Eliad Cohen #9


Incrociamo le dita, ma direi che siamo finalmente usciti da questa morsa di freddo che ha investito l'Italia.
Che poi, con l'arrivo di qualche bella giornata e qualche caldo raggio di sole, son sicuro che già in molti hanno già iniziato a pensare all'estate e come trascorrere il periodo delle vacanze e appena si parla di vacanze, sole e divertimento, ecco tornare e il ragazzo immagine più famoso d'Israele ed i suoi sketch, che promuovono l'emergente sito di viaggi gay Gay-Ville, fondato da Gadi e il bonazzo Eliad Cohen. 
Ovviamente squadra vincente non si cambia e quindi ancora una volta troviamo uno spot ironico e pieno di muscoli e testosterone e questa volta però, si aggiunge anche un messaggio pubblicitario ben preciso e ovvero: non affidarti a siti che possono riservarti brutte sorprese, scegli Gay-Ville "what you see is what you get!".
Che poi dici: - Ma per quale motivo i gay dovrebbero ghettizzarsi e prenotare solamente appartamenti e alberghi gestiti da gay? -. Beh, credo che in verità il discorso sia più ampio e che non si tratti esclusivamente di ricrearsi attorno un mondo ideale e popolato da unicorni profumati e maschi muscolosi che intonano canzoni di Cher ogni volta che aprono bocca; ma più semplicemente le coppie gay che viaggiano in giro per li mondo, vogliono essere sicuri che ad accoglierli troveranno un'atmosfera gay friendly, amichevole e disponibile nel caso abbiano bisogno di consigli su locali, bar o luoghi dove passare una serata in piacevole compagnia.
E voi quando prenotate un viaggio, scegliete di alloggiare in posti gay-friendly o dove capita capita?
Che poi, se a rifarmi la stanza viene uno come Eliad Cohen, allora prendo la carta di credito e prenoto subito un appartamento.

Commenti

  1. Se c'è la possibilità meglio gay-friendly, visto che c'è la premeditazione :P. A priori preferisco evitare spiacevoli inconventienti ed essere libero di divertirmi senza problemi :)

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  2. Adoro questo video.
    Ma quella signora con body all'americana è per caso la stessa che impersonava lo squalo/fashion crime nello spot sulla spiaggia?
    No, perchè adoro anche lei.

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  3. Io sfido la sorte e dove capita, capita. Poi non mi è mai capitato di andare in luoghi gay friendly, ma in Sicilia di tanto in tanto un abbraccio o un bacio ci scappa, anche se non è il massimo vivere con l'ansia... e vabbè :)

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  4. Dove capita o meglio dove si paga meno… non sono molto schizzinoso sull’alloggio, per me quello che conta è solo la compagnia e quella me la porto da casa :)

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  5. Per spirito di corpo, ove possibile, meglio gay friendly, in fondo se non la sosteniamo noi l'imprenditoria gay (e non parlo di saune) non sono certo i contributi statali a farlo.

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  6. Non decido il posto dove andare in base a quello, ma se dove decido di andare c'è un posto gay-friendly, a parità di condizioni e di offerta lo scelgo.

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  7. >>>zenlovr
    Ma sì, anche io se c'è la possibilità, preferisco il gay friendly.

    >>>Sarita
    Certo che è la stessa signora, ormai se la porta ovunque.

    >>>Michele Darling
    Comunque, anche in italia si stanno adoperando con B&B finocchi o gay friendly; a Roma ce ne sono parecchi.

    >>>Majin79
    Effettivamente di solito gli hotel gay friendly, sono sempre un pelo più cari degli altri. Ma credo dipenda anche dal servizio che offrono e quando parlo di servizio... non intendo pompini la mattina appena svegli (quelli si pagano extra...).

    >>>Macsi
    Ahahha, condivido. Secondo me si va quasi sempre sul sicuro. Poi ovvio che non prenoto la prima bettola con la bandiera arcobaleno, solo perché friendly...

    >>>Barone
    Ma creto che le mie vacanze non sono in funzione di un hotel fru fru, però se nel posto che voglio visitare c'è un albergo gay friendly che sembra carino e abbordabile, io preferisco quello.

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