Battle Royale [recensione]


Battle Royale è un film che ho visto per caso, dopo aver digitato in modo annoiato su google "film horror da vedere" e verrebbe da chiedersi per quale motivo uno dovrebbe perdere tempo a guardare una pellicola del 2000, girata da un regista giapponese e con tutti attori giapponesi e la ragione è semplice: il fortunatissimo romanzo Hunger Games è una copia di questo Battle Royale
Apriti cielo.
No veramente, l'ormai miliardaria scrittrice statunitense Suzanne Collins è stata molto brava a rielaborare la storia e buttarci dentro i Distretti e Capitol City ed a costruire un mondo estremamente affascinante e per certi versi romantico, ma è innegabile che il suo Hunger Games sia una scopiazzatura del romanzo Battle Royale, scritto dal giapponese Koushun Takami ed edito nel 1999; ben nove anni prima che uscisse Hunger Games.
La storia di Battle Royale racconta di un'escalation di violenza tra i giovani giapponesi; per arginarla si decide di istituire la "Battle Royale", ovvero un crudele gioco di sopravvivenza nel quale alcuni ragazzi vengono sorteggiati e piazzati su un'isola, dove devono uccidersi fin quando non rimane un solo sopravvissuto. Le similitudini con Hunger Games sono innegabili e praticamente hanno solo cambiato il nome della protagonista da 藤原 竜也 a Katniss Everdeen e per il resto anche in Hunger Games vengono sorteggiati i tributi e anche loro vengono portati su un isola e anche loro devono uccidersi fino a rimanere un solo sopravvissuto. La scrittrice americana ha dichiarato che l'idea di Hunger Games le è venuta facendo zapping in televisione e notando che il confine tra reality e notizie di cronaca si era ormai appianato e io negavo anche quando la professoressa mi trovava a copiare come un amanuense, con il compito in classe del mio compagno di banco sulle ginocchia e figuriamoci se questa confessava che il suo best seller in realtà erano delle fotocopie di Battle Royale sulle quali aveva scritto in grande il suo nome. La Collins è stata brava a trasformare un romanzo pulp in un romanzo per adolescenti, portando la storia oltre le semplici uccisioni e inserendo un messaggio di speranza che manca nel libro di Takami, ma i puristi diranno che ha infangato la storia originale con inutili cotte adolescenziali. 
Che poi il film Battle Royale è uscito al cinema nel 2000 e sono scoppiate subito enormi polemiche per l'eccessiva violenza e addirittura il parlamento giapponese ha discusso di un eventuale ritiro della pellicola e in moltissimi paesi è stato censurato e negli Stati Uniti non è proprio mai arrivato e secondo me i film di Tarantino sono molto peggio di questo, ma quando a strapparsi gli occhi senza nessuna pietà sono degli scolari adolescenti, allora tutti si preoccupano e gli viene l'ansia che anche i propri figli possano arrivare a commettere crimini simili.
Dire che Battle Royal è un film che va visto assolutamente è probabilmente esagerato, sicuramente è un film interessante, ma i tempi della cinematografia giapponese non sono di certo quelli a cui siamo abituati noi occidentali e la storia è troppo limitata al gioco di uccisioni, ma credo meriti una visione per due motivi: è stato un vero e proprio caso cinematografico in Giappone e ha ispirato Hunger Games. Che non è poco.

Commenti

  1. personalmente mi è piaciuto moltissimo, l'ho visto ben tre volte (e penso che lo rivedrò), ma c'è da dire che io sono perfettamente abituata ai "tempi della cinematografia giapponese", e quelli che per il 99% degli occidentali sono volti sconosciuti, per me sono quelli di attori che apprezzo e vedo sempre con piacere.
    detto questo, il romanzo è molto migliore!

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    1. Secondo me è un film da vedere (il libro non lo ho letto, ma son sicuro essere meglio del film), quello che non mi ha convinto molto è che è tutto troppo incentrato sulle uccisioni e si capisce ben poco di quello che accade prima e quello che succede dopo. Hunger Games in questo è stato bravo a costruire una storia che va oltre lo scontro finale.

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  2. In effetti molti film americani sono il rifacimento di film orientali o europei che all'origine erano molto più cruenti e senza lieto fine, ma si sa gli americani si sono sempre sentiti i salvatori del mondo e lo devono sempre ribadire anche nei film.

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    1. Sì, in questo caso non si tratta di un vero e proprio rifacimento, ma di un prendere spunto per costruirci una storia leggermente diversa sopra. Infatti Suzanne Collins non ha mai citato questo film nelle sue interviste. Però credo sia palese un ispirazione.

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  3. Mi sembra ci sia stato anche il manga e l'anime.

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    1. confermo il manga (che ho acquistato, ma non ho ancora letto XD), ma non ho mai sentito di un anime.

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    2. Confermo il manga uscito dopo il libro (ovviamente), ma nessun anime. Ci sono però due film. Il secondo si chiama Battle Royale II: Requiem, ma non ebbe la stessa fortuna del primo capitolo.

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  4. Belli 'sti genitori che tanto si preoccupano dei film che escono ma poi ritengono una 'bravata' spaccare un intestino con aria compressa. Ancora non capiscono che i figli sono fottuti e molto più inclini alla violenza gratuita di quanto non vogliano ammettere a se stessi. Le colpe sono sempre altrove, mai nel loro modo di educarli. Darò un'occhiata a questo film, mi hai incuriosito.

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    1. I genitori di oggi tendono sempre a giustificare e prendere le parti dei loro figli. Mia madre mi ha cresciuto a suon di schiaffi e me li dava anche quando non era colpa mia. Forse siamo cresciuti con la paura di essere come i nostri padri, ma alla fine stiamo facendo peggi di loro.

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    2. Idem, condivido. Purtroppo, essendo gay e non avendo figli, 'non potrò mai capire' né esprimere opinioni o dare consigli.

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