E se chiudessero Wikipedia?


Qualche giorno fa ho letto che chiuderanno Nonciclopedia. Apriti cielo, il popolo di internet in rivolta.
Ok, io credo di essere andato su quel sito tipo una sola volta nella mia vita e ho pure cliccato quel link per sbaglio, ma questo non conta; perché quello che deve far veramente riflettere, è come un pincopallino qualunque pseudo potente di nome Vasco Rossi, abbia privato milioni di utenti di un sito, solo perché quel giorno gli girava il culo.
Che poi vabbè, a quanto pare la querela sarà ritirata e Nonciclopedia non chiuderà - Abbiamo scherzato, ve la siete fatta sotto eh!? -, ma comunque la notizia ha avuto un eco enorme.

Sull'onda emotiva di Nonciclopedia, ecco che l'edizione italiana di Wikipedia annuncia la chiusura del sito. Ora sia chiaro, questa non è una vera chiusura, ma piuttosto un gesto di protesta contro il comma 29 del DDL. Il disegno di legge attualmente allo studio, contiene infatti ancora la norma così detta ammazza-blog; una disposizione per cui ogni gestore di "sito informatico" ha l'obbligo di rettificare ogni contenuto pubblicato sulla base di una semplice richiesta di soggetti che si ritengano lesi dal contenuto in questione. Non c'è possibilità di replica e per chi non rettifica, paga fino a 12mila euro di multa.
Dice Wikipedia in merito alla legge:
«Purtroppo, la valutazione della "lesività" di detti contenuti non viene rimessa a un Giudice terzo e imparziale, ma unicamente all'opinione del soggetto che si presume danneggiato. Quindi, in base al comma 29, chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line e, molto probabilmente, anche qui su Wikipedia, potrà arrogarsi il diritto — indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive — di chiederne non solo la rimozione, ma anche la sostituzione con una sua "rettifica", volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti. Con questo comunicato, vogliamo mettere in guardia i lettori dai rischi che discendono dal lasciare all'arbitrio dei singoli la tutela della propria immagine e del proprio decoro invadendo la sfera di legittimi interessi altrui. In tali condizioni, gli utenti della Rete sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per "non avere problemi". Vogliamo poter continuare a mantenere un'enciclopedia libera e aperta a tutti. La nostra voce è anche la tua voce: Wikipedia è già neutrale, perché neutralizzarla?»
Ora, c'è da dire che quando ero piccolo io Wikipedia neanche esisteva e io le ricerche le ho sempre fatte sfogliano le pagine ingiallite di un'enciclopedia, che aveva dei paragrafi scritti con un carattere così piccolo che ogni volta mi ciecavo gli occhi e però, nonostante questi metodi che adesso sembrano del pleistocene, ho finito ugualmente gli studi e mi sono pure laureato con il massimo dei voti (e chi lo avrebbe mai detto eh!).
La vera questione non è se vivremo bene senza Wikipedia e quell'abitudine che ormai abbiamo fatto nostra di controllare le date di nascita dei personaggi famosi ogni qualvolta il loro nome venga fuori in una conversazione con gli amici - Hai visto c'è Cristina Quaranta in TV? Cacchio quanto è invecchiata, ma quanti anni ha adesso? Aspetta che lo vedo su Wikipedia... -, quanto piuttosto capire se possiamo vivere bene, anche con un governo che dopo aver comprato buona parte delle televisioni e dei giornali disponibili sul mercato, adesso ha paura dell'enorme potere che ha acquisito internet.
Che poi sia chiaro, ogni cittadino italiano è già tutelato dal reato di diffamazione grazie all'articolo 595 del Codice Penale e quindi questo comma 29 del DDL, è un chiaro segno del fatto che qualcuno vuole colpire l'unico canale ancora veramente libero: la rete.

Commenti

  1. Ma una volta non esisteva l'articolo 21 della Costituzione sulla libertà di opinione???

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  2. Questo DDL intercettazioni è sempre più una schifezza...

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  3. Il fatto è anche che uno non sa come combattere queste cose, la violenza è sbagliata, un referendum ma adesso è in programma già quello per la legge elettorale, certo che un aiuto i grandi colossi di internet tipo Google Facebook etc. lo potrebbero anche dare in ragione dei molti blog che chiuderanno e del relativo danno economico della minor pubblicità.

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  4. Ci saranno molti più laureati fuori corso, senza dubbio. Ma è davvero preoccupante quello che sta accadendo, ormai hanno alzato l'asticella della nostra tolleranza e quasi non ci scandalizziamo più.

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  5. Ma in quale mondo parallelo Cristina QUaranta e´un personaggio famoso?????

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  6. Il punto è proprio quello che evidenzi anche tu. I governi cominciano ad aver paura dell'enorme potenzialità di internet, di come si propagano e si espandono notizie, opinioni, idee.

    Vogliono il controllo totale, altro che democrazia, ed è per questo che sono pericolosi oltre che ipocriti.

    In nome della sicurezza ti privano della libertà, sotto ogni forma.

    Guy Fawkes "V"

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  7. Wikipedia,e quasi tutti i blog sono "maliziosamente" neutrali,a mio giudizio.Sarebbe veramente autorevole se si desse la notizia scevra dal commento o dalla (momentanea) gabbana.Quanto intervengono i servizi di sicurezza sulla diffusione di una notizia? Quanto siamo inconsapevolmente - spero- strumentalizzati?Luigi43

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  8. Ma c'é veramente qualcuno che ha preparato e superato esami universitari usando wikipedia?

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