spigolo di un pacco di pasta infilato per primo e si tagliano.
    L'ecologia non c'entra, infatti gli imballi del 90% dei generi alimentari sono plastica non bio. Quindi non ha nessuna senso non usare più i vecchi, che tra l'altro si potevano riutilizzare anche fra l'altro per l'immondizia.
    Io non butto i sacchetti in mare, ma li metto nel cassonetto e poi vanno nel termovalorizzatore, e come me tutte le persone civili. La plastica nell'oceano è un problema che non è dipeso dalle mie abitudini, e perciò non vedo cosa serva cambiarle...

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  22. questa mattina al supermercato sir -conad per una busta di plastica biodegradabile mi hanno addebitato 15 centesimi penso che abbiano battuto tutti i record, conservo lo scontrino per prova.Queste buste si rompono facilmente ed in più sono molto puzzolenti mi domando perchè i supermercati devono speculare anche sulle buste? quando vado al mercato anche per una spesa di 1 euro di verdura non mi fanno pagare la busta.

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