Il London World Pride


Lo scorso anno l'organizzazione spettò a noi romani e, tra litigi interni e organizzazione manchevole, portammo a casa questo EuroPride che se non fosse stato per la presenza di Lady GaGa confermata tipo cinque minuti prima della parata, l'evento sarebbe passato abbastanza in sordina.
Quest'anno la patata bollente è passata nelle mani dei londinesi e da EuroPride si è trasformato in WorldPride.
Che poi io non lo sapevo, ma a Londra puoi partecipare alla parata solo se sei una delegazione registrata e questo significa che loro sfilano e tu li guardi dal marciapiede. Un po' tipo il Carnevale di Rio o la parata di Jebediah Springfield nei Simpson. Tu stai sul marciapiede. Loro in strada. Non puoi unirti alla parata. Al massimo puoi camminare al suo fianco. Loro ordinatamente divisi in categorie, tu in mezzo al caos, tra curiosi, gente che fa shopping e macchine che sfrecciano a tutta velocità.
E adesso vi dico anche la seconda grande differenza tra il gaypride londinese e quello che conosciamo noi italiani e ovvero a Londra le varie comunità del mondo lgbt, sfilano divisi in categorie, dimostrando come si possa essere omosessuali in qualsiasi contesto quotidiano. E quindi ecco passare i marinai gay nello loro tipiche divise bianche (vi amo) e poi i militari e gli assistenti di volo della Britih Airwais e poi quelli di Google e gli impiegati della banca Barclays e tutti sfilano ordinatamente e mostrandosi a viso scoperto e senza timore e ci sono gli omosessuali del mondo politico inglese (categoria fantasma nel nostro paese) e il gruppo di Stonewall (che è la principale organizzazione lgbt inglese) e la rappresentanza di Amnesty International e i leather vestiti di pelle nera (oh, questi non mancano mai) e gli sportivi (sportivi gay?) e i rugbisty che mi hanno fatto innamorare un paio di volte e i calciatori (calciatori gay?? Saranno state comparse pagate per fare presenza...) e i nuotatori in costume da bagno e poi quelli che all'inizio avevamo scambiato per supereroi mascherati, ma che invece si son rivelati essere feticisti di non so quale pratica sadomaso. Abbiamo preso il corteo dalla fine e non siamo riusciti ad arrivare alla testa per quanti gruppi differenti  hanno riempito quella strada. Zero musica. Niente carri. Solo una marcia di protesta politica che chiedeva a gran voce il riconoscimento di diritti come il matrimonio egualitario anche alle coppie gay e una severa lotta contro il bullismo omofobico e la depenalizzazione al livello mondiale nei riguardi di omosessuali e transessuali.


Vista in questo modo verrebbe da pensare: - Vedi come sono civili loro, che non confondono il gaypride con il carnevale! -, ma la verità è ben diversa. All'inizio era stato pensato un pride che fosse una grande "celebration" chiassosa e baraccona e con la musica a palla e i carri folcloristici e probabilmente anche le trans a tette di fuori. Invece poi gli hanno tagliato i fondi e li hanno costretti in strada senza bloccare la regolare viabilità e gli hanno raddoppiato il costo dell'affitto di Trafalgar Square (dove è stato montato il palco per il raduno finale) e li hanno obbligati a finire tutto entro le 18:00 con il conseguente spostamento dell'orario di inizio dalle 13:00 alle 11:00 del mattino. Cioè, io alle undici di mattina ho ancora le cispe negli occhi.
Il risultato è che hanno dovuto ridimensionare tutto l'evento. Figuriamoci che non c'è stata neanche una guest star d'eccezione e io pensavo spuntasse da un momento all'altro una Kylie Minogue affiancata da cento modelli a petto nudo e invece non si è fatta viva neanche una Kelly Rowland qualunque, così per dire.
Mi pare di capire che questo WorldPride non fosse proprio ben visto dalle autorità locali.
Eppure è stato ugualmente un successo e la comunità ha dimostrato di saper far fronte ai problemi con grande spirito collettivo e organizzandosi in modo che i contenuti non fossero tagliati insieme ai fondi.
Ora chiedetemi: - È stato un pride spettacolare? - beh, no.
Il quartiere di Soho completamente invaso di gente che sembrava di stare in discoteca il giorno di capodanno è stato uno spettacolo sicuramente fuori dal comune e la creatività, le stranezze e i colori che da sempre caratterizzano i gaypride di tutto il mondo, quelli non sono mancati e però l'organizzazione ha fatto acqua da tutte le parti, con orari in continuo slittamento e modifiche dell'ultimo secondo e l'intero evento mi è parso estremamente sottotono. Insomma, tutto molto fico, ma sembrava una cosa organizzata da noi italiani... non so se mi spiego.

Che poi ci sarebbe da analizzare anche l'aspetto ludico del WorldPride e sto parlando di tutte le feste che gli orbitano attorno e i locali tirati a lucido e le finocchi inglesi neanche troppo diverse da quelli italiani e i turisti che con la scusa del pride, si chiudono negli afetr per poi riemergere quattro giorni dopo con una faccia che sembra quella di un vampiro e non sto di sicuro parlando dei vampiri di True Blod, ché quelli sono tutti boni e muscolosi. Comunque direi che per oggi vi ho annoiato abbastanza, magari di tutto questo parlerò in un altro momento...

Commenti

  1. Che storia! Non avrei mai immaginato un pride così, però alla fine ogni pride é emozionante ugualmente.

    RispondiElimina
  2. Mi aspettavo più civiltà da parte delle istituzioni inglesi.. sono sempre avanti. invece stavolta meglio da noi? però al pride non sono mai andato neppure qua in italia. bella la sfilata organizzata così... ha un suo perché..

    RispondiElimina
  3. certo che pero neanche una citazione alla Biagina!!!...

    RispondiElimina
  4. ..mbè non considerando l'unico spostamento di orario dalle 13.00 alle 11.00, a me è sembrato ben fatto, nonostante avessero fatto tagli al budget e quindi ridotto la parata e le esibizioni. Di sicuro diverso dal nostro.

    RispondiElimina
  5. partecipato a diversi pride a Londra ed e' sempre cosi'... parata civilmente di qualita', ma mai divertente proprio perche' possono sfilare solo le "associazioni" e le genti lungo il percorso a guradare.

    il bello viene sempre dopo soho invasa per 24 ore dalla qualunque che non si cammina per le strade.

    simile ad un pride come viene inteso da noi, cioe' carri musica e baldoria e travestimenti, e' solo quello di Brighton lungo la marine parade.... fabuloso!!!!

    RispondiElimina
  6. Ciao, nemmeno io ho mai partecipato ad un gaypride, di cio che hai descritto apprezzo la presenza di quelle categorie che da noi sono fantasma ;)

    RispondiElimina
  7. anche se l'anno scorso l'europride si è salvato solo alla fine, il sindaco comunque ne è uscito con le ossa rotte, visti i fischi che si è preso quando lady gaga lo ha ringraziato a nome della città di roma, se ben ricordo..

    a londra, a parte i tagli che ci son stati - di cui dovrei aver letto qualcosa, da qualche parte..- la netta distinzione tra chi guarda e chi invece sfila mi ha lasciato un pò così..:-/
    ..peccato!

    invece l'idea delle sfilate in base alla categoria, (giocatori di rugby, assistenti di volo..) se fosse possibile anche qui.. vuol dire che sono protagonista in un film di pura fantascienza!!:D

    dr.who

    RispondiElimina

Posta un commento