New York City e la scoperta di Chelsea


Parliamo un po' delle mie vacanze.
Quando due anni fa ero stato a New York per una settimana, avevo avuto l'impressione di aver visto un sacco di cose. Fu una di quelle vacanze con la guida sempre in mano, i ritmi serratissimi e la testa sempre voltata all'insù. Mi vennero delle vesciche talmente grandi, che i piedi si erano trasformati in un paio di Nike Air.
Quest'anno doveva essere una vacanza più rilassante, del tipo che: - A te interessa tornare a vedere la Statua della Libertà? No? Perfetto, perché anche io non ho intenzione di perdere altro tempo appresso a quella chiattona che nei film pare alta chi sa quanto e poi te la vedi dal vivo ed è una nana assurda... -.
E poi dovevamo incontrare il nostro amico tedesco che vive a New York ed è sempre bello stare con qualcuno che conosce la città, sa come viverla e non dipende da una cartina e infatti con lui abbiamo finalmente mangiato in ristoranti veri, ché a New York cenano tutti tipo alle sei del pomeriggio, roba che qui a Roma solo negli ospedali ti fanno mangiare a quell'ora e noi, abituati agli orari della Capitale, raramente riuscivamo ad uscire di casa prima delle undici e a quell'ora le cucine erano già belle che sprangate e quindi - Senti, sono stanco e ho una fame di Cristo, ti va hamburger e patatine? Ok, Alla grande! - e ci chiudevamo dentro i fast food. New York è piena di fast food aperti tutta la notte. Credo di aver mangiato così tanti hamburger che a fine vacanza avrebbero potuto prendermi il fegato, metterlo tra due fette di pane e condire il tutto con anelli di cipolla fritta.
Da un paio di mesi a questa parte, a New York è possibile sposarsi. Intendo dire, è possibile sposarsi con persone dello stesso sesso. I matrimoni gay sono stati approvati ed è stata proprio una bella conquista per la città che nel 1969 era teatro di violenti scontri tra omosessuali e polizia e che ha reso celebre Christopher Street  e in particolar modo il gay bar Stonewall Inn. È da qui che è cominciato tutto e se adesso abbiamo il gay pride, lo dobbiamo a New York.
Per molti anni il Greenwich Village è stato il quartiere gay per antonomasia. Qui si son svolte le prime lotte, si sono ottenute le prime conquiste e le strade sono piene di locali gay. Proprio lo Stonewall Inn un tempo fu un importante luogo di ritrovo, ma adesso a dire il vero, è diventato un luogo un po' triste, sempre semivuoto o frequentato da stranieri e insomma, il fascino che aveva una volta questo locale, con gli anni si è appianato e nella New York di questo nuovo millennio, quella dei matrimoni gay per intenderci, Chelsea è diventato il nuovo Greenwich Village.


Ecco, ti accorgi di essere arrivato a Chelsea, perché improvvisamene intorno a te ci sono solo ragazzi muscolosi. Ma una cosa inverosimili. Tipo che un isolato più sopra c'è ancora gente normale e un isolato più sotto solamente energumeni con bicipiti grossi come cosce e pettorali alla Schwarzenegger ai tempi d'oro. Praticamente il paese dei balocchi.
Ma Chelsea non è solo il nuovo quartiere gay fighetto dove innamorarsi ad ogni angolo... e vi assicuro che in 32 anni di vita, non ho mai visto così tanti boni tutti insieme e io non sono uno di quelli che dice bono a tutti basta che respiri, assolutamente no, ma Chelsea è veramente un quartiere popolato esclusivamente da modelli di Abercrombie e giocatori di rugby che hanno appena finito di posare per il calendario dei Dieux Du Stade... ma ho un pizzico perso il filo del discorso. Dicevo: Chelsea non è solo il nuovo quartiere gay, ma anche una zona in grande trasformazione. Da area industriale che era un tempo, con il mercato e il Meatpacking District, sta diventando un fiorire di nuovi palazzi, moderne installazioni e progetti di architetti di fama mondiale e sarà proprio qui che sorgerà il nuovissimo e mastodontico New Whitney Museum. Per non parlare poi delle stradine con i sampietrini e i palazzi in mattoni rossi che si contrappongono ai nuovi edifici in acciaio e verto e i vecchi caffè dal sapore retrò e i nuovissimi locali di design e tutto racconta di una New York da film in bianco e nero e con le strade piene di fumo e tutto parla di una nuovissima New York all'avanguardia e proiettata verso il futuro. Potrei trasferirmi a Chelsea anche adesso, fatemi mettere due paia di mutande in valigia e partiamo.


Una delle cose più fiche che ho visto quest'anno a New York, è la High Line. Le guide gli dedicano un trafiletto di poche righe e di sicuro non è una delle attrazioni più turistiche e però sarebbe un grave errore lasciare la città, senza prima aver percorso quel chilometro e mezzo sopraelevato. Mi spiego meglio: la High Line era una vecchia linea ferroviaria aerea, utilizzata principalmente per trasportare le merci senza intralciare il traffico stradale; ma con l'avvento del trasporto su gomma, questa ferrovia cadde in disuso e nel 1980 fu definitivamente chiusa. La vegetazione vi nacque spontanea e tutto rimase abbandonato fino al 2009, quando un tratto fu bonificato e convertito in parco pubblico grazie ad un meraviglioso progetto del paesaggista James Corner e degli architetti Diller Scofidio + Renfro. Adesso la ferrovia, ormai riconvertita a passeggiata, lambisce palazzi antichi e nuovissime costruzioni di architetti famosi. Le essenze arboree sorprendono con i loro profumi; giochi d'acqua stupiscono lo spettatore e i binari riaffiorano di tanto in tanto dal pavimento, ricordano la sua originaria funzione di ferrovia.
Ma basta parlare di architettura e facciamo un po' di gossip da quattro soldi; perché nella parte più meridionale del suo percorso, la High Line passa sotto il nuovissimo Standard Hotel, che ormai è stato ribattezzato dai neworkesi il naked hotel, dato che le grandi finestre lasciano intravedere tutto quello che accade all'interno delle stanze d'albergo e quando dico tutto, intendo dire proprio tutto e pare che ormai una buona percentuale degli ospiti dell'albergo, si diverta a mettere le proprie grazie in finestra e mostrare ai passanti le proprie doti amatorie. E come se non bastasse, sulla terrazza dell'albergo si svolge una delle serate più divertenti di New York, ma dei locali notturni vi parlerò in un altro momento... 

Commenti

  1. Ecco, quando ho iniziato a leggere di questa ferrovia convertita in parco/passeggiata ho pensato: "Ma non sarà mica quella che passa sotto a quell'albergo..." :-)

    E c'erano show in corso anche mentre sei passato tu? In pieno giorno?

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  2. ... ti piacciono proprio quelle calze eh? A natale come ad agosto ;P

    Comunque, mi hai fatto venire una gran voglia di andare a Chelsea (a parte che in questo momento andrei ovunque pur di allontanarmi da questa sconsolante Italia), e non per i boni muscolosi, no no, nè per l'albergo che solletica i pruriti dei passanti, no no, per l'architettura, ecco... ... cos'è quella faccia dubbiosa? Ti vedo sà!!!

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  3. Questa è una delle zone che ho più trascurato nella mia prima (e fino ad oggi unica) visita a New York. La aggiungo alle cose da vedere.

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  4. bellissimo e iteressante reportage!
    aspetto altra roba e poi mi organizzo per la prossima visita a NY non da turista standard...ho gia dato!
    lost

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  5. >>Enrico*
    No, nessuno show, né quando ci son passato di giorno, né quando ci son passato di notte. La solita sfiga!

    >>>Barone
    Ma sì dai, si possono coniugare tutte le cose senza problemi; architettura, musei e palazzi, e poi muscoli, muscoli e muscoli!!!

    >>>Signor Ponza
    Anche io nella mia prima visita ci avevo fatto un salto di passaggio. Una puntata al mercato e poco più. E invece questa volta mi sono proprio innamorato e son sicuro che tra qualche anno, con la costruzioni di altri palazzi, sarà ancora meglio.

    >>>lost
    La prossima volta vi dico dei locali notturni... prendi nota!

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  6. New York mi manca e non essendo tra i miei programmi a breve termine, intanto mi consolo con questa:

    http://www.youtube.com/watch?v=qtXCxjbBKks

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  7. Io devo aver visto troppe volte Queer as folk perche'quando hai iniziato aparlare dei matrimonio a NY mi vedevo gai' Il Lord e Sir sposi come Michhael e Ben a Toronto.....

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  8. Condivido... Chelsea e il Meatcan district son stati una scoperta meravigliosa.

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