The Legend Of Tarzan [recensione]



Chi sa che cosa aveva in mente la Warner quando ha deciso di realizzare questo film. Perché se tiri fuori un blockbuster nel periodo estivo, uno si aspetta un film di intrattenimento esplosivo alla Transformers e invece poi si trova davanti questo Tarzan palloso, che ormai vive fuori dalla giungla da molti anni ed è completamente civilizzato e però continua a portare i capelli lunghi da hipster figo, che pubblica i video su instagram mentre fa crossfit.
Che poi non voglio fare l'intenditore da quattro soldi, ma secondo me hanno proprio toppato il carattere di Tarzan e questo è molto peggio di toppare la computer grafica delle scimmie, che sembrano realizzate con un computer del 2005. Voglio dire, per il 3D scadente uno può sempre dare la colpa al budget, ma sbagliare il taglio da dare a Tarzan è proprio un bel cazzo di problema e io se penso a Tarzan immagino un selvaggio strappato alla giungla, con un'indole più animale che umana e questo invece è un damerino ripulito, che ha quasi completamente dimenticato di esser stato allevato dalle scimmie ed è a tutti gli effetti Lord Greystoke. Ok, quando si toglie la maglietta tanti applausi per Alexander Skarsgård e non si può non fare il tifo per lui, ma quando si mette a passare da liana in liana come fosse Spiderman o comincia a comunicare con gli animali come un X-Men telepate, allora proprio no e più che il re della giungla, sembra un super eroe Marvel di serie B.
Poi scusate, me lo chiamate The Legend Of Tarzan e invece tutto il film si svolge molti anni dopo, quando ormai vive in città e torna nella giungla del Congo con una scusa veramente idiota? E parlate del Tarzan bambino allevato dalle scimmie solo solo cinque minuti con dei ridicoli flashback? Ma allora tanto valeva chiamarlo Tarzan 2 il ritorno, no?
Non me la sento di dire che il film è orrendo, ma non me la sento neanche di consigliarlo e sinceramente io non lo riguarderei neanche a pagamento. Se volete gustarvi un tarzan carino riguardate il cartone della Disney o addirittura il vecchio Greystoke del 1984, con un giovane e aitante Christopher Lambert, meno patinato, ma più attinente al personaggio del signore delle scimmie.

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