La parata del 2 giugno


Il popolo della rete non è rimasto indifferente e, per tutta la giornata di ieri, su Facebook e Twitter si son susseguiti messaggi in favore delle vittime del terremoto in Emilia Romagna. La richiesta è quella di annullare la parata del 2 giugno e il viaggio del Papa a Milano, in modo da destinare i soldi risparmiati (si stimano intorno 4 milioni di euro) alle zone terremotate. Premesso che secondo me i viaggi del Papa andrebbero annullati tutti e non solo quando si svolgono in prossimità di catastrofi naturali; quello che però mi lascia più perplesso, è questo accanimento contro la parata del 2 giugno.
I messaggi su Twitter passano da un popolare "Chiediamo al presidente della Repubblica di annullare la parata militare a Roma" ormai copiato e incollato da migliaia di utenti, a messaggi di personaggio di spicco come un Antonio Di Pietro che scrive "Follia sperperare tanti soldi per la parata del 2 giugno. Opportuno utilizzare quei fondi per fini sociali e di solidarietà". Come se lui non sapesse che quei soldi sono ormai belli che andati. Cioè intendiamoci, io non tengo sotto mano la contabilità dello Stato, ma mi pare difficile pensare che i fondi per simili manifestazioni siano ancora dentro un cassetto, anche perché a Roma gli spalti sono ormai montati e la macchina "2 giugno" è bella che avviata.
Qui non si mette in discussione in alcun modo il dolore o la reale necessità di aiutare persone che non hanno più un tetto, ma credo che ricorrenze come quella del 2 giugno, non debbano per forza essere un'autocelebrazione fine a se stessa, ma piuttosto possano diventare un momento di condivisone e unione per questo paese che va sempre più per fatti suoi.
Non ho i dati Istat sotto mano, ma credo che a nessuno sia mai venuto in mente di cancellare l'Independence Day e anzi, per quello che so è sempre servito agli americani per celebrare il passato e guardare verso un nuovo futuro. Forse il vero problema è che anni di politici corrotti, hanno prodotto un sentimento di disaffezione verso il nostro paese eppure, senza parlare troppo per frasi fatte, credo che la classe politica italiana di cui tanto ci lamentiamo, non sia che lo specchio di una società corrotta, ignorante e sempre alla ricerca di una scorciatoia.
C’è stato il terremoto in Abruzzo e siamo stati tutti commossi e generosi nelle donazioni e poi però ce ne siamo dimenticati e l'Aquila è ancora così, tutta impacchettata e in attesa di resuscitare. Ora c'è il terremoto in Emilia e di nuovo tutti bravi a diffondere il numero della Protezione Civile (mandare un SMS al 45500 per donare 2.00 €), ma mi chiedo cosa succederà tra qualche mese e in quanti se ne ricorderanno ancora.
Il disarmo per quanto successo in Emilia è totale e probabilmente a chi adesso dorme dentro una tenda non interessa nulla di vedere i militari sfilare per i Fori Imperiali; ma quelli per il 2 giugno sono con tutta probabilità soldi già spesi e a mio avviso, va colta l'occasione per far diventare questa manifestazione, un reale momento celebrativo per la nostra Repubblica. Una dimostrazione che questo paese riesce a rimanere compatto, nonostante le disgrazie e nonostante la mala amministrazione dei politici. Intendiamoci, non dico che da domani dobbiamo uscire di casa con la bandiere come vestito, come fece Geri Halliwell ai tempi delle Spice Girls e lo so bene che quelle del 2 giugno saranno solo chiacchiere noiose e che occorre ben altro per asciugare le lacrime e ricostruire, ma in un periodo dove ognuno sembra impegnato a guardare i fatti propri per riuscire ad arrivare a fine mese e superare questa maledetta crisi, forse un iniezione di coraggio da parte delle istituzione potrebbe non essere una cattiva idea. A patto che dopo le parole, arrivino anche i fatti e che il tutto non si trasformi in un triste sequel di quanto accaduto in Abruzzo.

Commenti

  1. Parlo da coinvolto: il mio compagno si trova con la sua famiglia nella tendopoli... non credo che il mio intervento possa essere obiettivo. Prendete qualche spunto buttato qui per quel che è:

    1) la richiesta di sospendere la parata del 2 giugno girava già prima del terremoto. Si chiedeva, in un anno di crisi e sacrifici, di rinunciare per non investire soldi pubblici in questa manifestazione. Ieri, sembrava che ci fosse un motivo in più per sostenere questa scelta ma come giustamente dici, ormai la macchina organizzativa è troppo avanti e se si facesse una sospensione non sarebbe per risparmiare, ma forse solo a titolo di "rispetto". Ho sostenuto e diffuso anch'io questi twitter ieri pur sapendo che il tema è più complesso, anche quello della rappresentanza.
    2) I soldi della visita papale a Milano, anche quelli ahimè, ormai siamo troppo avanti. L'incontro organizzato è mondiale. Qui in lombardia sono già arrivate, ospitate nelle case dei privati, famiglie da tutto il mondo. La chiesa paga la gran parte dell'organizzazione ma i cittadini si sobbarcano comunque altre spese (sicurezza, organizzazione, ordine pubblico...). E' opportuno? Forse si, forse no, ma forse non può essere fermato ora.
    3) In rete ieri si discuteva, pari pari all'incontro della chiesa, alla sospensione del Gay Pride di Bologna, terra direttamente coinvolta. Anche questo è autofinanziato ma al comune spettano comunque i costi generali.
    E' giusto sospenderlo e devolvere ai terremotati?

    Con che criteri si deve valutare quando si e quando no?
    Per i militari è importante non rinunciare alla festa delle forze armate, per i cattolici è importante non rinunciare all'incontro papale, per i gay è importante non rinunciare al gay pride...

    Non so proprio, non ho risposte. Sono solo confuso.

    RispondiElimina
  2. Dio In, quanto ti stimo!

    Lord, condivido le tue riflessioni. Sarebbe molto più utile tentare di dare un senso a questa festa, che ci renda tutti più partecipi.
    Quest'anno terremoto a parte, visto che il paese vive una situazione tale per cui la gente non sa arrivare a fine mese (e parlo no per frasi fatte ma perchè così è pure per me) si poteva pensare di spendere di meno coinvolgendo magari la popolazione in altro modo. Ma non si è fatto. Quindi ci teniamo la parata e tant'è

    RispondiElimina
  3. Fermo restando che In, onore al merito, è decisamente più razionale e riflessivo di quanto - al di fuori da ogni ipocrisia - saremmo noi (o perlomeno io) al suo posto, sono d'accordo con te Lord sulla questione economica, circa la quale mi pare si cerchi soltanto di fare un po' troppa demagogia e populismo. Sono però anche convinto che (magari sarà così, me lo auguro) forse la parata andrebbe fatta in tono minore, senza tutta la pompa magna prevista, e forse non sarebbe male mandare qualche delegazione ufficiale nella medesima giornata nelle zone colpite, per fare sentire gli "attendati" un po' più protetti, o almeno un po' meno soli: credo che sarebbe molto apprezzato (non dimentichiamoci che le forze dell'ordine ed i militari sono sempre in prima fila e fanno moltissimo per aiutare materialmente e moralmente la gente in simili circostanze, spesso correndo anche notevoli rischi personali).

    Quanto al Papa, a Milano sono già arrivate persone da tutto il mondo, per cui è effettivamente un po' complesso annullare il tutto: la riflessione che mi limito a fare è di altro tipo. Durante il terremoto in Umbria il Papa non si è fatto vedere ma ha mandato in sua vece degli alti prelati. Durante i terremoti che stanno colpendo l'Emilia il Papa... non prevede alcuna visita ma manda in sua vece degli alti prelati: ora io dico, d'accordo le ragioni di sicurezza, ma non sarebbe il caso che una presenza così importante per la vita di molte persone (per quanto non per la mia) si prendesse la briga di andare a portare un po' di quel conforto tanto predicato, ma poco praticato?

    RispondiElimina
  4. io non so quanto lo stato dovrà spendere per le diverse manifestazioni ( compreso il gaypride).. dico solo che se qualcosa potesse essere evitata e risparmiata per chi ha bisogno, per uno stato in crisi, per gente che soffe, allora è meglio risparmiarla... non sarà certo un giorno di celebrazioni a ricordarci l'importanza delle forze armate o la necessità di intervento per i diritti civili, ne un giorno può cambiare la mentalità dei peggiori. Certo, un giorno è un inizio, ma se ci sono altre necessità, e se a dover pagare è lo stato, e quindi noi, allora è meglio dare la precedenza a queste impellenze, e magari spostarne altre di "minore" rilievo ove possibile.
    spero di essermi spiegato :)

    RispondiElimina
  5. Si quella di quest'anno ormai è partita al massimo si potrebbero risparmiare i soldi della benzina dei mezzi, però quello che si potrebbe fare è annullare già da adesso quella del prossimo anno o limitare certe spese nel settore degli armamenti in generale creando un fondo per gli aiuti visto che i bisogni di tutte le popolazioni terremotate dureranno per ben più tempo.

    RispondiElimina
  6. Ormai il denaro per l’organizzazione di questi eventi sono già andati, come molti hanno scritto.
    La parata del 2 giugno è importante, è un evento nel quale si ricorda l’unione nazionale, perché noi italiani ci ricordiamo di essere una nazione solo dopo le disgrazie.
    La visita del papa a Milano non so quando ci sia, vivo vicino a Milano, pensa quanto mi interessi. Questa vista è però importante per molti fedeli, molti di essi hanno problemi personali, per loro la visita del papa è vitale. Inoltre non è da escludere che l’arrivo del papa in Lombardia porti turisti e dunque denaro, c’è un indotto incredibile, annullare questa visita in tempi di crisi mi sembra paradossale.
    Forse i politici che hanno proposto queste iniziative vogliono fare bella figura, molte persone poi non analizzano la situazione nel vero senso della parola, si fanno abbindolare.
    Quindi io sono favorevole a queste manifestazioni, ma lo sono anche per l’aiuto concreto per l’Emilia. Per cui mi domando: “Siamo sicuri che non ci sia un altro modo per ottenere del denaro, per aiutare le aree colpite dal sisma, soprattutto in Italia con tutti gli sprechi…”
    E’ necessario e doveroso aiutare la regione Emilia-Romagna, essa è uno dei motori dell’economia italiana, ci sono molte aziende che rischiano la chiusura, in un periodo di difficoltà economiche è impossibile lasciare quest’area nel dimenticatoio.
    In poche parole aiutare l’Emilia equivale ad aiutare l’economia nazionale e duqnue l’Italia.
    Buona serata ^_^

    RispondiElimina
  7. X Barone: a L'Aquila il papa è venuto non mi ricordo quante settimane dopo il sisma e a quanto pare le critiche ricevute all'epoca non sono servite per il futuro e ora ripete lo stesso errore...

    per il resto sono favorevole con voi le spese oramai sono già state fatte però si potrebbe fare qualcosa...di sicuro la solidarietà nazionale come avvenne per il terremoto a L'Aquila (per favore non dite in Abruzzo) per altro non lo so...ma una speranza l'Emilia al contrario di L'Aquila ce l'ha, è uno dei motori dell'economia italiana e quindi al governo e alla nazione intera interessa che essa riparta al più presto in modo da cominciare a ripagare le tasse e a produrre ricchezza...cosa che al giorno d'oggi interessa alquanto tutti sappiamo il perchè...L'Aquila era una città in crisi già prima del terremoto e averla o non averla risistemata non interessa a molti, soprattutto perchè i soldi da spendere sono molto più di quelli che in un futuro verrebbero ripresi...spero da aquilano che non sia così e da studente bolognese mi auguro che l'emilia riparta presto...terra meravigliosa...

    RispondiElimina
  8. Mi trovi completamente d'accordo. Da un lato bisogna poi differenziare chi, per impulso o per essere populisti (vedi appunto Di Pietro) chiedeva di annullare la parata per destinare i soldi ai terremotati e chi, dall'altro lato, chiedeva di annullare la parata per motivi di rispetto. In entrambi i casi sono abbastanza contrario, principalmente per tutti i motivi che hai elencato.

    RispondiElimina
  9. Realmente vogliamo la parata del 2 Giugno per festeggiare l'unità d'Italia? MA PER PIACERE!!! Posso essere fanatico di essere italiano per tante (tante?) cose ma non perchè sia un paese unito! Una parata cambierebbe qualcosa? NO, Anzi! Abbiamo veramente bisogno di vedere sfilare le forze armate che con le armi pensano di portare la pace perdendo al vita? MA PER PIACERE!!!

    Sul Papa stendiamo un velo pietosissimo. Sono convinto che in ogni Papa si reincarni una diva del passato, altrimenti tutto questo protagonisto non me lo saprei spiegare.
    [La chiesa deve vivere e adempiere la sua missione in povertà e persecuzione (abbandonare la logica della ricchezza e soprattutto del potere), mettendosi dalla parte dei poveri e soccorrendoli. La chiesa è insieme santa e bisognosa di purificazione, deve camminare perciò nella via della penitenza e del rinnovamento (non del trionfalismo e della conservazione).]
    Chiesa: elogio all'incoerenza.

    Il Gaypride è palesemente una manifestazione pacifista che sarebbe solo un'iniezione indolore di spensieratezza, ottimismo e sorrisi per la popolazione colpita dal terremoto e non solo. Essendo autofinanziato, portando anch'esso notevole quantità di pubblico (che con l'occasione si fermerebbe sicuramente a dare una mano, ma anche due...) E nonostante abbia anch'esso spese sostenute dalle istituzioni (cmq bassissime e non paragonabili alle altre due parate sopracitate) le spese sarebbero ridotte al minimo.


    Che vogliamo fare?
    Fiero di essere gay? Sicuramente!
    Cattolico? Ehm no, ateo, se lo fossi, ovviamente sarei anticlericale.
    Fiero di essere italiano? In parte. Filopolitico? AhAh.

    "Se non fossi gay, mi paicerebbe esserlo!" - Michael Cunningham

    [Un abbraccio per (In) e per la sua dolce metà]

    NB: Siamo tutti convinti che i terremoti avvengano casualmente per motivi cosiddetti "naturali"?

    M1

    RispondiElimina
  10. VI COPIO E INCOLLO DUE SEMPLICI RIGHE DETTE DAL MINISTRO DELLA DIFESA:
    "la presenza dei militari a Roma per la parata sarà ridotta di oltre il 20% per non distrarre le forze impegnate nelle zone terremotate, non si alzeranno in volo le Frecce Tricolore.

    >>>(In)consapevole
    Dalla tua confusione, riescono ad uscire ugualmente parole sagge e ponderate. Un abbraccio.

    RispondiElimina
  11. M1, purtroppo sempre più spesso nei commenti a blog e articoli di giornale si leggono tante sparate populiste e inutili come le tue. Non meriti altri commenti.

    Sono d'accordo con te Lord, non è certo risparmiando qualche milione di euro dall'unica festa nazionale che ultimamente era piuttosto sentita che si ricostruirà l'Emilia.
    Forse pochi di quelli che parlano a vanvera sanno che uno Stato ha diverse voci nella spesa pubblica severamente regolamentati da Corte dei Conti, Banca d'Italia e BCE, non sono i nostri 500 euro che se non compriamo il televisore a led li possiamo usare per riparare la lavatrice...
    Se poi pensiamo invece ai numerosi sprechi dello Stato, allora si. Vendiamo immobili e aspettiamo sta maledetta spending review e poi vediamo dove possiamo prenderli.
    Accisa sulla benzina esclusa, ovviamente.

    RispondiElimina
  12. Ciao, non possono non fare la parata quest'anno perché i soldi li hanno già stanziati ma non metteranno in strada carri cavalli e aerei? Bene. Allora annullassero quella del prossimo anno. Il ricevimento del quirinale del primo giugno, quello lo si poteva annullare se non per risparmiare almeno per rispetto... che si ricevano a fare i soliti baubau implicati inquisiti ecc ... vedi travaglio dal minuto 5.00 circa - http://www.youtube.com/watch?v=X4aSXYO4AxI Un ricevimento sobrio? da 2000 invitati? Per piacere. Tutto quanto ridicolo.
    L'unità d'Italia l'anno scorso l'abbiamo celebrata tutti quanti con tutti i crismi. Qui in Emilia siamo tutti terrorizzati, ma uniti e penso che nel resto d'Italia in molte parti d'Italia della parata non se ne senta il bisogno per sapere che siamo uniti (basta un europeo, un mondiale di calcio, una medaglia olimpionica, una partita di tennis, un calcetto coi propri amici alle volte :P). Quindi? Boh. Sul papa non mi esprimo: lo stato del vaticano è stato a sé. Se vogliono spendere i loro soldi per feste della famiglia inutili facciano. Discorso Pride sinceramente non so: non vedo niente di male a manifestare, ma l'avrei rinviata di un mese e mezzo o a Settembre. So solo che qua si vive ogni giorno nella paura di non rivedere più i propri amici, parenti, cari e di tutte queste polemiche non ce ne facciamo niente. Noi vogliamo ricominciare subito e tornare alla nostra vita normale, anche se normale non lo sarà più. Un abbraccio Lord e grazie per il tuo blog che mi distrae dalle preoccupazioni di tanto in tanto. JJ.

    RispondiElimina
  13. A Barone sulla visita papale:
    fatto!

    potto

    RispondiElimina

Posta un commento