I compagni di viaggio


Gli amici sono tutto. È con loro che trascorriamo i momenti più divertenti della nostra vita ed è con loro che vogliamo condividere le nostre emozioni. Perché un amico sa capirti meglio di chiunque altro. 
Eppure, ho imparato che non puoi dirti veramente amico di qualcuno, se prima non ci hai fatto una vacanza insieme. E non tutti gli amici sopravvivono ad una vacanza.
Il fatto è che con molti amici ci stiamo bene e ci divertiamo e poi però, finite quelle tre/quattro ore di chiacchiere, risate e confidenze, ognuno torna a casa propria e chi se ne frega se nel loro privato sono dei pazzi disposofobici che accumulano oggetti come in quella trasmissione di Real Time, dove la gente vive sepolta dalle cianfrusaglie.
In vacanza non ci sono uscite d'emergenza. Si sta insieme dalla prima colazione, fino al momento della buonanotte e se c'è una cosa che ci ha insegnato il Grande Fratello, è che quando si vive per troppo tempo gomito a gomito, le emozioni sono amplificate e la gente diventa pazzah. Ed è qui che scopriamo i veri caratteri dei nostri amici.
Il concetto di vacanza impone uno stacco mentale dalla routine e dai pensieri quotidiani e non importa dove, ma in vacanza vogliamo stare rilassati e fin quando al tuo fianco c'è il tuo ragazzo, ormai collaudato e che conosci alla perfezione, allora non ci sono problemi (anche perché lo puoi mandare a quel paese in tranquillità, che poi il modo di fare pace si trova sempre...), ma quando invece entrano in ballo gli amici ed iniziano ad esserci troppe teste da mettere d'accordo, allora si finisce sempre che per prendere una decisione, bisogna chiudersi in conclave e aspettare la fumata bianca.
Il problema è che ognuno di noi vorrebbe portare all'interno del gruppo le proprie abitudini, perché fare le cose in modo diverso non ci rilassa e in vacanza invece vogliamo essere rilassati. Solo che poi capita che le nostre abitudini limitano le abitudini degli altri e quindi nascono le discussioni.
Il cibo solitamente è uno dei dilemmi principali e io posso capire se sei tipo celiaco e allora ok, sei  anche giustificato; ma di solito la gente ha solo fisse stupide e ci sono quelli che possono mangiare solo cose coltivate in Tibet durante il solstizio d'inverno, ché altrimenti gli viene la colite spastica e poi non dormono la notte e allora ti fanno girare tutta la città, mentre tu sei lì che muori di fame.
Oppure quello tirchio, che lui prima di sganciare cinque ero deve valutare tutte le opzioni disponibili e controllare il cambio e vedere se è effettivamente è la scelta più vantaggiosa e - No, io non lo prendo che non mi va... magari poi mi fai assaggiare il tuo. - e scroccano a destra e a sinistra senza mai aprire il portafogli.
Non manca mai quello che non prende decisioni e qualunque cosa tu dica a lui gli va bene e all'inizio sembra il compagno di viaggio ideale, perché ti lascia fare tutto quello che vuoi senza problemi e però capita la situazione in cui tu vuoi fare una cosa e un tuo amico ne vuole fare un'altra e allora serve un terzo parere che faccia da ago della bilancia e lui ti risponde:  - È uguale veramente, scegliete voi, per me va bene tutto... -.
Situazione opposta, è quello che invece ha da ridire su tutto, ché l'amico di un amico gli ha raccontato che quel posto è brutto e quindi lui no, assolutamente non verrà e poi la guida dice che sarebbe meglio l'altro percorso, ché se facevamo in quell'altro modo ci mettevamo di meno e per fare la brace la diavolina è meglio dei ciocchi di legno e stai sicuro che qualunque cosa tu dica, lui avrà sempre una soluzione migliore.
Puoi conoscere i tuoi amici quanto ti pare, ma in vacanza è tutta un'altra storia e se non hai scelto bene i tuoi compagni di viaggio, in un men che non si dica quella che doveva essere una vacanza rilassante, può trasformarsi in un'esperienza complicata; fatta di compromessi, moderazioni e momenti in cui devi contare fino a venti, prima di dire quello che realmente ti passa per la testa.
Loro sono i tuoi amici; non pensavi potessero avere tutte queste fisime e paranoie, ma rimangono sempre i tuoi amici. Forse.
Che poi, secondo me anche se vai in vacanza con altra gente, non bisogna fare per forza tutto insieme come se fossimo gemelli siamesi uniti per le chiappe da un lembo di pelle. Voglio dire, è bello passare del tempo in compagnia, ma bisogna anche rispettare gli altri e se appena io dico la parola "museo", tu ti arrotoli una corda attorno al collo perché tu nei musei ti rompi troppo le palle e io invece non vedo l'ora di andare a vedere quella mostra di vasi dinastia Ming del sedicesimo secolo o se io voglio mangiare da Burger King e ingozzarmi di patatine fritte e tu invece vuoi solamente il pesce azzurro raccolto a mani nude da pescatori ciechi o io voglio andare a fare shopping e tu hai organizzato una gang-bang per trombare tutto il pomeriggio nei camerini bui di una sauna... beh io direi che l'unico modo per sopravvivere è quello di dividersi, passare del tempo da soli e poi ci si rivede tutti più tardi e ci raccontiamo allegramente quello che abbiamo fatto.
Perché le vacanze devono essere vacanze per tutti e possiamo essere amici quanto ci pare, ma è umano avere opinioni e idee differenti e io son dell'idea che dividersi è il modo migliore per rispettare i gusti di tutti.
Perché in vacanza non si può perdere tempo a litigare. Ché senno si parte amici e si torna conoscenti. 

Commenti

  1. Tutto giustissimo. Potrei averlo scritto io questo post (vabbè, tu scrivi meglio di me, ma hai capito cosa intendo).
    Cmq, a propsito del primo punto ("non puoi dirti veramente amico..."): sai che io avevo un amico carissimo e, in seguito a una vacanza in Puglia nel 1998 non ci siamo MAI PIU' sentiti?

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  2. Vacanze con amici?? Dopo aver abbandonato qualcuno a Londra e qualcunaltro a Malaga..ho imparato a gestirle meglio..tutti più indipendenti..così c'è anche di più di cui parlare..sennò..10-15 giorni un "contatto" no stop 24 ore al giorno metterebbe a dura prova anche il più solido dei rapporti!

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  3. Le vacanze son da fare o col fidanzato, a cui puoi amorevolmente dire quando ha rotto la minchia e a altrettanto amorevolmente imporre quello che vuoi fate tu, o metti il muso. Cioè, lo faccio poco ma ho un master in tecnica di mettere il muso. Oppure con quegli amici che ti conoscono talmente tanto che al solo guardati capiscono che piega sta prendendo il tuo umore e già sanno se una cosa che piace a loro può interessare pure a te. E cmq sempre da fissare prima di partire la regola "liberi tutti": come dicevi, non è che se si fa il check in assieme allora si deve essere indissolubilmente uniti fino al rientro

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  4. ahahhah tutto vero ^^
    io dopo una settimana inizio a sclerare e mi immergo in quache romanzo gigantesco per riuscirne a fine vacanza.. negli ultimi viaggi le cose sono andate meglio.. gruppi più piccoli e affiatati.. le mie amicizie durano da oltre 10 anni percui un pò ci si conosce.. e di vacanze ne abbiamo fatte..

    Cmq si.. la scelta dei compagni di vacanze è sempre critica.. ogni tanto ci concediamo anche noi il pomeriggio o la giornata da soli..

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  5. Giustissimo. Nella mia esperienza un motivo di lite e´stato "a che ora ci alziamo domani mattina?" con quello che alle 6 e piu' attivo di un grillo salterino anche se a' andato a dormire alle 5:30 e quello che nonostante sia andato a letto alle 9:30 a mezzogiorno e´ancora uno zombie con gli occhi che stanno aperti con uno sforzo sovraumano....

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  6. CONDIVIDO TUTTO! ti seguo per caso e sei sempre più avvincente... complimenti

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  7. Tra qualche giorno parto con 2 amici che non vedevo da 6-7 anni. Si può dire che li conosco ma non li conosco. Un po' mi spaventa l'idea, ma poi penso che magari partire con dei semi-sconosciuti sarà un bene. In genere le persone cercano di dare il meglio al primo impatto, di fare una certa prima impressione... vedremo...

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  8. Uno dei metodi infallibili per testare un amicizia è la famosa vacanza in barca a vela.

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    1. E fu così che la barca rientrò al porto senza l'equipaggio...;-)

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  9. che poi in una settimana di vacanza anche separarsi un pomeriggio dal proprio fidanzato non mi pare un delitto se dovesse capitare; io voglio andare al mare e tu ti sfrangi i maroni?...ci vediamo tra tre ore e tutto come prima...

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  10. >>>Filo
    Ahahha
    mi verrebbe da chiederti cosa è successo in quella vacanza in puglia...

    >>>JuB
    Ma infatti, non stiamo mica al Grande Fratello!

    >>>Max
    Condivido in pieno. Solo che alcune volte uno si fa prendere dall'entusiasmo e organizza le vacanze con gente sbagliata. Ma dagli errori si possono imparare molte cose. True story.

    >>>Narciso
    Guarda, ti dico che io ho amicizie che vanno avanti da tantissimi anni, ma non abbiamo mai organizzato vacanze insieme. Forse anche questo è un modo per volersi bene: capire che su certe cose non saremmo proprio compatibili.

    >>>Simone
    Ahahaha è vero, c'è sempre chi si alza con il canto del gallo e chi dorme fino all'una.

    >>>riogaprocida
    Ah, ma grazie! Mi spronate a scrivere quando mi dite così...

    >>>@tapiasaria
    Vabbè, ma dove andate con questi due amici che non vedi da 7 anni??

    >>>loran
    Lì veramente bisogna portarsi dietro un coltello affilato.

    >>>pbrown
    Ma completamente d'accordo. A New York è capitato più di una volta che io sono andato a fare shopping da una parte e il mio raga da un'altra.

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  11. hahahaha gli esempi del rompicazzo alimentare sono un tajo! Il dividersi e rinunirsi nel mio caso ha sempre funzionato...adesso che invece vado più in coppia adotto la strategia della goccia cinese o quando non funziona della prevaricazione!

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  12. concordo a pieno.. credo di esser stato taggato anch'io come "conoscente" da una vacanza a Parigi. oltretutto era la prima volta che visitavo la Francia. eravamo in tre, ma vabbè.. talvolta le vacanze con gli amici si rivelano proprio come una cartina tornasole..

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  13. dr.who..(3 agosto 2012 11:35)

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  14. ..ehm, aggiungerei, dal mio commento di cui sopra, che mi è capitato prefortuna/purtroppo una sola volta in cui preso dalla fregola di voler visitare un posto, vuoi perchè magari c'hai l'occasione e perchè l'età che non aspetta.. il tutto è stato organizzato in maniera affrettata, tipo "sì, sì..andiamoci!!", il che risulta propositivo ma che poi è stato, a mio avviso, disorganizzato, ed anche un pò un incubo. vai a vedere che le persone con tutta la loro buona volontà di stare insieme, pensano solo a se stesse.. perchè essendoci già stati, fanno i fighi e vogliono vedere solo questo o quello, quindi poi in loco ti snobbano un casino e tu, o rimani solo come un coglione, o li segui!!..il risultato è che oltre ad aver sbagliato in prima persona, per tante ragioni, a mio avviso l'esame di coscienza me lo faccio, vai a vedere che hai semplicemente organizzato il tuo viaggio, che si ripete in pompa magna solo una sola volta l'anno, con dei tipi sbagliati!!

    c'est la vie!
    dr.who

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  15. @JuB..già!
    aggiungerei anche: non tutti i mali vengono per nuocere..
    ;-)
    dr.who

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  16. Tutte le vacanze che ho fatto, sn sempre andate bene, amici o conoscenti che siano stati e se si litiga, amici come prima! Non sono una diva e non soffro di divisimo, a volte essere maturi significa anche fare un passo indietro.

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  17. andiamo in sardegna... vicino Cagliari. In realtà li ho incontrati ad una cena di recente, e da li è nata l'idea di partire insieme...

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  18. @ anonimo (6 agosto 2012 01:41)
    in vacanza certo, talvolta, come dire, ci si lascia andare, si è più "rilassati" o.. la mia vacanza a parigi è nata da una conoscenza fatta durante un'altra vacanza di qualche anno prima e non ha niente a che fare con il "divismo" o anche la maleducazione -perchè poi alla fine di questo si tratta-.. ho passato giorni gradevoli, però mi son trovato in alcuni momenti messo da parte, perchè non avevo la "prontezza" e non conoscevo bene la città.. il senso di scoperta di un luogo, quando si è in vacanza secondo me è fondamentale e in quel frangente questa particolarità è venuta a mancare, perchè lì per lì si andava di fretta, per poter vedere più cose possibili..cioè, capisco uno ha a disposizione un tot. di tempo.. sicuramente mi ha svantaggiato il fatto che nel gruppo, fosse per me la prima volta che visitavo una città come parigi..ma ripeto, litigate non se ne sono fatte, non so forse in quel momento si soprassedeva e..che dire, al ritorno, c'è stato un attimo in cui si è capito che era meglio che ogniuno andasse per la sua strada. maturità o meno, è stato tutto molto semplice..
    ;-)
    dr.who

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  19. >>>Andrea
    Quando si è in coppia è tutta un'altra storia, perché prima di tutto c'è maggior confidenza e poi in teoria i gusti dovrebbero essere simili. E poi mettere d'accordo solo due teste è molto più semplice.

    >>>dr.who
    >>>Anonimo 06 agosto 2012 01:41
    Come ho già detto le vacanze devono essere vacanze e la compagnia giusta è essenziale per riuscirsi a divertire e rilassare allo stesso tempo. Ognuno ha il suo carattere e proprio per questo spesso si arriva a discutere e non è questione di divismo (ma che c'entra il divismo???), quanto piuttosto di caratteri che si scontrano. Nel migliore dei casi, se non si arriva ad una vera e propria discussione, l'educazione porta a fare un passo indietro, ma allo stesso tempo anche a non godere appieno dei giorni di vacanza.
    Per questo a mio avviso le vacanze vanno fatte solo con persone che si conoscono veramente bene e con le quali si possono prendere determinate libertà organizzative. Essere maturi, significa avere le proprie libertà, perché le vacanze tutti insieme senza mai separarsi, sono una cosa da liceo.

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  20. concordo lord,
    tranqui
    ;-)
    dr.who

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