L'esibizione di Michael Jackson ai Billboard Awards 2014


I Billboard Awards 2014 saranno ricordati, oltre che per la raffinatissima esibizione di Jennifer Coatta Lopez (inguainata come di consueto in una tutina di tre taglie più piccola), anche e soprattutto per la performance "live" di Michael Jackson. Michael infatti, proprio in questi giorni sta promuovendo il suo nuovo disco e sappiamo tutti che però è morto cinque anni fa e infatti il nuovo album sarà una rimasterizzazione di alcuni vecchi brani incisi e mai inseriti nei precedenti lavori e ok; dite quello che vi pare, ma per me rimarranno sempre scarti che il buon vecchio MJ non ha mai voluto divulgare e adesso invece sono arrivati gli eredi e hanno deciso di farli ascoltare a tutti. Cavalcando l'onda di questa "resurrezione" musicale, hanno pensato bene anche di farlo salire nuovamente sul palco mediante un'ologramma, per cantare Slave to the Rhythm un brano inserito nell'album postumo "XScape" e l'operazione è decisamente affascinante, ma forse sfocia anche un po' nel macabro quando ti accorgi che quella non è una semplice proiezione, ma che la bocca di Michael canta veramente le parole di questa nuova canzone. La cosa più assurda però, è che come tutti sappiamo Michael è nato nero e poi nel corso degli anni ha subito numerosi interventi e in "Thriller" era decisamente nero e in "Bad" era mulatto e in "Dangerous" era caucasico e in "HIStory" era assolutamente bianco e in "Invincible" era ad un passo dall'essere alieno e immagino gli organizzatori di questa messa in scena (tra l'altro decisamente perfetta) che si riuniscono attorno ad un tavolo e si chiedono: "Quale Michael vogliamo scegliere per l'esibizione?" La risposta probabilmente è stata semplice, perché sebbene Thriller è e rimarrà per sempre il suo disco più venduto, la gente lo ricorda e vuole continuare a ricordarlo con le giacche dorate e il ciuffo che gli scende da un lato dell'HIStory World Tour, quando la sua fama era all'apice e le sue esibizioni erano un tripudio di effetti speciali, esercito di ballerini, troni dorati e fuochi d'artificio.
Poi gli hanno preso fuoco i capelli ed è definitivamente impazzito.
Ora ecco, fermo restando che l'esibizione con l'ologramma è assolutamente pazzesca, e che con la tecnologia siamo arrivati a livelli che possiamo fare quello che vogliamo, rimane solo una domanda di ordine morale: quanto è giusto continuare a speculare sulla figura di un cantante che ha vissuto per la musica, dando ormai tutto quello che poteva dare?


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